Breve storia della letteratura gialla in Italia: ” I libri gialli Mondadori”

Comunemente si indica nel 1929 la data di nascita del genere letterario giallo in Italia perché coincide con la prima
uscita della collana Mondadori, contraddistinta dal colore giallo della copertina. Un colore destinato a contrassegnare
da allora il  poliziesco tout court.
Così come nella Mondadori il verde indicava drammi e segreti della storia, l’azzurro la narrativa, al giallo, cosa già veri-
ficatasi negli Stati Uniti, il rappresentare la letteratura gialla.Si era discusso anche del rosso, il colore del sangue, e del
nero, simbolo di mistero, morte.
I volumi della serie costavano sulle cinque lire, dopo un inizio senza periodicità, dal quarto numero la collana avrà una
sua cadenza settimanale. La campagna pubblicitaria parlava di letture emozionanti che n0n ti lasciavano dormire e
poi di quel colore giallo simbolo di una lettura per tutte le età, per tutti i ceti sociali, per tutte le case. Si teneva molto
al valore culturale delle letture e alla loro elegante veste grafica. Si soleva indicare  in copertina i giudizi positivi dei
maggiori letterati italiani, con l’intento di nobilitare il nuovo genere e respingere le accuse di infima qualità di tali libri.
Molto accurata la selezione dei primi quattro volumi pubblicati, dovuti a S.S.Van Dine, a Edgard Wallace, a Anne Katha-
rine Green e al grande Robert Luis Stevenson con Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde.
Il riminese Alberto Bianchi disegnò le copertine con un esagono giallo,rosso e nero, mentre dal quinto volume, La fine
dei Green di Van Dine, si riportava una sorta di logo, una palma stilizzata e poi una sovraccoperta  con sfondo giallo
e un disegno di forte impatto visivo.
Poi le copertine furono disegnate dall’inglese Edwin Abbey, ben 128,, che propose immagini per lo più svincolate
dalla trama del romanzo, poi gli successe Aeway, che non lascerà grande traccia, salvo poi raggiungere risultati
migliori con la serie Urania. (continua)

GIUSEPPE PREVITI