Breve storia del giallo italiano: Tito A.Spagnol (3)

Un altro racconto di Spagnol sulla mitica Hollywood è Conoscerne uno, la storia di un giovane aspirante attore
che vede passare i giorni nell’attesa di una telefonata che non arriva, ormai i soldi stanno finendo e quindi andrà cambiata vita e città. Ma poi succede qualcosa, la sua vita cambia, una volta tanto il crimine paga…. Già curioso
questo finale in un racconto ambientato certamente in un’altra nazione ma pur sempre scritto nell’Italia fascista….
Poi ci sarà il ritorno dell’investigatore Gusman in Sotto la cenere, ancora una volta insieme al fido amico avvocato
Sullivan.
E sempre alla produzione “americana” di Spagnol appartiene un atto unico Il Passato.
Ma il giallista Spagnol non è solo “americaneggiante”, ci sono nella sua produzione anche due ottimi gialli “italiani”.
Abbandonati i grandi scenari americani sceglie due piccoli borghi della campagna veneta e vi ambienta La bambola
insanguinata (1935) e Uno,due,tre (1936). Protagonista Don  Poldo, uno studioso di scienze naturali che ha abbando-
nato l’università per fare il parroco di campagna. Immaginiamoci un padre Brown all’italiana, un uomo giusto e arguto,
un vecchietto arzillo, tollerante e di vedute aperte. Magari un po’imbranato nella vita di tutti i giorni, ha però conservato
una grande lucidità di giudizio e una profonda conoscenza dell’animo umano. Uno stile semplice che permette al nostro
autore di dire che lui è per una lettura semplice, scorrevole, senza particolari pretese.

GIUSEPPE PREVITI