Breve storia del giallo in Italia: narrativa gialla per ragazzi nel dopoguerra
7 Marzo 2017Breve storia del giallo in Italia: Giuseppe Ciabattini
11 Marzo 2017E’ grazie alla Mondadori e a quattro autori che la nuova collana “I libri gialli” vede tornare in auge il giallo scritto da giallisti italiani. Ma attenzione,
quattro autori appunto, Guglielmo Giannini, Giuseppe Ciabattini,Sergio Donati, Franco Enna, una grande casa editrice, tutto facile, direte ! Per cari
tà, in barba alle premesse, l’esperimento fallisce, non incontra i favori del pubblico, e passeranno tantissimi anni prima che la casa editrice torni a oc-
cuparsi di scrittori italiani.
Ciononostante è giusto però ricordare questi autori nella storia del giallo italiano , un loro apporto lo hanno sicuramente dato. Giannini era un autore
teatrale ma anche un affermato uomo politico, assai popolare in Italia. Nel 1936 aveva scritto un dramma giallo Anonima fratelli Roylott, per riprendeerlo
poi nel 1954 sotto forma di libro,anche se si avverte subito la discendenza teatrale del testo. Un libro interessante perché investe un problema importante
come il capitalismo e le sue derive che portano a sacrificare al dio denaro le esigenze dei singoli. Ambientato negli Stati Uniti durante la grande depressio-
ne del 1929 è la storia di due fratelli, i Roylott, pronti a tutto in nome del denaro e del tornaconto economico, non esitando a sacrificare anche gli affetti
più cari. Propretari di una grande azienda chimica esercitano la loro attività senza scrupoli sfruttando il lavoro di tanti giovani e approfittando delle loro
invenzioni. Il tutto sotto la regia del cinico avvocato Evans che senza scrupoli si approfitta di tutto e di tutti, un vero criminale dal colletto bianco, Una serie
di delitti sconvolge questo mondo di sopraffazioni e solo l’opera di un valido ispettore di polizia farà risolvere il caso. Giannini ricorre all’espediente di
una voce narrante che racconta e partecipa a tutta la storia. Il cattivo Evans viene addirittura accusato di avere eliminato i fratelli Roylott e nonostante
si proclami innocente viene condannato alla sedia elettrica, ma il nostro poliziotto è convinto della sua innocenza, e riuscirà alla fine a scoprire il vero
assassino-
Anche L’Angelo nero ha una origine teatrale e anche in questo caso Giannini lo presneta nel 1958 come libro. E’un testo dai risvolti politico-sociali ambien-
tato nel 1936 in un piccolo stato dove una sorta di giustiziere, L’Angelo nero, assassina uomini politici corrotti e violenti. Una storia forse anche troppo
datata, interessante sul piano morale perché giustifica un assassino se agisce a fin di bene. Un tema questo dell’assassino giustificato se fatto con fini moral
e sociali ineccepibili che Giannini aveva affrontato anche in una sua opera teatrale, Grattacieli.
GIUSEPPE PREVITI