” VATICAN TABLOID” di PIETRO CALICETI- BALDINI+CASTOLDI- 16.12.23
16 Dicembre 2023” IL CANOTTO INSANGUINATO” DI AUGUSTO DE ANGELIS- IL GIdrusso, I anALLO MONDADORI- 21.12.23
21 Dicembre 2023Ormai ogni affezionato lettore dei romanzi dedicati da Manzini alla figura di Rocco Schiavone sa tutto di lui: romano, diventato grazie al caso poliziotto invece che delinquente, sempre al limite tra legalità e reato, vedovo, trasferito per punizione ad Aosta, il vicequestore continua negli anni ad essere legato agli amici di sempre, quelli con cui è cresciuto, quelli con cui ha condiviso gioie e dolori, quelli di cui si è fidato e a cui si è affidato anche nei momenti più tragici della sua esistenza: Brizio, Furio e Sebastiano. Ma – si sa – anche nella migliore delle amicizie c’è sempre un traditore e qui il Giuda di turno è Sebastiano, che, pur professando affetto sincero e lealtà incondizionata verso gli amici, ha distrutto la vita affettiva di due di loro. Venute allo scoperto le sue nefaste azioni, Sebastiano scompare senza una parola di chiarimento e Rocco, Furio e Brizio, gli unici ormai a mantenere vivo e solido l’antico sodalizio, non possono accettare passivamente la cosa. Ed ecco quindi che Rocco Schiavone lascia il freddo di Aosta per volare con Brizio nel caldo del Sud America, a Buenos Aires, alla ricerca di Furio, partito a sua volta per rintracciare Sebastiano. Manzini crea con grande maestria un breve romanzo on the road la cui trama si dipana tra interminabili viaggi in aereo da uno stato all’altro, città infuocate, personaggi di dubbia onestà, ristoranti gestiti da malavitosi, pistole e inquietanti avvocati. Il trio, finalmente ricomposto in Messico, parte alla volta del Costa Rica per trovare Sebastiano e metterlo con le spalle al muro, forse per vendicarsi o forse solo per costringerlo ad assumersi le sue responsabilità di fronte a loro. Lascio al lettore il gusto di scoprirlo.
Un romanzo breve con un titolo lunghissimo in cui Schiavone non è il vicequestore, ma un privato cittadino, un uomo che crede ancora nell’amicizia e nel valore della parola data, che vuole mettere fine al capitolo più doloroso della sua esistenza. Riusciranno i nostri eroi … riesce a farci sorridere, soprattutto grazie al divertente pastiche linguistico di romanesco e spagnolo, ma è un riso amaro: Manzini, con abile maestria, spinge il lettore a riflettere sulla natura umana, sul senso innato di giustizia, sul legame di amicizia, sull’amara presa di coscienza che niente è per sempre, e soprattutto sulla straordinaria capacità dell’uomo di vincere anche quando sembra incappare in una sconfitta epocale.
Buona lettura!