RISCOPRENDO VECCHI FILM: “MARLOWE IL POLIZIOTTO PRIVATO”DI DIRK RICHARDS
23 Ottobre 2012“AMOUR”DI MICHAEL HANEKE
7 Novembre 2012Cast: Daniel Craig Javier Bardem Judi Dench Ralph Fiennes Albert Finney
Siamo andati a vedere con una certa curiosità Skyfall, visto che è stato definito da alcuni il più bel film 007 di sempre. I giudizi sono sempre opinabili, siamo al ventitreesimo film della
serie, dal primo girato sono passato cinquanta anni e cinquantanove ne sono trascorsi dall’uscita del primo libro della serie. Una serie fortunatissima andata avanti senza contraccolpi
e certo da allora i tempi sono assai cambiati. Quando nel 1962 iniziarono le pubblicazioni i servizi segreti inglesi godevano di una fama eccelsa in tutto il mondo, poi con gli anni certi miti sono stati sfatati da una dura realtà fatta di spie comuniste infiltrate anche nel mitico M16 .
Ma la passione del pubblico per le imprese del mitico agente segreto era talmente radicata che lo spettatore comune se ne è infischiato che la realtà fosse assai diversa.
Il cinema ha continuato a produrre le sue storie, nel tempo nell’interpretazione di 007 si sono succeduti vari attori, vari registi, con uno schema abbastanza similare, l’eroe infallibile, il cattivo di turno, donne bellissime, grande sfoggio di effetti speciali e di scene cruente.
Difficile quindi dire in questa lunga successione, che non può non risentire del momento di realizzazione,quale sia la pellicola migliore, mutano i gusti, mutano le aspettative, mutano le esigenze del pubblico in sala. Skyfall è sicuramente un prodotto di eccellenza a dimostrazione che ancora oggi si può fare cinema d’azione di consumo ad altissimo livello.
Ma cambiano i tempi e lo si vede, intanto gli effetti speciali e le diavolerie della tecnica lasciano il passo a un “lavoro”più fisico, più psichico, l’uomo è messo di fronte alle sue capacità,ai suoi pregi, ai suoi difetti, non ci sono più eroi invincibili ma uomini vulnerabili, magari vincenti ma a un prezzo esorbitante…
E che i tempi sono cambiati lo vediamo proprio dal Bond di Daniel Craig, uno 007 che non è più lui, ha perso molte delle sue qualità fisiche e psichiche, addirittura non supera i test per l’abilità al servizio operativo, molti componenti l’Ufficio non hanno più fiducia in lui.
Si compie una certa parabola nella vita tumultuosa di Bond, ad un certo momento, e siamo appena agli inizi del film e quindi non ci siamo…preoccupati molto, sembra che sia stato ucciso
da un agente amico per la ragion di stato. Ovviamente non temete, supporter di James Bond, lui tornerà, redivivo Sherlock Holmes, questi scomparve tra le acque di una cascata per ricomparire-a furor di popolo, qualche…libro dopo, qui siamo al cinema e dopo poche scene anche lui riemergerà dalle infide acque del mare che bagna Istanbul.
E veniamo anche all’artefice di questa storia, il geniale Sam Mendes, il quale evidentemente si è posto il problema di quale volto dovesse dare oggi a James Bond. E riesce a confezionare un film che coniuga bene il divertimento dell’azione e del movimento con gli ingredienti di un thriller spionistico molto giocato sui sentimenti e le proprie pulsioni.
Il film gira intorno all’odio di uno 007 mancato,il terribile Silva, verso M, il che lo porterà a una feroce competizione,senza risparmio di colpi(perfino una scena di seduzione maschile),
con un Bond che non è più un supereroe, fiaccato dagli anni, dai colpi che ha preso e che gli hanno lasciato tante cicatrici ma non soltanto sul corpo, dal tanto alcool che beve.
Una trama condotta con molta spettacolarità ma anche con una cura dei particolari e delle varie interpretazioni veramente notevoli. Daniel Craig sa conferire una maschera quasi grigia
al suo 007, ne sa interpretare gli intimi rovelli ma sa anche….correre quando è il momento. Degno avversario un Javier Bardem grandioso in questa raffigurazione di uno psicopatico
che non si arresta davanti a niente.
Molti vogliono vedere in questa vicenda una sorta di parabola e di ammonimento a chi giudica Bond ormai “bollito”, lo paragonano alla Gran Bretagna che anche nei momenti peggiori è sempre risorta. E un’altra abilità della regia è nel conferire sempre un tono leggero, disincantato alla vicenda, anche nelle scene più truculente.
E al successo del film contribuisce una interpretazione di alto livello, già detto di Craig e di Bardem, come non ricordare Judi Dench(algida M), Ralph Fiennes(il nuovo che avanza)
Albert Finney(si sacrifica in nome dell’amicizia).
Un film godibile e assai raffinato, non è un controsenso, vedi le bellissime scene girate su Shanghai.
GIUSEPPE PREVITI