” SIGNORINA REGINA -VITALE INDAGA IN BRIANZA” di ANTONIO CARON – FRATELLI FRILLI EDITORI
20 Dicembre 2012RISCOPRENDO VECCHI FILM: ” LA CHIAVE DI VETRO” DI STUART HEISLER (1942)
23 Dicembre 2012Se Capacità nascoste è il titolo di questa antologia uscita per No Reply ancora più intrigante appare il sottotitolo “La prima antologia diversamente thriller”. Ma quale è la..diversità di
questa raccolta?. E’ quella di essere la prima antologia di racconti thriller con protagonisti diversamente abili. Personaggi che nonostante i loro handicap riescono ad affrontare e risolvere
problemi e situazioni anche di pericolo grazie alle loro “capacità nascoste.” >Il tutto in un susseguirsi di storie ad alta tensione, tutte rigorosamente thriller, pur se affrontate sotto l’ottica della diversità.
L’idea di questa antologia a base thriller è venuta a un viareggino, Elio Marracci, già esperto nel campo del noir per aver organizzato altre iniziative sul generenel campo dei fumetti e della narrativa. In questa impresa ha avuto la collaborazione di Sergio Rilletti, un autore disabile molto noto per un’apprezzata serie giallo-umoristica con protagonista il detective Mister Noir.
Ben venticinque i racconti che fanno parte del libro, con la partecipazioni di tanti autori assai moti da Andrea G.Pinketts a Mario Spezi, da Andrea Carlo Cappi a Luca Crovi, da Marilù Oliva a
Sergio Paoli, da Patrizia Debicke van der Noot a Grazia Salvatori, da Angelo Marenzana allo stesso Sergio Rilletti, da Renzo Saffi a Bruno Zaffoni. Ma l’antolpgia comprende ancora altri scrittori, chi più conosciuto chi meno,ma tutti aderenti al progetto che hanno cercato di onorare al meglio delle loro possibilità. I racconti narrano di diverse tipologie di handicap, sp
aziando dal mistery al fantastico, dall’umoristico al tragico, dallo spionistico alla vicenda di chiara derivazione cronochistica.
Ci sembra antipatico fare graduatorie di valori importante è l’approccio giusto che ognuno ha cercato di trovare nel proprio racconto dando vita a una raccolta generale di buon valore.E
proprio Rilletti ci rivela che gli scrittori avevano accolto con grande entusiasmo questa proposta di scrittura,tant’è che a un certo punto è stato necessario fare una cernita per arrivare alla definizione dei partecipanti a questa antologia, tra l’altro la prima del genere in Italia.
Il leit motiv era la diversità, e quel che è interessante è l’essere riusciti a dimostrare che le persone diversamente abili possono compiere qualunque azione, anche fuori dell’ordinario.
Se quest’antologia parte da un nobile assunto le va comunque resa giustizia perché alla fin fine qui la vera diversità sta nell’essere riusciti a confezionare un ottimo prodotto rispetto
ad altre antologie che non sempre vi riescono.
GIUSEPPE PREVITI