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13 Dicembre 2012“PERA CUNCA E LA COLLANA DI MORTE”- DI JACOPO CHIOSTRI- SASSOSCRITTO EDITORE
17 Dicembre 2012Laura Vignali, insegnante, scrittrice ormai a tempo pieno. passa indifferentemente dai romanzi ai racconti. In questo “ BB e l’enigma dell’ignoto attentatore “, racconto lungo, si avvale della collaborazione di Giusi Bartolini, disegnatrice, titolare di una popolare rubrica di vignette giornaliere su facebook, che qui si cimenta nei ritratti dei vari protagonisti.
Pistoia, un istituto tecnico commerciale dal nome assai impegnativo Giovanni Mainardo Keynes, ma meglio conosciuto come l’ Itc Ugo Fantozzi in omaggio al ragioniere più famoso d’Italia.
In poche battute già si delinea il tono scanzonato del racconto, che ci vede alle prese con una sezione scolastica di questa scuola, conosciamo gli alunni che ne fanno parte, il corpo insegnante, la preside, i bidelli, il personale di segreteria. Pochi tratti ed un universo di figurine è offerto alla nostra immaginazione, un ambiente è creato. E cosa accadrà mai?
La Vignali delinea ancor più l’ambiente quasi dividendolo per gruppi di appartenenza, che vengono a formare dei corpi separati, i ragazzi nella classe, la preside nella sua stanza,
gli insegnanti o a far lezione o nella sala a loro riservata, gli altri per uffici o corridoi, tutti di volta in volta riuniti da un io narrante.
La già di per sé tumultuosa vita della scuola viene scossa da un fatto assai grave: alla professoressa Maria Francesca Genovese (Ciccina per gli amici), precaria proveniente da Catanzaro Lido, viene presa di mira da un misterioso criminale che le taglia tutte le gomme dell’utilitaria.
Avvertimento della ndrangheta? Vendetta di uno spasimante respinto? Bravata di qualche balordo? Fatto è che la ragazza è sconvolta e la preside per aiutarla chiama la professoressa
Marisa Bertini Bertolucci, detta BB, che si è fatta fama di buona investigatrice, e le chiede di occuparsi del caso per il buon nome della scuola e di tutti in generale.
BB indaga, nel frattempo un secondo treno di gomme è tranciato alla povera Ciccina, ma troverà il colpevole.
Laura Vignali ama definirsi “ scrittrice di romanzi giallo comici ” ed effettivamente nell’ambiente degli autori ha una fama ormai consolidata nel “genere nel genere”, pur se a onor
del vero ha scritto un po’ di tutto, ma certamente la sua propensione è per uno stile di scrittura che ai toni cupi e da horror preferisce quelli ironici e più leggeri.
La sua specialità è di riportare piccole storie, storie di strada, storie normalmente ambientate nella sua Pistoia, storia magari realmente accadute, anche a suoi amici, che lei
non esita a estrarre dal vissuto quotidiano trasformandole in sapide storielle con tutti i crismi della letteratura gialla, ma appunto con la particolarità di non trascurare mai la
voglia di intrattenere sfoggiando anche un pizzico di humour. Laura Vignali è una formidabile osservatrice, sa trovare spunto nelle piccole cose, dalla sua vita quotidiana, dalla sua attività di insegnante sa trarre una vasta congerie di materiale umano si cui esercitarsi. In generale possiede la capacità di immedesimarsi nelle persone che frequenta, amici, colleghi, conoscenti,
e li sa trasformare in una sorta di “presepe umano” da cui attingere a seconda delle storie che crea.
“…La >Bertini Becherucci alias BB, se ne sta sensualmente in bilico sull’orlo della cattedra, perfettamente a suo agio con le gambe accavallate e fasciate in un paio di calze a rete
verde mare che sbucano da due scarpine di raso viola, rigorosamente a punta e con un tacco a spillo di 12 cm…….”. Ecco un esempio di come viene delineato un personaggio, la descrizione è più dettagliata trattandosi di quello principale, ma a lei usualmente bastano pochi tratti, qualche battuta, per creare dei “caratteri”. Un altro elemento portante della scrittura di Laura Vignali, un dipingere con tratti dal grottesco al satirico ma anche alla fine assai rispondenti alla figura che vuole creare.
A questo però va aggiunta la capacità di non trascurare mai la parte “gialla”della vicenda, il fatto o il fattaccio, e questo va sottolineato perché non dobbiamo mai dimenticare che i lettori a cui ci si rivolge sono amanti del giallo e non vanno disattese le loro aspettative.
Storie minime se vogliamo quelle di questo racconto, ma storie di vita, di rapporti umani, qui non sin respira aria di tragedia, non ci sono morti,, ma non è obbligatorio per
scrivere un giallo abbondare in cadaveri e crudeltà.
BB e l’enigma dell’ignoto attentatore è un racconto lungo, di struttura quasi teatrale, rispettando unità di tempo e luogo, raccontato con stile assai scorrevole, alternando voce narrante e terza persona.
Una doverosa citazione anche alle figure disegnate da Giusy Bartolini che raffigurano i vari protagonisti.
GIUSEPPE PREVITI