Breve storia del giallo in Italia: Ezio D’Errico
19 Febbraio 2017Breve storia del giallo in Italia: Ezio D’Errico (3)
21 Febbraio 2017Nei libri di D’Errico Richard ha la parte predominante, gli altri vivono di luce riflessa, loro compito è fare da spalle
al capo. Il quale capo comunque non è un superuomo, è una persona che di mestiere ha scelto di fare il poliziotto
e lo fa nella maniera migliore possibile.In questo lo possiamo avvicinare molto al De Vincenzi di De Angelis.
Richard cerca di entrare nella psicologia altrui, non si atteggia a giudice, cerca di capire, ha sempre tanti dubbi,
non crede a una divisione netta tra buoni e cattivi, e per di più si rende conto di vivere in una società sempre più
violenta.
Nella letteratura americana anni Trenta troviamo tanti intellettuali che fanno gli investigatori per hobby, qui invece
abbiamo un poliziotto di mestiere, pagato mai come meriterebbe, un borghese al massimo benestante. In questa
ottica il collaboratore non è più una macchietta, ha un suo ruolo e una sua dignità. Del resto in questo senso Simenon
è stato un grande Maestro, spazio a Maigret ma tutti conosciamo a memoria i nomi dei suoi collaboratori.
Una figura di rilievo in queste storie è quella del dottor Milton, perito medico della Sureté, ma con la vocazione del-
l’indagine, con lui si ritorna all’investigatore dilettante che per hobby da il suo controbuto alle indagini. E’ una figura
sui generis, stravagante nel vestire, grandi passioni le piante , la pittura moderna, l’occultismo.
Richard sarà molto colpito dall’arredamento della casa del giovane dottore, magari la sua cultura è ben diversa, ma
intuisce i valori che Milton propugna e li rispetta.
Richard è in polizia da quarantacinque anni, trova una sintonia con Milton, salvo poi , lasciata la polizia per limiti
d’età, divenire un suo fedele collaboratore.
D’Errico è un ottimo confezionatore di storie, sa creare e proporre personaggi credibili e dotati di una propria umanità,
e inoltre la sua Parigi è quanto mai reale ma al tempo stesso poetica. Ci parla di una umanità varia in cui si staglia
la figura del commissario Richard, sempre disponibile a capire chi ha di fronte.
GIUSEPPE PREVITI