” IL LABIRINTO DEL MOSTRO DI FIRENZE”-A CURA DI LORENZO IOVINO DANIELE PICCIONE ROBERTO TADEO- MIMESIS- 02-05-2025
2 Maggio 2025” CRUDELE E’LA NOTTE”DI JONVALLI & FILISTRUCCHI- SEM- 07.05.2025
7 Maggio 2025Siamo negli ultimi giorni del potere sulla Jugoslavia del maresciallo Tito,ed è proprio in quel periodo che avviane una vicenda assai
oscura, “tenebrosa” la definisce l’autore. Ne sono al centro un gruppo di personaggi.IL colonnello della polizia politica Ratko Vukotic,
il giovane Borjan e la nonna OLga Kopac, il vecchio farmacista e la figlia Rachel, il tenore Ferdinando di Graber, grande stella del-
l’opera lirica ma anche squallida spia al servizio del colonnello Vukotic.
La storia inizia quando l’insistente suono del telefono aveva svegliato nella notte il colonnello, il suo fedele assistente Josif Jlijc
gli annuncìava che era stato avvistato un corpo incastrato nel ghiaccio, forse era quello che cercavano da giorni, era meglio se veniva
sul posto.
Infatti era scomparso il tenore Ferdinando Di Graber famosa “etoile del Teatro Nazionale, mancava ormai da 18 giorni. Ma al colonnello
non era tanto l’artista che mancava ,quanto la spia al suo servizio….
Ranko Vuk Vukovic, colonnello dell’UdBa(la polizia segreta)che comandava, sente di essere agli ultimi giorni della sua vita, ha i giorni
contati, ma vuole chiudere non lasciando sospesi, e quindi ecco perché è subito interessato a questo cadavere appeso a forma di croce.
La vicenda coinvolgerà via via più persone, a parte il colonnello e il tenore, ecco il professore Petrovic che non si è mai piegato al
regime , ma principalmente vuole vendicare la morte della figlia, così come Olga che sembra accettare tutto passivamente, ma la morte del nipote è un qualcosa che va oltre la rassegnazione.
E su tutti funzionerà da deus ex machina, Maria,la voce narrante della vicenda.
Storie di spie,vere o presunte, quelle che troviamo in questo romanzo breve di STEFANO SALMORIA., CARMINIO. Storie ambientate in un§
Paese, la ex-Jugoslavia dove bastava una parola sbagliata, e a volte nemmeno quella, per vedersi rovinare la vita e finire sotto gli
occhi della Casa(ovvero il Potere)che tutto poteva sul cittadino.
Il colonnello, a questo punto della sua vita, comincia a tirare le fila, e a considerare i fatti sotto un altro punto di vista, ora quello
di Olga Kopac, che accompagna a riconoscere il corpo martoriato del nipote barbaramente ucciso da quella polizia che lui comanda , oppure
del farmacista Petrovic a cui è stata rapita la figlia Rachele.
Ma cosa mai rimarrà di questo mondo ? Maria Kranic, sopravviverà a tutto, e sarà lei a raccontare e aprire gli occhi al nostro protagonista.
Il romanzo è diviso in tre parti, ognuna delle quali contraddistinta da un verso dell’Antico Testamento: “Chi sparge il sangue dell’uomo”-“Dell’uomo il suo sangue sarà sparso”- “Perché a immagine di Dio Egli ha fatto l’uomo”.
Il serpente dal corpo di bronzo(Necustan nel Vecchio Testamente, dove credeva che il guardarlo avrebbe dato sollievo al sofferente,in questo caso il colonnello Ratko”.Nella seconda parte si fa riferimento alla caduta del Terrore di Robespierre, infine nella terza si fa riferimento a San Sebastiano protettore contro i mali.
E il simbolo si rivede nel colore, il Carminio di cui al titolo, cioè il rosso che rompe il grigio uniforme della situazione. tipica di Paesi dove tutto è regolato, controllato, imposto. e di cui sino a quel momento il colonnello è stato parte integrante.
La storia aveva avuto uno sviluppo tragico nella sparizione di Rachele e Borian, mai più tornati alle rispettive famiglie, ma con il dubbio del perché erano stati arrestati.
E su questo si era arrovellato il colonnello Vukovic, certamente li aveva uniti il dolore per la tragica fine dei ragazzi, la cui sorte in qualche maniera aveva intuito che ci fosse la nefasta azione del suo agente del….Male….
E allora era maturata l’attesa dell’occasione propizia per la vendetta….nei loro familiari
Ma lui non avrebbe più mosso un dito….
GIUSEPPE PREVITI
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