” BORGO OTTOMILA” di LEONARDO GORI- GUANDA- 20.06.2024
20 Giugno 2024“NAUFRAGIO” di ENRICO PANDIANI-RIZZOLI – 01-07-2024
1 Luglio 2024In un paesino sommerso dell’Appennino emiliano, dopo la dischiusura di una diga, una volta ritornate le case in superficie, vengono ritrovati in un ap-
partamento, i resti di un uomo ucciso a coltellate.Indagano Procura e Carabinieri, intanto la vittima va identificata, e sarà un lavoro abbastanza lungo.Intanto….riemergono anche storie del passato, ormai dimenticate, amori clandestini, liti furiose. pestaggi di mariti traditi a un dongiovanni che
aveva insidiato più mogli.Piano piano la verità si fa avanti,la vittima ha un nome, gli inquirenti indagano, la storia è intanto uscita dall’ambito locale,
divenendo una storia addirittura di carattere internazionale.
La storia in verità aveva avuto inizio con un bambino nascosto dietro un confessionale che, non visto, aveva ascoltato la confessione di un omicidio, senza però vedere in faccia l’assassino . A distanza di tempo quello stesso bambino sente una voce, la stessa voce,e allora capisce che non aveva sognato…
Una grande storia d’amore, dai tanti protagonisti, un Paese che non c’è più e che doveva nascondere un cadavere per sempre, ma non sarà così. Un giallo
classico per il secondo libro di ALBERTO VIVAFRELLI, dopo la spy-story del suo primo romanzo,LA CAREZZA DEL DIAVOLO.
Qui la storia è ambientata nell’Appennino emiliano e riguarda un antico borgo sommerso dalle acque di un lago, che oltre che a far… scomparire tutte le case cela un segreto ancor più profondo, ovvero l’assassino di un uomo a colpi di coltello.Un omicidio, quindi, su cui indagheranno i Carabinieri locali
con il rinforzo di un capitano inviato sul posto e la Procura di Bologna. E’ un omicidio che appare sempre più legato a segreti inconfessabili,che avevano provocato pettegolezzi, liti, rancori nella comunità. Viene scoperta l’identità della vittima, ci sarà nel frattempo un massacro in Francia, forse un ulteriore regolamento di conti dopo il misterioso ritrovamento nella casa allagata o forse una vendetta della mafia marsigliese. Toccherà a una giovane
cronista bolognese di nera di risolvere il caso.
Tra l singolarità del romanzo l’incipit è legato a una confessione che un personaggio misterioso sta rendendo al sacerdote nella chiese dal paese, non
accorgendosi di un bambino, nascosto dietro il confessionile, che sta ascoltando quello che dice. Il bambino non lo ha visto ma quella voce che aveva confessato di aver ucciso una persona gli è rimasta impressa, e una volta risentitela la riconosce subito e il cerchio si puo’chiudere.
Dicevamo che BUTTERFLY è un giallo ma è anche una grande storia di amori, di tradimenti, di sensazioni, di vendette ma che alla fine pur avendo procurato
ulteriori mali arriverà a una “giusta”conclusione, ammesso che in tutto questo ci possa essere qualcosa di giusto.
Un romanzo interessante, dove VIVARELLI mescola abilmente vari generi, dal thrille4r alla classica indagine propria del genere giallo. In questo caso protagonisti sono una giovane magistrata della Procura di Bologna e un giovane capitano dei Carabinieri, che al di là delle apparenze dei loro “ingessati”
ruoli istituzionali, sono davvero due persone giovani che sognano anche di vivere, amare,divertirsi. E resta certamente una bella trovata quella di “umanizzzare “questi invstigatori, il che li rende più simpatici e accettabile al lettore.
C’è una storia di amori clandestini, con uno sciupafemmine che sconvolge varie famiglie del piccolo centro, e che farà versare altro sangue prima della
soluzione finale.
Molti i personaggi, altrettanti i temi toccati, vedi la vita professionale nella redazione dei giornali, alle misteriose relazioni dei protagonisti che dal
piccolo borgo si propaganp addirittura oltr’Alpe.
E poi ci sarà una terza protagonista principale,una giovane giornalista, che riuscirà a svelare i misteri e le varie colpe. Resta comunque al centro una
grande storia d’amore, già l’amore, che puo’portare anche a conseguenze impreviste e reazioni violente, ma di per se stesso deve restare una cosa pura.
GIUSEPPE PREVITI