” STORIA DI MATILDE ” DI GIOVANNI MARIOTTI- ADELPHI
11 Novembre 201319 SFUMATURE DI PEPERONCINO-DI ANDREA GAMANNOSSI-MAURO PAGLIAI EDITORE
19 Novembre 2013Alphabetum inizia con un prologo nella Roma del 14o8, quando un monaco sta per entrare nel regno dei morti. Lo guida un misterioso individuo, un deforme, e si recano
nella Roma sotterranea, dove il monaco resterà 29 giorni. E raggiungerà un luogo dove si dovrà compiere un rito satanico. Intanto il monaco chiede al maestro di dargli il
testo che sta scrivendo, interessa un ricchissimo committente che lo coprirebbe d’oro pur di averlo. Si tratta di un testo blasfemo e raccapricciante, scritto appunto dal
Maestro del Melodramma un famoso ma risto pittore dalle spiccate tendenze criminali.
Ci troviamo poi nel 1599, sta per aprirsi a Roma l’Anno Santo. Nella proprietà dei Cenci viene ritrovato un teschio deforme. Si crede che siano i resti di un pittore romano,
il Maestro del Melodramma, condannato dall’Inquisizione. Era l’autore dell’ Alfabeto di Erode, che comprendeva incisioni sacrileghe e raccapriccianti.
Frattanto Leonia, emissaria con Grifo di Rodolfo II, scienziato e cultore delle arti, vuole impossessarsi di questo testo, intanto Roma è scossa da vari eventi, da una suora
che vaticina la fine del mondo, alla scomparsa di quattro bambini che hanno i nome degli Evangelisti. Cosa può legare tutte queste storie ?Chi è che vuole seminare il
panico nella Città Eterna ? Non sarà facile risalire ai colpevoli.
L’imperatore Rodolfo II di Asburgo, scienziato e cultore delle arti,è anche un incallito collezionista di cose bizzarre, d’altra parte lui stesso era un uomo assai singolare….
Tra i suoi collaboratori c’è la sensitiva ed esperta d’arte Leonia, a cui viene offerto un reperto trafugato dal palazzo dei Cenci, dopo la strage della famiglia voluta dal
pontificato. Si tratta di un orrendo teschio deforme che sarebbe appartenuto a un laido pittore deforme che aveva eseguito 23 incisioni di orribili morti e torture riguar-
danti bambini per conto del famoso Gilles de Rais, grande sodale di Giovanna d’Arco ma ancora più noto come un mostro che si approfittava e uccideva dei bambini.
Ci si avvicina intanto all’Anno Santo e l’Inquisizione colpisce senza tregua gli eretici. Né mancano delle stragi con vittime innocenti.
Un momento assai oscuro della storia di Roma, con un romanzo pervaso da tanta violenza, ricco di sensitivi, dove c’è troppa pedofilia, tutto questo non può che portare
a un clima di cieca violenza.
Massimo Pietroselli è uno scrittore che ha vinto vari premi , occupandosi di vari generi dalla fantascienza al romanzo storico al giallo. Con Alphabetum la confessione del saio nero
ha confezionato un romanzo anche storico ben strutturato e pieno di emozioni. Si dà la caccia a un libro maledetto e occorrerà immergersi in un mondo oscuro e spaventoso
per ricostruire il cammino di figure assai diaboliche. In questo suo romanzo l’autore riesce a fondere la Storia e il Giallo evidenziano uno dei momenti più bui nella vita di
Roma.
Con qualche sfumatura horror Petroselli esibisce uno stile ricercato ma anche molto scorrevole, riuscendo a trovare un buon equilibrio tra quella che è la fedeltà alla storia
di quei tempi e quello che è l’apporto di fantasia e invenzione con cui lega e corrobora i fatti. E ci fa tornare indietro nel tempo, facendo entrare il lettore in un periodo assai
inquietante e oscuro, creando anche una serie di personaggi che avvincono e colpiscono il lettore e ricorrendo a svariati colpi di scena che rendono ancora più appassionante
la lettura.
GIUSEPPE PREVITI