Breve storia del giallo in Italia: Il cinema muto

Cosa meglio del cinema per utilizzare e valorizzare storie fatti di intrighi , misteri, azioni, delitti. Sin dai tempi del cinema
muto il connubio giallo-cinema dimostra di funzionare. Ad esempio un personaggio che “buca” lo schermo è Sherlock
Holmes, già nel 1903 fu girato un piccolo film di 4 minuti, Sherlock Holmes Baffled. Ma si può aggiungere che in una
trentina d’anni sul personaggio dell’investigatore londinese furono realizzate un centinaio di pellicole.
Un altro personaggio fu Nick Carter, un investigatore che divenne molto popolare sia negli Stati Uniti che in Europa con
le sue storie che venivano pubblicate a dispense in tutto il mondo e il successo fu puntualmente ripetuto anche al cine-
ma.
Naturalmente al cinema interessavano varie tipologie di personaggi, così  ci furono film dedicati ad Arsenio Lupin,
il “ladro gentiluomo” e anche a Fantoms, un vero e proprio “genio del male”. E va detto che gli esordi risalgono al
1917 e al 1915.
Anche in Italia il film muto ha dei legami con trame gialle, c’è  una serie di 8 film ad episodi, con protagonista il
misterioso re dei bassifondi parigini Za-la-Mort, un apache romantico  molto legato alla sua donna, Za-la-vie.
Vennero interpretati da Emilio Ghione e Kally Sambucini. Realizzati tra il 1914 e il 1918 sotto il titolo de I topi grigi.
Ghione nel 1933 raccolse le avventure di Za-la-Mort in un volume, L’ombra di Za-la-Mort, che in tempi moderni,1973,
è  stato ripubblicato nel 1973.
Un altro investigatore  che ebbe successo nel cinema, anzi la notorietà gliela dette il cinema, fu l’investigatore cinese
Charlie Chan, che era stato creato dallo scrittore Deer Biggers, con esiti non esaltanti, salvo poi diventare po0polarissi-
mo nel cinema.
Una voce critica  venne da Giuseppe Prezzolini che si lamentava che il nostro cinema era troppo ancorato a  “scene
sentimentali” e “avventure poliziesche”.

GIUSEPPE PREVITI