“AGRO’ E LA SCOMPARSA DI OMBER” DI DOMENICO CACOPARDO-MARSILIO
13 Settembre 2012“FIRENZE GIORNO PER GIORNO”di EUGENIO GIANI-SARNUS
14 Settembre 2012Alex,una ragazza che vive a Parigi ,viene aggredita e picchiata brutalmente per le strade della città da uno sconosciuto che poi la scaraventa su un furgone e fugge via.La porterà in un magazzino abbandonato chiudendola in una gabbia sospesa da terra.Per lei saranno giornate terribili,l’uomo non le parla e non dice cosa vuole,lei capisce che lui vuol farla morire.
Ma alla scena del rapimento ha assistito un testimone che segnala l’accaduto alla polizia e sarà il comandante Camille Verhoeven,un poliziotto molto singolare,a occuparsi del caso.Un caso strano perché non si conoscono né il rapitore né i motivi del sequestro, ma si ignora chi sia Alex.
E quando l’uomo viene identificato e si trova il luogo del sequestro la sorpresa più grande è che la ragazza non c’è più,la gabbia è vuota.E a questo punto il mistero s’infittisce facendoci entrare in un susseguirsi di fatti e sensazioni veramente diabolici.
Alex è stato scritto da Pierre Lemaitre, la nuova stella del Polar francese. In questo romanzo costruisce un thriller in maniera magistrale,ricco di atmosfere che lasciano il segno,un susseguirsi di eventi agghiaccianti , molto imprevedibili e assai originali. Quello che poi colpisce maggiormente è la singolarità e la stravaganza dei personaggi, tutti tratteggiati al limite dell’estremo e certamente mai banali o scontati nei loro atteggiamenti.
La bella Alex ben presto appare diversa da quel ruolo di vittima sacrificale che l’inizio della storia sembra assegnarle, è un tipo strano la sua parte,inquietante,misteriosa.
L’investigatore è il comandante Camille Verhoeven, un uomo che preferisce l’azione alla vita d’ufficio,ma anche molto depresso, la moglie gli è stata uccisa dopo essere stata rapita,quindi il caso Alex ha varie analogie con la sua vicenda personale.Forse non era il caso di affidargli questa indagine,ma il suo capo pensa invece che gli voglia uno choc per superare le sue ombre.Verhoeven è un tipo strano,la madre era una pittrice famosa e una grande fumatrice, da lei ha ereditato il dono del disegno ma anche una statura minima,un metro e quarantacinque,questo influisce sul suo modo di affrontare il mondo e anche sul suo modo di indagare.
Il caso è difficile ,nessuno oltretutto segnala la scomparsa di una donna,solo un colpo di fortuna permetterà di individuare il rapitore e il luogo dove la donna è tenuta prigioniera.Ma man mano che la storia procede le cose appaiono sempre inquietanti, la verità appare un miraggio, lo stesso confine tra bene e male appare assai labile,e le cose appariranno ben diverse da come sembrano…
Il confine tra vittime e colpevoli sembra non esistere,le situazioni e gli stessi personaggi mutano prospettiva in continuazione, questo romanzo è assai intrigante perché capovolge continuamente le prospettive e mette sempre in discussione quel che sembrava assodato.Tutti i personaggi hanno un qualcosa che li contraddistingue, ferite che stentano a rimarginarsi,incubi apparentemente rimossi,voglia di fare del male ma anche di tenerezza e di amore.Un racconto dove si può dire che non è basato su “persone comuni”.
E tutte queste difformità di caratteri finisce per dare un senso alla storia, che si dipana con una robusta unicità per arrivare poi un finale altrettanto sorprendente.
Lemaitre si fa forte di un apprezzabile stile narrativo costruendo un romanzo che va anche oltre la dimensione del noir e del poliziesco, un libro che non concede respiro,rigoroso,spietato,da consigliare a chi cerca una buona lettura.
GIUSEPPE PREVITI