S.S.VAN DINE E LE VENTI REGOLE DEL ROMANZO POLIZIESCO
18 Novembre 2010PER L’INGHILTERRA ITALIA REGINA DEL NOIR
28 Dicembre 2010Il Courmayer Noir in Festival è giunto al suo ventesimo compleanno, sempre nutrito il cartellone diviso tra cinema e letteratura.Tra le tan te iniziative collaterali anche una mostra fotografica con 27 ritratti di giallisti e noiristi italiani.La
partivcolarità di questa rassegna è di mostrarci i luoghi dove i grandi giallisti lavorano, in sooma dove abitualmente creano le loro opere. Tra gli autori ritratti non mancano i “mostri sacri”da Camilleri a Lucarelli, da
Carofiglio a De Cataldo, ci sono poi tante forze più o meno nuove del panorama giallistico nazionale come Cacucci,Dazieri,Perissinotto e altri ancora. Per noi toscani fa particolarmente piacere che siano stati immortalati
Marco Vichi e Leonardo Gori, nè mancano autori di prestigio pur se le loto carriere sono iniziate in altra maniera, come Faletti e Guccini.Autore delle foto è Francesco Galli.
Galli è partito dall’idea che il pensiero, la scrittura non possono essere fissati in una sola immagine, bisogna
piuttosto entrare nell’anima,nella mente di chi scrive, e cosa c’è di meglio che scattare le immagini mentre lavorano, mentre creano i loro personaggi, dove la loro mente produce quelle parole da fissare sulla carta.
Scrivere lo si può fare ovunque, c’è che preferisce casa propria, c’è chi chi preferisce lavorare all’aperto perchè gli sembra che la mente possa vagare più liberamente, c’è c hi non si formalizza sul luogo dove scrivere. Alcuni
all’ormai affermato computer preferisco la scrittura a mano. Altra differenza tra chi sente il bisogno di scrivere in
uno spazio angusto e chi invece preferisce tanto spazio, alla base c’è la necessità di poter girare lo sguardo
senza limitazioni ma non tanto da potervisi perdere.Ma forse la preoccupazione maggiore nello scrittore è quella
di dover affrontare la pagina bianca, quanto a rimpirla un luogo può valere l’altro.
Chiaramente da queste immagini saranno poi i visitatori a trarre le lo conclusioni su come lavorano gli scrittori
da loro preferiti.
Ospite d’eccezione quest’anno per il Festival sarà Michel Connelly, un autore ormai entrato nel cuore dei lettori
italiani, con i suoi grandi e indimenticabili investigatori Harry Bosch(il più famoso) e Terry McCaleb. Giornalista
e cronista di nera Connelly è tra le maggiori realtà del giallo americano.
Per la sezione cinematografica 10 i film in concorso, per l’Italia un giallo-verità di Matteo Pasi, il documentario
“Un solo errore.Bologna 2 agosto 198o2, che ricorda la strage alla stazione, e che porta un sottotitolo quanto
mai stimolante “risposte mancate”, che potrebbe benisssimo essere collegato a tanti altri episodi del genere.
Molta attesa anche per vincitore del premio Scerbanenco che come sempre indicherà lo scrttore italiano giallista dell’anno.
partivcolarità di questa rassegna è di mostrarci i luoghi dove i grandi giallisti lavorano, in sooma dove abitualmente creano le loro opere. Tra gli autori ritratti non mancano i “mostri sacri”da Camilleri a Lucarelli, da
Carofiglio a De Cataldo, ci sono poi tante forze più o meno nuove del panorama giallistico nazionale come Cacucci,Dazieri,Perissinotto e altri ancora. Per noi toscani fa particolarmente piacere che siano stati immortalati
Marco Vichi e Leonardo Gori, nè mancano autori di prestigio pur se le loto carriere sono iniziate in altra maniera, come Faletti e Guccini.Autore delle foto è Francesco Galli.
Galli è partito dall’idea che il pensiero, la scrittura non possono essere fissati in una sola immagine, bisogna
piuttosto entrare nell’anima,nella mente di chi scrive, e cosa c’è di meglio che scattare le immagini mentre lavorano, mentre creano i loro personaggi, dove la loro mente produce quelle parole da fissare sulla carta.
Scrivere lo si può fare ovunque, c’è che preferisce casa propria, c’è chi chi preferisce lavorare all’aperto perchè gli sembra che la mente possa vagare più liberamente, c’è c hi non si formalizza sul luogo dove scrivere. Alcuni
all’ormai affermato computer preferisco la scrittura a mano. Altra differenza tra chi sente il bisogno di scrivere in
uno spazio angusto e chi invece preferisce tanto spazio, alla base c’è la necessità di poter girare lo sguardo
senza limitazioni ma non tanto da potervisi perdere.Ma forse la preoccupazione maggiore nello scrittore è quella
di dover affrontare la pagina bianca, quanto a rimpirla un luogo può valere l’altro.
Chiaramente da queste immagini saranno poi i visitatori a trarre le lo conclusioni su come lavorano gli scrittori
da loro preferiti.
Ospite d’eccezione quest’anno per il Festival sarà Michel Connelly, un autore ormai entrato nel cuore dei lettori
italiani, con i suoi grandi e indimenticabili investigatori Harry Bosch(il più famoso) e Terry McCaleb. Giornalista
e cronista di nera Connelly è tra le maggiori realtà del giallo americano.
Per la sezione cinematografica 10 i film in concorso, per l’Italia un giallo-verità di Matteo Pasi, il documentario
“Un solo errore.Bologna 2 agosto 198o2, che ricorda la strage alla stazione, e che porta un sottotitolo quanto
mai stimolante “risposte mancate”, che potrebbe benisssimo essere collegato a tanti altri episodi del genere.
Molta attesa anche per vincitore del premio Scerbanenco che come sempre indicherà lo scrttore italiano giallista dell’anno.