Breve storia del giallo in Italia: L’immediato dopoguerra
4 Marzo 2017Breve storia del giallo in Italia.: Il dopoguerra
6 Marzo 2017Se il giallo in Italia è indissolubilmente legato alla casa editrice Mondadori, non è che altre case stiano a guardare.Per la Longanesi escono “I Gialli Proibiti”, per la Garzanti inizia un percorso nella letteratura di genere che la porterà abbastanza avanti nel tempo,
significativo il nome che prenderà la collana ” Le Tre scimmiette”, dal logo che figurava sulla sovracopertina. Una ciosaa che univa
un po’ tutte queste iniziative era la pressoché totale assenza di autori italiani.
Di contro, e questo dimostrava la vitalità del genere, molti editori, anche minori, danno vita a collane poliziesche, e in questa fattispe-
cie si ricorre anche a scrittori italiani, pur se spesso firmavano le loro opere con fantasiosi nomi stranieri ( avveniva quel che poi av-
verrà in tempi più vicini a noi per i registi degli spaghetti-western).
Può essere interessante sapere che le città dove si realizzavano questi progetti erano Milano, Firenze, Torino, Roma. Nell’immediato
dopoguerra era di primaria importanza risolvere il problema finanziario, i mezzi economici erano quelli che erano,, e così venne la
moda di procedere alle ristampe di testi già pubblicati in precedenza. A Firenze la Nerbini insieme alle collane “Disco Giallo” e “Dop-
pio Diusco Giallo” propone ad esempio “Novità e Ristampe di edizioni di successo,” E qui compaiono le riproposte di tanti autori ita-
liani da Mariotti a Gemigani ad altri ancora.
Poi c’era il caso di fortunate serie sospese per il procedere della guerra,, un’altra casa editrice fiorentina ” Edizioni Tascabile” riprende
le pubblicazioni dei ” Gialli Astra”, spostandosi a Milano, riproponendo vecchi e nuovi titoli. Autori italianissimi nel gruppo tra cui
Augusto De Angelis e Alberto Tedeschi.
Un’osservazione sui nomi degli autori sovente stranieri ma in realtà italiani. Tra le cause , la predilizione del pubblico per scrittori
stranieri, quasi che un nome “estero” desse maggiore garanzia al lettore. E poi non va trascurato il clima di quei tempi per cui gli
autori a suo tempo compromessi con il regime preferivano presentarsi sotto diverse spoglie.
GIUSEPPE PREVITI