” SQUADRA SPECIALE MINESTRINA IN BRODO-OPERAZIONE PORTOFINO” DI ROBERTO CENTAZZO- TEA
5 Aprile 2017” QUESTA NON E’UNA CANZONE D’AMORE ” DI ALESSANDRO ROBECCHI – SELLERIO
12 Aprile 2017Alessandria 1944, la vita si svolge apparentemente normale pur essendo ancora nel pieno della guerra e le previsioni sono assai pessimistiche. con i tedeschi
che occupano la città che tra l’altro non ha ancora subito un bombardamento. Vive ad Alessandria l’ex-commissario di polizia Lorenzo Maida, tornato dalla Spagna in Italia dopo essersi dimesso dalla polizia, in quanto non gli era stato perdonato di non aver ucciso il settimo uomo degli obbiettivi assegnatigli.
Maida è venuto a Alessandria dove già vivevano la sorella e il cognato, anch’egli commissario di polizia,e grande amico e estimatore del Maida. Questi ha
deciso di cambiare vita, aprendo un negozio di tessuti.
Come detto la vita in generale scorre tranquilla, pur tra le tante paure e il clima di indigenza generale,ma improvvisamente avviene una rapina in una banca
e vengono fatti sparire gli stipendi dei dipendenti di un calzaturificio. Le autorità vogliono chiudere il caso in tutta fretta e vengono a pallino il ritrovamento
dei cadaveri di un balordo della zona e di un giovane inviso al potere perchè comunista. Si parla di un regolamento di conti trai due supposti rapinatori.
Maida, a cui il cognato ha chiesto di dare una mano, non è però convinto, e così rispolverando la vecchia mentalità dell’inquirente e del cacciatore di uomini
si muove per la città, infischiandosene dei potenti e dei seminatori d’odio. Banchieri senza scrupoli,donne ora bellissime ora sofferenti, e poi tanti personaggi
che con loro battute, le loro passioni, i loro odii vivificano il racconto. E mentre Maida arriverà a rivelare l’oscura verità in cielo appaiono gli aerei che iniziano
a sganciare le bombe…..
In circa trecento pagine Angelo Marenzana con Alle spalle del cielo da vita a un personaggio, un ex-commissario di polizia, alle prese con un passato non sem-
pre commendevole e con la voglia, mai venuta in meno in lui, di fare giustizia. Ci troviamo nell’Alessandria del 1944, la città è prostrata dalla guerra, dal-
l’occupazione dei tedeschi e dal timore delle possibili incursioni aeree degli alleati.
Siamo nel periodo della Pasqua e forse la Sacra Ricorrenza sembra quasi fare da schermo protettivo alla città per i temuti bombardamenti da tempo annunciati ma fortunatamente mai subiti. Maida fa il commerciante di tessuti, sembra lontano il suo mestiere di poliziotto, ma il cognato, commissario di polizia, finisce
per coinvolgerlo in una storiaccia di morti e di rapine. Lui però non di accontenta della verità ufficiale che vorrebbe il caso chiuso incolpando un balordo e
un giovane dalle simpatie comuniste,insomma due sovversivi. E allora Maida comincerà a indagare per conto suo.
Gli fa compagnia uno stuolo di personaggi. Alcuni virtuali come i fantasmi del suo passato, altri invece appartengono alla sua vita attuale con banchieri diso-
nesi, poliziotti che cercano di trovare la motivazione giusta in un momento in cui le prospettive future appaiono quanto meno incerte. E ancora una medium
che si approfitta delle debolezze altrui, degli omosessuali ricatttatori e ricattabili, degli anarchici, dei comunisti, degli operai, un carrettiere violento, ma anche
un barbiere melomane, un aiutante tipo grillo parlante,giocatori di biliardo, mogli e madri che soffrono, e poi delle amanti affascinanti.
Sullo sfondo un’Alessandria viva e pulsante, nonostante i guai e le paure che incombono.
Per Maida diventa una questione personale, la verità ora sembra vicina, ora sembra sfuggire, come quei bombardieri che fanno tanto….Aspettando Godot.
Arrivano o non arrivano ? Dovrete leggere il libro intero per avere una risposta, pur se sappiamo benissimo che alla fine arriveranno. Ma non è’ tanto questo
quello che conta, né sapere cosa si nasconde dietro la rapina, alla fine la vita va sempre avanti, con le sue inquietitudini, le sue paure, i suoi misteri.
Marenzana ci fa partire da una rapina che non avviene come verrà riferita. I due presunti colpevoli vengono trovati morti, ma alla fine non sembra neppure
questo il motivo conduttore della storia.Perché all’indagine poliziesca si unisce quella più interessante sull’anima del protagonista, il poliziotto trasformatosi in
commerciante di stoffe. Maida è sempre assai elegante, è un gran donnaiolo, addirittura indossa come un trofeo la sciarpa appartenuta a un…cornificato.
E’ anche un grande appassionato di musica jazz, suona il clarino e spesso lo strumento accompagna la sua giornata, cerca rifugio nella musica, nelle canzoni
che ogni tanto accenna a ricordo di un momento felice che forse così si illude di rinnovare.
Lui si è trovato coinvolto in questa indagine, prima per aiutare il cognato, poi per rispettare le disposizioni di due ex colleghi emersi dal suo oscuro passato.
Ma tutti vogliono la certificazione di una verità di comodo e lui non ci sta, lui vuole semplicemente la ” verità” e per questo dovrà cercare la verità anzitutto
in se stesso, e così rivelarci la sua vera dimensione umana, che verrà allo scoperto nell’apocalittico finale quando il piombo si abbatte sulla città, quasi
una resa di conti per entrambi !
Un romanzo interessante, ben scritto, molto curata la descrizione della città ai tempi della guerra, ma quello che ci ha intrigato maggiormente è questo
personaggio, dopo tanti….commissari un ex-commissario, ma principalmente un vero personaggio, cosa non del tutto frequente ……
GIUSEPPE PREVITI