“GIALLO HOTEL FLORENCE” (Un’indagine amara per il comissario Mezzanotte)DI SIMONE TOGNERI-FRATELLI FRILLI EDITORI-06-01-2025
6 Gennaio 2025” LA LAGUNA DEL DISINCANTO” di MASSIMILIANO SCUDELETTI- ARKADIA-21.01.2O25
21 Gennaio 2025Un Natale a Roma: al Parco dei Daini, in Villa Borghese, è arrivato un circo, e il commissario Buonvino, recatovisi la sera della prima, in quanto il circo è in una zona di sua competenza,conosce così i componenti della carovana, avvertendo, stranamente, tra loro un certo clima di freddezza.
Mentre assiste allo spettacolo,una trapezista,che tra l’altro è la figlia del padrone,improvvisamente, mentre effettuava un esercizio abbastanza rischioche prevede che si ricongiunga in volo con l’altro trapezista, per inciso, suo marito,manca l’aggancio e precipita morendo sul colpo , avendo battuto con la testa contro la parte più dura della rete di recensione. Tutto farebbe pensare a un tragico incidente, dovuto alla più bieca delle fatalità, ma Buonvino non è convinto dell’andamento dei fatti. >Comincia così a interrogare i vari membri della piccola collettività, ma anziché trovarla unita e compatta nel
dolore,la trova carica di odio, di rancori, di invidie,di maldicenze. E la storia si fa sempre più complicata…
WALTER VELTRONI con BUONVINO E IL CIRCO INSANGUINAT0n ci porta a Roma durante le feste di Natale. Siamo a villa Borghese, dove si esibisce un circo, e il buon commissario Buonvino viene invitato alla prima. Così puo’conoscere i vari componenti del gruppo, ma gli rimane l’impressione che serpeggi nell’aria una strana tensione, come se non fossero una vera squadra.
La tragedia scoppia quando, al numero dei trapezisti,Alberto non riesce ad afferrare la sua partner, la moglie Manuelita, tra l’altro figlia del direttore
del circo, e lei finisce per sfracellarsi contro la parte dura della rete di protezione morendo sul colpo. Disgrazia ?Incidente ? Fatalità?
Per il commissario inizia l’indagine, con l’afflizione che qualcosa non gli torna, e ci si mette anche Omar il pagliaccio che, interrogato come tutti gli
altri, dice che non c’era amicizia tra i componenti la troupe. Maldicenze,invidie, gelosie, odi, il meno amato era Ercole, il direttore di scena, che oltre che a perdere adesso la figlia, aveva perso due mesi prima la moglie deceduta in un incidente d’auto.
La perdita di Liliana era stato un vero choc per tutti, perché era lei che mandava avanti la baracca. Quanto a Manuelita corrono le voci che avesse un amante e che fosse in stato interessante. Ci vorrà un suicidio, che qualcuno ha indicato come omicidio, e un confronto tra tutti i circensi sospettati
perché Buonvino risolva l’enigma.
Ormai alla quinta avventura della serie, Buonvino si conferma un personaggio molto umano, uno che sa comprendere gli altri, anche nell’approccio con un mondo molto particolare come quello circense, dove ci sono legami molto stretti,ma anche voglie di emergere che non si spengono alla fine dello spetta-
colo, anzi le rivalità,le invidie, le gelosie, allora sì che vengono ancora più fuori.
VELTRONI ci fa il regalo di presentarci in questo suo nuovo giallo questo mondo incantato, che ha fatto sognare milioni di persone, bambini in testa.
La storia va avanti seguendo molto le impressioni personali, le emozioni,i ricordi del Buonvino bambino, che ad esempio aveva paura dei clown, questi uo-
mini che “devono” fare ridere per forza, e che a lui facevano invece paura con i volti trasfigurati com’era
dal trucco.
In effetti il commissario ha la conferma che il mondo del circo è tutt’altro che idilliaco, del resto è fatto di uomini e donne, e tra loro inevitabilmente maturano rancori, gelosie,sospetti, invidie. Sino a uccidere, vi domanderete ?Beh questo lo scoprirete leggendo il libro, una lettura piacevole ma che colpisce il lettore, anche perché Veltroni, da quell’eccellente “raccontatore” che è,confeziona una storia che fa riflettere, quasi en passant, su certi miti della nostra esistenza, “il Natale”, “il Circo”, “L’Amore”.Il mondo oggi non è bello, nè puo esserlo solo nelle “Feste comandate”. Anche qui ci saranno morti più o meno sospette, ma ci sarà anche dell’amore a combattere invidie,maldicenze,, seminate ad arte per scatenare la tragedia.
L’autore è anche bravo nel fare riferimento a grandi mostri della cultura e dello spettacolo, capaci di lanciare il messaggio che non sempre è buona luce
quella che proviene dalla ribalta.(vedi Chaplin o Fellini).
Tornando all’indagine un riferimento letterario può anche essere fatto ad Agatha Christie e al suo Poirot, che riuniva tutti i protagonisti per indicare§
il colpevole, e in questo Buonvino gli è abbastanza simile, rimandandoci anche a un ulteriore quesito, “sfortuna e caso protagonisti, o un delitto vero e
poprio ?”
Beh, lettori a voi dire la vostra !
GIUSEPPE PREVITI