Breve storia del giallo in Italia: Attilio Varaldo (3)
8 Febbraio 2017Breve storia del giallo in Italia: TITO A.SPAGNOL
10 Febbraio 2017Il fenomeno del successo crescente della letteratura gialla negli anni Trenta porta inevitabilmente a un numero di autori
sempre più interessati a percorrere la ” strada del giallo” convinti di sfondare in poco tempo, diventare famosi e magari
anche ricchi. Giornalisti, storici, autori teatrali, traduttori, aspiranti scrittori chi più ne ha più ne metta si affacciano alla
ribalta ma i talenti ….non ci sono, o sono mediocri per cui hanno lasciato poca traccia . Del resto la critica militante del
tempo aveva espresso spesso delle critiche rilevando che la quantità andava a scapito della qualità.
Di questo ne ha risentito anche la Mondadori, la casa editrice di maggior produzione nella letteratura di genere, effettiva-
mente molti dei libri pubblicati sotto il prestigioso marchio valevano ben poco.
Di quel periodo vorremmo ricordare Alessandro De Stefani eVasco Mariotti, Appunto per la Mondadori nel 1932 De
Stefani pubblica Le crociere del Colorado, dove alla vicenda poliziesca si unisce una storia d’amore a quella più poliziesca, che si occuperà di una serie di furti avvenuti in alcune cabine della nave, chiuse ermeticamente dall’interno.
Di Vasco Mariotti possiamo ricordare L’uomo dai piedi di fauno (1934), come nell’opera dj De Stefani non c’è un coinvol-
gimento diretto della polizia. , ma protagonista è Gastone Uliani, una persona abbastanza eccentrica, colta, raffinata,
assai capace nel risolvere anche i misteri più intricati.
Nella Crociera del Colorado ci troviamo di fronte a dei furti avvenuti nelle cabine della nave, che sono chiuse dall’inter-
no, quindi viene riproposto uno dei temi più classici e appassionanti del giallo, il mistero della ” camera chiusa”.
Assai interessante la trama del romanzo di Mariotti, qui si parla del cattivo sfruttamento della scienza, quando il confine
tra lecito e illecito non è chiaro. Eccoci davanti a uno scienziato che vuole superare i limiti della natura proprio in nome
della scienza. Compie terribili esperimenti, addirittura si ipotizza quella che sarà la futura bomba atomica.
E sulla sua scia in altri gialli si difende il ruolo dello scienziato che viene considerato immune da colpe perché agirebbe
per il bene dell’umanità.
GIUSEPPE PREVITI