” UN LUNGO CAPODANNO IN NOIR” – AAVV- GUANDA
6 Gennaio 2024” A COLAZIONE CON SHERLOCK HOLMES” DI PAOLA ALBERTI- OLIGO- 10.01 2024
10 Gennaio 2024VALERIO AIOLLI ci porta in un viaggio simbolico, suggestivo, anche didattico nella Firenze di VASCO PRATOLINI, ovvero in un attraversamento di tante strade di Firenze, cercando di recuperare voci, storie, figure, mestieri che ne animavano e ne colorivano le strade.
VALERIO ci porta nella Firenze della metà del primo novecento e ce ne mostra i caratteri della gente, il cuore le
furbizie,le forzature,caratteri che finiscono per rispecchiare l’italico costume. E lo fa prendendo spunto dalla vi-
da di uno scrittore, appunto il fiorentino Vasco Pratolini, e tramite i suoi libri si scrittore popolare, quanto mai
profondo, ma anche di grande osservatore di tutto quanto lo circonda.Dalle sue pagine escono ,trattorie,locande, negozi, e poi tanti volti,maschi e femmine, presi dalla vita quotidiana e quindi è la loro stessa esistenza a essere
riportata, il che rende tutto vivo e molto reale, con impressioni in diretta, baci amori,tradimenti, anche politici,odi, soprusi e così via.Questa pubblicazione vuole essere anche un omaggio a quella “Guida sentimentale” che tante volte PRATOLINI aveva detto di voler dedicare alla sua Firenze senza comunque mai scriverla. Ma nello stesso
Pratolini ,o Aiolli per lui, ripartono con la storia della città e dei suoi abitanti, con tutto quel che ne consegue.
In questo “particolare”libro si ravvisa la ricerca di un confronto e di un dialogo tra il passato e il presente, facendo rivivere lo spirito genuino di epoche che pur lontane nel tempo, attraverso le opere lasciate dal grandscrittore fiorentino, partito qualche tempo prima da via de’Magazzini. E qui appunto, al numero 1,una lapide
recita così: ” In questa casa dell’antico centro nacque il 19 ottobre 1913 Vasco Pratolini che a narrare una storia
italiana trasse perenne alimento dall’amore perla sua Firenze”.
Una strada medievale di Firenze, una delle tante che al centro della città formano come un’isola di silenzio con i
palazzi “dirimpettai”che sembrano piegarsi l’un l’altro.
PASSAGGI DI DOGANA è una collana della Perrone editore dove attraverso le orme di artisti, scrittori, personaggi legati a una città raccontata, nel caso in oggetto Firenze, se ne rivive l’essenza più completa della città stessa.
Appunto VALERIO AIOLLI , scrittore fiorentino, ha voluto narrare il cuore nero della sua città, quello pubblico e
privato, partendo dai libri e dai luoghi di un altrettanto grande scrittore fiorentino come Vasco Pratolini.
Pratolini raccontatore di storie, autore di romanzi, di libri, in cui si ha la visione di una Firenze reale e auten-
tica, assai poco turistica, chiassosa e animata da ragazzi,giovani, lavoratori, donne, uomini, che fanno parte e sono
l’anima della città stessa.
Tutti i quartieri di Firenze in cui ha vissuto l’autore(anzi scorrendo la storia verrebbe da dire gli….autori)
sono quindi alla base di questa traversata della città, e ce ne restano ovviamente odori, sapori, umori. Così la via
San Leonardo, legata a CRONACA FAMILIARE, scritto nel 1945 a Napoli , sull’onda dell’emozione e del dolore provati
per la morte del fratello.Oppure citiamo il “Quartiere” racconto che ricorda il rifugio di Vasco con la nonna in questo quartiere, ma anche in senso lato,il Quartiere di Santa Croce al centro di vari altri racconti.
Chi conosce Firenze incontrerà così tanti luoghi significativi, ma il senso della pubblicazione non è la celebrazione dei monumenti più o meno celebri, quanto il viluppo di piazze, giardini, vie, viuzze, trattorie che Pratolini e il
suo alter ego hanno giustamente evidenziato insieme alla città.
Tutte le atmosfere e le ripercussioni sociali e politiche che ebbe la vita di Pratolini vengono così a galla nel corso della lettura. C’è il suo forte impegno politico, ma anche il disvelamento della sua comprimissione con il
fascismo.Ma resta comunque un personaggio di prima grandezza, che ha saputo in tanti suoi romanzi toccare con mano la storia del tempo, tra il comunismo avanzante e il fascismo imperante.
Pratolini è stato considerato un maestro del “neorealismo”.Lui è stato capace di tratteggiare un quadro di quell’epoca storica italiana tra le più tragiche e complesse, dove si intersecano quartieri popolari e quartieri borghesi, e dove lui sa bene evidenziare il dialogo.
GIUSEPPE PREVITI
che è alla base di altri suoi racconti.