” RUSH” regia di RON HOWARD-
25 Settembre 2013” GRAVITY” DI ALFONSO CUARON
14 Ottobre 2013Cast: Katie Chang Israel Broussard Emma Watson Taissa Farmiga Cliare Julien
Quinto film per la figlia di Francis Coppola, Sofia Coppola, che ormai non ha più bisogno di con fermare il proprio autonomo talento e del resto Bling Ring ne è la riprova.
Qui tratta una storia (purtroppo vera) ma lo fa con mano leggera realizzando un film interessante e divertente. I fatti, come già detto, sono veri, ne aveva parlato il “Vani-
ty Fair”. Riguardava una banda di teenager californiani, ragazzi tra i 18 e 20 anni che per due anni hanno svaligiato le ville delle star di Hollywood rubando soldi, oggetti,
gioielli, capi di abbigliamento per oltre tre milioni di dollari. I derubati erano tutti celebri da Paris Hilton a Lindsay Lohan, da Megan Fox a Orlando Bloom ad altri ancora.
I ” Bling Ring” seguivano un copione abbastanza semplice, sui siti internet appariva la notizia che il divo non era in casa, andando a una festa, a un festival o a girare un film,
appariva l’indirizzo e i ragazzi si mettevano all’opera. Oltre tutto facilitai dal fatto che l’opulenta società cinematografica non temeva nulla e quindi le ville erano sprovviste
di servizi d’allarme, non erano mai chiuse, addirittura le chiavi erano a portata di mano.
E così questi ragazzi, tutti liceali, cominciarono a introdursi nelle ville arraffando gioielli, scarpe, vestiti, soldi, e la cosa singolare è che le vittime ci misero del tempo ad
accorgersi di essere state derubate tanta era la quantità dei beni in loro possesso. E c’è chi ha dovuto subire più furti per arrivare a rendersene conto…
Sofia Coppola sembra quasi richiamarsi al Paese dei Balocchi quando riprende le scene dei ragazzi dentro le ville. Le scene che riprendono i furti sono realizzate quasi come<
se si vivesse una favola, questi ragazzi che entrano in una sorta di Paese della cuccagna, in luoghi incantati, scintillanti, una isola del tesoro tutta da scoprire. Basta allungare
una mano e la favola diviene realtà, certo una triste realtà, ma loro sono abbagliati da questo lusso a profusione, Tiffany, Louis Vitton, Prada, Chanel, tutto a portata di mano
e loro ne approfittano. Incoscienza, mancanza di valori, facili prede di chi ha predicato in questi anni che tutto è facile, tutto è bello e disponibile. Probabilmente questo fa loro
perdere il senso della realtà, si sentono invincibili e la troppa sicurezza finirà per tradirli. E non sorprende che una volta scoperti e arrestati finiranno per tradirsi l’un l’altro.
Protagonisti di questa storia la leader e l’ispiratrice della banda Rebecca (Katie Chang ) che poi non esiterà ad accusare gli altri, l’amico del cuore, il debole Marc (Israel Broussard),
Nicky ( Emma Watson ) e Sam ( Taissa Farmiga )che vivono come sorelle, e la stramba Chloe ( Cliare Julien ). Un gruppo di giovani attori veramente brevi e capaci di riprodurre
tormenti, speranze, delusioni, cedimenti dei protagonisti reali, e piace vedere l’affermazione continua e la conferma di talento della Emma Watson, ormai lontani i panni di Ermione
nella saga di Harry Potter, che qui disegna con finezza la figura della ragazza forse più disperata e complessata del gruppo.
La regia di Sofia è da ammirare, sa ben calibrare toni umoristici e di pietà, non cerca di giudicare questi ragazzi travolti da un mondo più grande di loro, dove il gossip, la bellezza,
l’ostentazione della marca, l’assuefazione al “se lo fa lui perché io no ?” la fanno da padroni. Colpisce non solo la loro mancanza assoluta di valori ma l’inesistenza del mondo dei
grandi, assolutamente vacui e incapaci, genitori inutili che non solo non capiscono i figli ma non sanno trasmettere loro alcunché di sano. Insomma una satira spietata di un
mondo rutilante e da condannare.
Ed ecco Hollywood con le sue ville, i suoi party, il suo vuoto morale che attrae questi ragazzi a loro volta indifferenti a tutto se non la ostentazione. Singolare poi, e il film anche in
questo caso è fedele alla realtà, una delle ragazze del Bling Ring ha condiviso il carcere con una star derubata, a sua volta incappata nei rigori della legge per ubriachezza e uso di
droghe. Già, ma allora chi sono i cattivi al giorno d’oggi ?
Il rischio del film è che potrebbe apparire come un inno al furto, “rubare è bello”, qui lo fanno per divertimento, per sfuggire alla noia , per apparire ben vestiti e alla moda. Ma
il senso che si ricava dalla pellicola è che l’intento della stessa è di fotografare il vuoto totale di questa società, con piccoli cervelli abbagliati da falsi miti e con famiglie che non
esistono. Giovani soli che vivono di festini, di facebook, prendono a modello queste star, vogliono essere come loro e si fanno così bruciare da questa vanità. Tutto poi crollerà
intorno a loro, ma qui il film ci fa vedere come poi ognuno reagisce, la più scaltra sarà quella interpretata dalla Watson , ormai diva nella vita reale, qui invece una che
pur di arrivare non rinuncia a nulla, e che poi trarrà esperienza dalla fama raggiunta imponendosi nel grande circo mediatico delle notizie. Insomma come sempre
la vita va avanti… E chi pagherà forse più di tutti sarà il ragazzo che vediamo triste triste in catene in un penitenziario di Stato….
GIUSEPPE PREVITI