Breve storia del giallo in Italia: Augusto De Angelis (1)
13 Febbraio 2017Breve storia del giallo in Italia: Augusto De Angelis (3)
15 Febbraio 2017Breve storia del giallo in Italia: Augusto De Angelis (2)
De Vincenzi era un individualista, poco amato dai colleghi e dai superiori, ma assai abile nel condurre le indagini
e trovare i colpevoli, e così sia a Milano che a Roma godrà sempre di una grande libertà d’azione.
Amante de metodo deduttivo, capace di usare al meglio gli strumenti scientifici. In molte inchieste troviama
Harrington , un investigatore privato un po’imbranato.
DE Angelis sapeva entrare con molto acume nell’ambiente dove era maturato il crimine, ricorreva spesso a
strattagemmi per arrivare al colpevole.
Per molti fu una figura più letteraria che reale, lo chiamavano il ” poet-detctive”, leggeva molto, un vero intel
lettuale. Il suo animo triste ben si adattava alla grigia e malinconica Milano. Spesso le indagini si svolgevano
in ambienti partiolari (la Fiera, Cinecittà, i grandi alberghi) ma questo era per rispondere alla censura, nei grandi ambienti era più facile incontrare grandi criminali stranieri.
I suoi testi erano spesso tristi, disincantati, malinconici, certo molto lontani dalla prosa trionfalistica del Regime.
Per De Angelis il giallo è la faccia inquietante della societàm una società che comunque considera sempre malata.
Era un uomo di ottima cultura, la sua scrittura era molto piacevole e scorrevole, amava per i suoi romanzi una
ambientazione di tipo teatrale, soleva riunite tutti i sospettati per indicare il colpevole.
Nel 1930 risulterà miglior giallista italiano. Se Scerbanenco è detto il padre del giallo all’italiana, De Angelis
ne è un eccellente prcursore.
GIUSEPPE PREVITI