Breve storia del giallo in Italia : I Gialli Mondadori (3)
14 Gennaio 2017Breve storia del giallo in Italia: La critica contraria al giallo, ma non sempre …. (2)
16 Gennaio 2017Negli anni Trenta la critica letteraria ufficiale si dimostra molto negativa verso il giallo, il poliziesco, lo considera
di scarso valore narrativo, noioso, poco educativo. E quindo nonostante che le librerie siano piene di romanzi
gialli fanno pollice contro. Probabilmente c’entra anche l’ atteggiamento del regime fascista, contrario perché non
vede di buon occhio il proliferare di una letteratura di marca anglo-americana, e poi la parola d’ordine è che la cro-
naca nera non va citata sui giornali, tutto va bene, e quindi vietato parlarne, e naturalmente una forma letteraria
che parla di delitti, di crimini non era gradita.
C’era anche chi diceva che il nostro non è un Paese che possa offrire grandi materiali al narratore, poi non ci sono
città con il fascino misterioso di una Londra o di una New York o di Parigi. Le nostre città sono più tranquille, mancano
i grandi criminali, non abbiamo i bassifondi delle grandi metropoli. E non abbiamo neppure una Scotland Yard e una
Surete da magnificare e da fare co-protagonisti di tante storie.
Però è anche vero che non tutti la pensavano così e ne parleremo in una prossima occasione.Ma intanto possiamo dire
che molte critiche erano abbastanza pretestuose e poi vanno messe in relazione al periodo in cui sono state espresse.
Per carità, non è che tutti i letterati, critici o scrittori , fossero asserviti al pensiero governativo, per molti sicuramente
è stato così, ma va anche osservato che in Italia in quel periodo non ci sono grandi scrittori di gialli, tutto quello che
esce nelle librerie è al 90 % di provenienza straniera, e questo sicuramente ha favorito i detrattori del poliziesco, aveva-
no tutto l’agio di sparare a zero.
Riportiamo tutto questo per dovere di cronaca, però intanto va detto che il pubblico ha invece subito accettato questa
forma letteraria, le case editrici hanno mostrato di crederci, quindi onore alle opinioni dei critici ma probabilmente
nel nostro caso non sono risultate decisive. Anche per merito di opinioni di senso opposto, che vi andremo a raccontare
nelle prossime puntate.
GIUSEPPE PREVITI