La breve storia del giallo: EDOARDO SCARFOGLIO
5 Gennaio 2017Breve storia del giallo in Italia: JARRO
7 Gennaio 2017Il 6 gennaio 1854 nasce uno dei più famosi investigatori di tutti i tempi, Sherlock Holmes, creato dalla fantasia
di Arthur Conan Doyle,che creò tra lui e il suo fido assistente e biografo , Dottor Watson, una coppia che ha
un posto di assoluta preminenza nella graduatoria del giallo mondiale. 4 romanzi, 56 racconti ne hanno segnato
l’epopea, creando un mito che è andato ben oltre il personaggio di carta, con una fama rinverdita da televisione,
cinema, radio, ma essenzialmente con una fama che il personaggio ha saputo acquisire e perpetuare nel tempo.
E naturalmente notevole è stata l’influenza di questa figura anche sul pubblico italiano affascinato da questo uomo un po’ snob,ma dalla intelligenza superiore e dotato di un intuito straordinario e di capacità di indagine.
Ovviamente il successo è stato notevole anche in Italia, dove i suoi libri vanno a ruba, creando un personaggio
che poi molti cercheranno di imitare.
Tre racconti, dal titolo Le avventure di Sherlock Holmes, vedono la luce nel 1895, in Italia compariranno nel
1899 sulle pagine della Domenica del Corriere, e il successo sarà tale che presto verranno ristampate nella
collana “Il romanzo mensile “.
Questo investigatore dilettante, un po’eccentrico, formidabile ragionatore, abile nel realizzare tecniche di
indagine innovative e di sicura efficacia, diventa ben presto il nuovo eroe della letteratura di genere. Questo
anzitutto serve a innalzare la qualità e la credibilità della letteratura poliziesca, Sir Arthur Conan Doyle ha
dato una statura artistica di livello al suo personaggio e alla maniera di narrarlo. Il detective di Baker Street
applica alla criminologia i metodi di analisi e di raccolta e studio dei dati con criteri scientifici, e il pubblico
dimostra di gradire e apprezzare questa forma di letteratura di buon livello.
Anche in Italia molti scrittori cercano di imitare Conan Doyle, con risultati non molto esaltanti a onor del vero,
tra i pià attivi, agli inizi del ‘900, va citato Dante Minghelli Vaini che scrive una serie di racconti con Sherlock
Holmes nel nostro paese, esordendo lui stesso dicendo che la perfezione del personaggio creato da Doyle era
assolutamente irraggiungibile.
Comunque i racconti di questo scrittore meritano di essere citati per la bontà degli intrecci e la efficacia delle
descrizioni, spesso riferendosi a casi contemporanei e reali.
GIUSEPPE PREVITI
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