“NEL BUIO DI UNA NOTTE DI LUGLIO”DI MARIO SPEZI-MONDADORI
27 Giugno 2012“LA RAGAZZA DELLO SCAMBIO” DI OSCAR MONTANI-ROMANO EDITORE
5 Luglio 2012Accoppiamenti giudiziosi ha segnato l’inizio per la Adelphi di tutta l’opera di Carlo Emilio Gadda. E secondo un critico del valore di Gianfranco Contini non si può prescindere dalla lettura
di questo testo se si vuole avere una idea di cosa di veramente valido abbia prodotto la letteratura italiana nel Novecento.
Questo non meraviglia perché i diciannove racconti attraversano la sua intera vita di narratore, ne costituiscono la più completa essenza e ne dimostrano la continua voglia di sperimentare.
Qualcuno ha addirittura parlato di autoantologia perché lo scrittore vi ha inserito anche brani di alcuni suoi romanzi.
La sua satira è permeata di una grande comicità prendendo a mira il moralismo dilagante, ma non soltanto, colpendo tutto quanto sia ripetitivo, falsamente virtuoso, artatamente sciocco e ridondante, insomma tutto quanto vi sia di stolido e reboante.
Questa nuova edizione degli Accoppiamenti è curata da Paola Italia e Giorgio Pinotti ci fa ritrovare dei brani molto esilaranti in cui lui mette alla berlina la borghesia milanese, falsamente moraleggiante e non proprio da prendere ad esempio per la qualità della grammatica.
Ma insieme ai tanti pezzi, tutti meritevoli di essere riletti,tutti atti a dimostrare quella volontà tanto feroce quanto portante al riso e al divertimento di novello Robespierre della borghesia meneghina, c’è pure la possibilità di conoscere quasi in presa diretta i tanti perché del suo difficile rapporto con il mondo dell’editoria.
In una Nota del testo si parte dalle tante promesse che l’ingegner Gadda faceva agli editori per poi non mantenerle e ai successivi tentativi di rimediare in qualche modo alla situazione.Gadda produceva racconti, romanzi in grande quantità, le sue opere non erano mai “finite”, poteva aggiungere sempre nuovo materiale e così si districava tra le tante case editrici,rimediando a dritta e a manca, con promesse e ulteriori consegne.Che poi i suoi committenti fossero proprio contenti non lo si può dire, lui prometteva e… consegnava, ma si ren-
deva conto lui stesso dei tanti risentimenti che creava”: Mi sono cacciato in un ginepraio di amori finti,di fataloni imbronciati…”.
Un altro problema era dovuto agli slittamenti nelle consegne,anche perché cercava di dare l’impressione che questi materiali non fossero delle mere e proprie ristampe,e quindi il suo lavoro non era solo rielaborativo ma anche creativo.
Molti insomma i retroscena sullo scrittore che portarono a dispute,astuzie, compromessi tra i vari editori,in particolare la sfida maggiore nel pubblicarlo riguardò Einaudi e Garzanti
che si contesero a lungo le opere dell’ingegnere.
GIUSEPPE PREVITI