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28 Febbraio 2013Inizia l’autunno e la vita nella cittadina di Campo procede tranquilla, cosi’ pure al commissariato dove presta servizio l’ispettrice di polizia Alice Ricci, precedenti di danzatrice,
alla sua seconda avventura dopo Alice e il riflesso oscuro, appunto Alice e gli echi del passato autrice Ambra Pellegrini.
Il vero nome della poliziotta sarebbe Alicellen come aveva scelto sua nonna, ma ormai si e’ liberata del tutto di questo nome assurdo. Piu’ difficile invece liberarsi del passato.
I primi tempi per lei non erano stati facili, ma ora si era inserita pienamente nella vita del commissariato, inoltre l’ingresso di Simone nella sua vita le aveva fatto riscoprire l’amore.
Ma la sonnacchiosa vita dell’ufficio viene movimentata da una serie di fatti su cui sono chiamati ad indagare gli ispettori Alice Ricci e Filippo Sammarone.
Una serie di rapine in banca a danno di clienti che avevano prelevato del denaro, il pestaggio di una donna che non ricorda nulla, la scoperta di una cadavere pestato selvaggiamente ai
giardinetti fatti apparentemente scollegati tra loro vedono all’opera gli investigatori.
Da qui inizia la parte piu’ intensa della storia. Duccio Montini, l-uomo assassinato, era un poco di buono, attivita’ di pr presso le discoteche della zona, una vita molto dispendiosa
pur se apparentemente senza lavoro e cio’ contrastava e con il suo tenore di vita e con l’eleganza del suo appartamento. E proprio nella perquisizione di questo salta fuori una
videocamera che serviva per riprendere scene molto osee in cui appariranno molti notabili della citta’. Ne esce fuori una squallida storia di ricatti, approfittando delle torbide inclinazioni di uomini e donne.
Ma ben presto l’inchiesta si rivelera’ assai difficoltosa e i vip implicati approfittando della loro posizione riescono ad allontanare da se le indagini.
Ma un’altra scoperta sconvolger’ ancor piu’ Alice. Le perizie della scientifica sul coltello usato per uccidere Montani rilevano le impronte di un
pregiudicato che a suo tempo era risultato implicato in una indagine che conduceva il padre di Alice, un maresciallo dei carabinieri, rimasto poi
ucciso nel corso della inchiesta stessa.
Per Alice si risvegliano ricordi mai sopiti, oltre tutto quello che la turba e’ che suo padre era convinto dell’innocenza di questo uomo. E la vicenda
va avanti in un crescendo di colpi di scena e di sorprese.
Ambra Pellegrini ama scrivere, e’ partita dalla poesia poi e’ approdata al giallo. Nel suo primo libro ci parlava dei primi passi da poliziotta di questa
ragazza dallo strano nome Alicellen, un omaggio alle celebri gemelle Alice e Ellen Kessler. Allora le era capitato un caso apparentemente semplice,
stavolta la vicenda appare piu’ intricata, ci sono molti personaggi, c’e’ un continuo riflusso tra passato e presente.
Nel romanzo precedente c’erano molti riferimenti all’origine di ballerina della giovane donna e la storia scorreva quasi a passo di danza, simile a una
partitura musicale.
In questa nuova Alice la similitudine tra giallo e danza e’ abbastanza trascurata, la storia penetra maggiormente nell’anima della ragazza, nei suoi amori tormentati, nella sua capacita’ di passare da una tensione all’altra senza bruciarsi.
Come dice il titolo altrettanto importanti sono gli echi del passato, la storia ad un certo punto sembra bloccarsi per farci rivivere quei fatti che poi sono alle origine degli eventi odierni.
La protagonista del racconto e’ lei, Alice, di cui seguiamo la vita ma anche le indagini che la vedono sempre in primo piano. E certamente i suoi
problemi fisici, di morale, di lavoro finiranno per influenzare anche la sua vita professionale.
Ben riuscita la figura di Filippo, collega ma anche nume tutelare, forse anche innamorato della nostra Alice, un personaggio molto reale nelle sue incertezze, nei suoi sentimenti ma anche nella determinazione che mette nella sua attivita’ di detetctive.
Una scrittura agile, ricca di motivi ma condotta secondo i moduli del giallo, si da tenere celata la verita- sino alle ultime pagine.
GIUSEPPE PREVITI