Breve storia del giallo in Italia: Il cinema sonoro (3)
26 Gennaio 2017Breve storia del giallo in Italia: I fumetti (1)
28 Gennaio 2017noi personalmente piace sempre parlare della Radio, ne conserviamo sempre il fascino, ma visto che in questa
carrellata sulle origini del giallo in Italia torniamo parecchio indietro nel tempo, è chiaro che negli anni Trenta e
seguenti non si può non parlare dell’importanza del mezzo radiofonico nello sviluppo del genere giallo.
Questo mezzo di comunicazione ha una sua particolare tecnica e recitativa e di modulazione , certamente diverse
da cinema e teatro. Qui si puntasulla modalità di ascolto, sulla facilità di arrivare a una giusta udibilità, e questo
ricorrendo anche a particolari effetti speciali che possono suscitare nell’ascoltatore terrore, suspense, ansia. Ecco
il suono di una voce, l’eco di uno sparo, un urlo di terrore, uno sbatacchiare di porte, un cigolio sospetto, la sirena
della polizia, una musica sottofondo. Ci furono autori che si specializzarono in testi scritti appositamente per la
radio, ma anche, visto l’ostracismo agli autori stranieri, si dovete ricorrere a opere già rappresentate al cinema o in
teatro. E così dobbiamo ancora una volta ricorrere a due nomi, già rammentati in queste note, Giannini e Calò.
Il primo ovviamente figura come autore, l’altro lo ricordiamo come interprete di tanti polizieschi radiofonici.
Una citazione va riservata a tale Scerbanenco, un nome che diverrà famosissimo una ventina di anni dopo, ma di cui
nel 1940 viene rappresentata in radio Il processo di Alfonsina.
La radio rimarrà sempre un’alleata fedele del giallo, peccato che negli anni si perderà sempre di più l’abitudine delle
produzioni radiofoniche, quindi addio anche ai radiodrammi e alle riduzioni dei polizieschi.
Una trasmissione fortunatissima degli anni Novanta e seguenti fu Tutti i colori del giallo di Luca Crovi, un incontro
settimanale con autori ed esperti di giallo.
GIUSEPPE PREVITI
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