Breve storia del giallo in Italia: Augusto De Angelis (2)
14 Febbraio 2017Breve storia del giallo in Italia: Augusto de Angelis (4)
16 Febbraio 2017Augusto De Angelis è stato certamente uno dei protagonisti della prima generazione dei giallisti italiani e pertanto
approfondiremo lo studio sulla sua attività.
Oltre che un ottimo scrittore fu un grande studioso di questo genere letterario. Negli anni ’30 pubblica una sorta di
saggio Conferenza sul giallo(in tempi neri) che apparirà nella versione intergrale solo nel 1980. Del resto De Angelis
era molto attaccato alla sua idea del giallo,tant’è che questa sua relazione appare anche in un romanzo Le sette picche
doppiate (1940). De Angelis aveva quindi voluto affermare la sua estrema fiducia nella narrativa poliziesca, attaaccata
pesantemente come immorale e deviante dalla censura fascista. Addirittura l’amore per il giallo veniva definito un vizio.
De Angelis era un profondo conoscitore della letteratura gialla internazionale ma anche uno strenuo assertore di un gial-
lo tipicamente italiano. Questo perché nel nostro Paese non mancavano certo i delitti, ma mancano i grandi poliziotti, i
grandi investigatori privati, mancano anche le motivazioni economiche, da noi si assiste principalmente a delle tragedie,
a dei drammi. E chi meglio degli autori italiani può fare rivivere questa atmosfera ? Ricordiamoci l’Italia dei veleni, dei
misteri, delle cospirazioni, delle congiure, delle eterne faide. Sbagliato è scrivere storie ambientate in paesi stranieri e
con protagonisti lontani anni luce dalla nostra mentalità. E del resto-dice De Angelis-Alessandro Varaldo ne è la prova
lampante: scrive storie italiane con personaggi italiani. E questi romanzi non hanno niente da invidiare a quelli scritti
da autori stranieri.
De Angelis fa il giornalista,e scrive anche per il teatro, ma senza grandi successi. E si avvicina così al poliziesco, scrive una spy story Robin agente segreto, poi diventa condirettore della rivista “I misteri polizieschi”, presto diverrà celebre
per i suoi romanzi gialli, veramente moderni e ben costruiti. Ne riafferma il valore letterario e morale e lancia quello che
probabilmente è il primo grande personaggio del giallo all’italiana, cioè il commissario di pubblica sicurezza Carlo De Vincenzi. Un personaggio seriale dalla grande sensibilità, che si distacca dai tanti poliziotti nati e ideati fuori confine.
GIUSEPPE PREVITI