” UN CASTELLO IN ITALIA ” DI VALERIA BRUNI TEDESCHI
5 Dicembre 2013” PHILOMENA” DI STEPHAN FREARS
22 Dicembre 2013Cast: Cate Blanchett Sally Hawkins Alec Baldwin Michael Stulhbarg
Dopo tanto girovagare, e non sempre è stato costruttivo, tra Barcellona, Londra, Parigi e Roma, Woody Allen torna nella sua patria portandoci tra New York e San Francisco.
Con una serie di ritratti di gente disperata Blue Jasmine ci parla di donne che non sanno comunicare tra loro e di uomini truffatori, imbroglioni, ” sfigati”…
Conosciamo su un aereo che la porta verso San Francisco Jasmine che è stata un delle regine di Madison Avenue finché il marito che rischiava soldi altrui truffando
amici e parenti non è stato arrestato e allora il suo mondo aureo crolla di colpo. E così svaniscono le case sontuose, i gioielli, i circoli esclusivi, le feste, i viaggi in Europa,
gli abiti Chanel, le borse Vouitton, tutte cose a cui lei, novella Blanche Dubois di Un tram che si chiama desiderio, non vorrebbe rinunciare e per quel che le è rimasto
porta con sè. Anche lei, sempre come Blanche, è caduta in una profonda depressione, parlava da sola in mezzo alla strada, ricoverata è stata sottoposta all’elettroshock
e a dosi massicce di psicofarmaci. Ora guarita va a San Francisco per raggiungere la sorella Ginger, che fa la cassiera al supermercato, è divorziata, assai grossolana ma
di buon cuore, fidanzata con un giovanotto che gira sempre in canottiera, bell’ aspetto ma poco cervello.
Le due donne sono completamente diverse, tanto è raffinata l’una, tanto volgare l’altra. Del resto non sono parenti se non perché adottate dagli stessi genitori, ma siccome
Jasmine era un tipo solare e di grande apparenza finì per essere la preferita tanto che l’altra se ne andò di casa appena possibile. Jasmine ha sempre condotto una vita
irreale, di finzione, tutta apparenza, ha cambiato anche il nome di Jeanette in Jasmine, prigioniera di lusso e agi. Ginger invece si affida ai suoi istinti, vive la vita come
viene.
Woody Allen è al suo quarantasettesimo film, ha già scavato nei recessi più oscuri dell’animo umano, parlando di coppie, di crimini, di delitti dovuti all’avidità, di menti
perdute e sconcertate, di famiglie distrutte. Questo Blue Jasmine è un film amarissimo dove i crimini sono principalmente morali e le loro conseguenze sono assai
drammatiche. Il racconto è intessuto con grande armonia narrandoci di due vite, viste un po’ al presente un po’ al passato, un batti e ribatti tra l’alta società neyorkese e
i poveri dei quartieri meno chic, il tutto contrassegnato da una volgarità a due facce, una sofisticata e l’altra più naturale. Ma è anche un film che fa riflettere sulle classi
sociali di questa America devastata dai crolli della finanza, con i ricchi che diventano poveri, ma che non sanno adattarsi al loro stato e quindi non sanno confrontarsi con
i poveri veri. Che poi sono meno semplici di quel che sembrano…
Woody Allen si avvale di due interpreti straordinarie, Cate Blanchett è Jasmine, Sally Hawkins è Ginger, Jasmine, disperatamente attaccata alla sua giacca Chanel, Ginger,
sospesa sulle sue zeppe chilometriche, hanno tentato di vivere una loro vita, il crollo di Jasmime non salverà Ginger, due figure femminili tra le più sensibili e più complesse
tra le creazioni di Allen, e a loro è dedicato quel Blue Moon,indimenticabile la scena in cui Jasmine parla di questa canzone che le ricorda tante illusioni perdute ai due nipotini
che la guardano attoniti.
Menzogne e ipocrisie, vanità e illusioni di una donna che non vuole in effetti rinunciare a quella che era prima, ostinandosi a non vedere come è il mondo reale, resatando
una creatura immatura che si disinteressa dei sentimenti altrui, anzi li ferisce, non arrivando a comprendere che solo nella comprensione degli altri si può vivere.
Una Cate Blanchett da Oscar, una altrettanto efficace nella sua illusione a buon mercato la Hawkins, ottima caratterizzazione di Alec Baldwin, ladro e evasore.
GIUSEPPE PREVITI