Breve storia del giallo in Italia: I fumetti (1)
28 Gennaio 2017Breve storia del giallo in Italia: Il fumetto (3)L
30 Gennaio 2017In quegli anni (siamo prima del ’40) il governo fascista dedica grande attenzione alla letteratura e alle immagini
per ragazzi, ovviamente si parla anche di gialli e di fumetti. Si osserva che la parte illustrata non deve essere
mai preponderante, i ragazzi debbono anzitutto essere chiamati a leggere, e poi c’è la solita raccomanzion a non
abusare di pubblicazioni straniere. La stampa per ragazzi deve essere educativa, esaltare l’eroismo italiano, e
affidata anche a scrittori e artisti che siano competitivi con quelli d’oltre confine.
Fu disposta anche l’abolizione di tutto il materiale d’importazione straniera, il che provocò proteste, cali nelle
vendite, e quindi crisi anche per le case editrici, Nerbini in testa.
Si cerca anche di creare un fumetto giallo all’italiana, sull’Avventuroso si parla di un commissario di polizia,Landi, mentre la Nerbini presenta un altro poliziotto italiano, ma gli esiti sono modesti.
Invece per l’Avventuroso ha successo il personaggio del poliziotto italo-americano Joe Petrosino, un personaggio realmente esistito. Va detto che in passato tra gli anni Venti e Trenta la Nerbini aveva più volte pubblicato le
avventure di questo grande poliziotto e sempre con grande successo. Il Petrosino dell’Avventuroso era una
figura strumentalizzata alle direttive ideologiche del tempo. A parte questo erano di buon livello, con concessioni a immagini di una certa violenza, e con un evidente riferimento ad un altro grande investigatore, Sherlock Holmes.
Su testi del giornalista sportivo Vincenzo Baggioli e disegni di Carlo Cossio compare un nuovo personaggio, Dick
Pestalozza detto Dick Fulmine, un poliziotto italo-americano che vive a Chicago. Fu disegnato con evidenti rife-
rimenti a Primo Carnera, qualcuno ci ha trovato anche un’immagine simile a Gary Cooper.
GIUSEPPE PREVITI