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12 Gennaio 2021Quando il commissario capo della Mobile di Genova,Erica Franzini, arriva a compiere il sopraluogo nell’appartamento di Margit, vi trova un vero e proprio mattatoio, vittima
appunto la padrona di casa.Era una norvegese che da tempo viveva in Italia, il commissario l’aveva conosciuta un anno prima, quando la donna si era recata in questura per ri-
velarle che dopo una separazione apparentemente tranquilla ora aveva paura del marito che aveva smesso di pagare gli alimenti e evidentemente non si era rassegnato alla
nuova situazione.L’ex-marito era una avvocato penalista di successo, aveva riso sulle paure della moglie, con cui tra l’altro viveva la loro figlioletta, e tutto era finito li.
Ma ora a un anno di distanza tutto è precipitato, ha ucciso l’ex-convivente e poi si è tolto la vita.
La Franzoni comincia a indagare, qualcosa non la convince, la Procura vorrebbe chiudere il caso, ma lei non vede chiaro in questo omicidio-suicidio.
Nel frattempo scoppia un altro caso. Un giovane rapinatore di gioiellerie era diventato un assassino durante una rapina finita male uccidendo un poliziotto e rimanendo grave-mente ferito. Si era beccato trent’anni, tutto apparentemente tranquillo, ma improvvisamente evade da Marassi e la Franzoni deve occuparsi anche di questo.
Ma ben presto i due casi finiranno per intrecciarsi e la testardaggine della Franzoni verrà premiata, portando se non altro qualcosa di positivo in una città ancora sotto choc
dopo il crollo del ponte Morandi.
Ritroviamo Erica Franzoni, il commissario capo della Mobile genovese. E’scampata per miracolo al crollo del ponte Morandi ma è insoddisfatta della sua vita, anche perché il
suo lungo rapporto con il suo capo e convivente Antonio Maffina si sta sempre più esaurendo. Lui non si risparmia delle avventurette galanti, lei è attratta da un giovane collega,
che però è sposato e aspetta un figlio.-Per di più proprio ora sua madre ha deciso di sposarsi con l’uomo con cui conviveva da tempo e si apprestano a partire per i Caraibi.
Ma proprio la sera del ricevimento Erica deve scappare precipitosamente perché è successo un fatto tremendo. Un anno prima, Margit, una norvegese da anni residente a Genova e sposata con un noto penalista, anche molto noto in città. La donna aveva chiesto aiuto al commissario, temeva la vendetta del marito. E appunto lui a distanza di
tempo l’aveva massacrata a coltellate e poi si era tolto la vita. Enrica torna quindi a Genova ma si arrovella perché non aveva fatto assolutamente niente in tutto questo tempo.
IL marito era considerato una persona per bene, voleva molto bene alla figlioletta, versava regolarmente i contributi, che però dopo un certo periodo aveva sospesi. Verrà fuori dall’autopsia che lui aveva un tumore maligno . Ma perché Margit aveva paura di lui ? Perché lui aveva sospeso di pagare gli alimenti ? E perché aveva escluso Margit dal testa-
mento ?
Mentre la Franzoni e i suoi colleghi cercando di rispondere a tutto questo, con Ida che si affeziona alla bambina rimasta sola e la prende con sé, gli incastri con altri fatti portano a un detenuto del carcere di Marassi,condannato a trenta anni dopo una rapina finita male, che proprio in quei giorni evade dal carcere.
Come potete vedere una serie di fatti, di personaggi. di intrecci quelli su cui Anna Maria Fassio ha costruito 24 ore per non morire . Una spercie di rompicapo dove via via che si incastra un pezzo ne esce un altro, la Fassio è una eccellente giallista, diremmo una di quelle autrici che ti fanno riscoprire il buon giallo classico, disseminando la storia di tracce e di indizi,ai lettori il saper raccogliere la sfida e mettersi in…concorrenza con gli investigatori.
IL nodo da cercare da sciogliere è quello che riguarda Margit, un tipo di cui tutti sembrano diffidare, da chi gli era rimasto della sua famiglia di origine, dalla piccola comunità norvegese di Genova, Per Erica sarà una inchiesta difficile, oltre tutto alla base dei fatti c’è l’amore ora tradito, ora malsano, ora subdolo,in questa storia si uccide materialmente
ma anche moralmente…
Sono circa venti anni che prosegue la saga di questi poliziotti, saga che era iniziata con un benaugurante Premio Tedeschi assegnato nel 1999 a “Tesi di laurea” che inaugurò appunto questa serie. La quale ha una grande co-protagonista fissa nella città di Genova, con le sue strade, i suoi vicoli, il suo porto, i suoi borghi e le sue montagne, il suo mare.
Si può ben dire che in venti anni l’autrice ha potuto tracciare anche un profilo della storia della città, e appunto in questo libro si fa riferimento al tragico crollo del ponte Morandi.
Insieme alla Franzoni ritroviamo i componenti della sua squadra, stavolta un ruolo da…co-protagonista a Ida Merenghini,poliziotta apparentemente tutta d’un pezzo, ma qui
in inedite vesti di neo-mamma della piccola Liv, la vera vittima della vicenda.
GIUSEPPE PREVITI