Breve storia del giallo in Italia: il teatro e il giallo in Italia (1)

In Italia alla fortuna tra il popolo del giallo contribuirà sicuramente una serie di spettacoli in Teatro. Molte infatti le
opere, per lo più straniere, rappresentate sui nostri palcoscenici con elementi di mistery e di suspense tipici della
letteratura poliziesca. Varie compagnie da quella di Dario Niccodemi alla celebre Za Boom mettono in scena dei
drammi di genere, ma il vero salto di qualità arriva negli anni Trenta con la Compagnia di spettacoli gialli diretta
da Romano Calò. Calò era l’interprete ideale di un poliziotto dalla espressione impassibile, fredda,inquisitrice, che
indagava su fatti criminosi sempre abbastanza intricati per risolverli sempre assicurando i colpevoli alla giustizia.
Calò era un attore di indubbio valore, proveniva dalla Compagnia del Grand Guignol e  interpretava con successo
un commissario di polizia inglese.. In poco trmpo fu considerato l’investigatore ideale del nostro Teatro.Interpretò
anche testi di autori italiani da Alessandro Varaldo a Giuseppe Romualdi, da Edoardo Anton a Guglielmo Giannini.
Calò non si limitava a recitare testi altri ma scrisse anche dei testi, come Il mistero di una doppia morte, La dubbia
morte di Frederic Belot, Armi segrete.
Un altro attore italiano che raggiunse una discreta notorietà fu Giulio Donadio, anche regista., Fondò con Marcello
Giorda una valida compagnia teatrale recitando testi dei più grandi giallisti del tempo, tra cuio gli italiani Vincenzo
Tieri, Alberto Donnini, Alessandro De Stefani, Guglielmo Giannini, Giuseppe Romualdi, Luigi Bonelli e altri ancora.
Fu il 1932 a registrare il maggior successo del teatro in giallo in Italia, sia di pubblico che di critica, con  la stampa
che dedicava un ampio spazio a queste rappresentazioni.

GIUSEPPE PREVITI