“L’ULTIMO CLIENTE ” DI PIETRO CALICETI- BALDINI&CASTOLDI
19 Luglio 2016” GIALLO DI RIGORE ” – AA.VV.- IL GIALLO MONDADORI – EXTRA
3 Agosto 2016Volendo erano tanti gli interrogativi che potevano accompagnare la morte di Giulio Cesare in quelle fatidiche idi di Marzo.Intanto si era presentato senza
l’abituale scorta, quando tanti lo avevano avvisato che era in atto una congiura contro di lui ? Poi perché mai, Bruto e Decimo, gli uomini a lui più fede-
li, avrebbero dovuto partecipare al complotto ? Altra singolarità, quando il suo corpo venne portato via un lembo della tunica ne copriva il volto. Cicerone
disse che il dittatore non voleva far vedere le contrazioni del viso dovute al dolore per le ferite infittegli. Fatto sta che il corpo fu portato via dagli schiavi
dell’imperatore appunto con il volto nascosto dalla toga.
E passò molto tempo prima che il medico annunciasse che era morto perché colpito da diciotto coltellate, di cui una sola mortale.
Franco Forte immagina uno scenario tutto diverso e sorprendente, ma non privo di una sua logica se vogliamo seguire gli sviluppi di questi ragionamenti.
E se Giulio Cesare fosse scampato alla morte ? E se la congiura fosse stata ideata con il suo consenso ? Questo per permettergli di non doversi più occupare
del gravoso governatorato della città. E così lui avrebbe potuto, con l’appoggio della sua legione (Legiones Caesaris ) fare altrre guerre per la sua gloria e
per il suo trionfo personale. Obbiettivo finale arrivare alla città dove vivono gli dei, per strappare loro il segreto della vita eterna.
Ne scaturirà il racconto di un’impresa memorabile, ricca di riferimenti storici.
La Storia è certamente fatta di fatti concreti, ma anche di tanti se e ma, che possono mettere in discussione tante conoscenze acquisite. Così potrebbe es-
sere accaduto che se Spartaco non fosse stato ucciso dagli uomini di Marco Licinio Crasso magari al suo posto venisse posto un gladiatore qualunque, e
potrebbe anche essere che siano sopravvissuti Licinio Crasso e il figlio Publio alla sanguinosa battaglia vinta dai Parti in Mesopotamia.
E allora anche la congiura del 15 marzo che aveva portato all’assassinio di Giulio Cesare potrebbe essere stata orchestrata falsamente dal dittatore per
poter perseguire ben altri disegni.
E anche nel nostro caso vi erano stati molti segni premonitori, dal brutto sogno di Calpurnia alla profezie di un veggente, ma Cesare aveva irriso a tutta
questa agitazione e si era avviato al Senato, rinunciando alla scorta.
E se allora tutto questo fosse una montatura organizzata dallo stesso Cesare ? Franco Forte ipotizza tutto questo e dà vita a un romanzo Cesare l’immor-
tale- Oltre i confini del mondo. I congiurati si feriscono tra loro per simulare la sua morte vedrà combttersi i successori Ottaviano e Marco Antonio e coloro
che vorrebbero tornare alla repubblica.
Ma Giulio Cesare è vivo, ha allestito un’intera flotta per superare le colonne d’Ercole alla ricerca dei Pitti che nella leggenda erano i servi degli dei, e
sulla base delle carte nautiche del greco Pittea che era salpato da Marsiglia nel 330 a.C.per puntare all’Atlantico del Nord. Cesare e i suoi uomini punteran-
no verso la Britannia per carpire i segreti dei Druidi.
Pagine su pagine vedono i cinquemila e più uomini riuniti da Cesare incappare in mille avventure, dall’incontro con i pirati a tocchi di magia, da qualche
concessione all’erotismo a battaglie assai sanguinose, sino allo scontro con la natura con il mare ghiacciato intorno a Thue, la leggendaria isola dove dimo-
rano gli dei. E non mancherà l’uso di armi spaventose che seminano morte e terrore.
Un romanzo che non è quindi una biografia, come nei precedenti lavori dell’autore (Caligola, Gengis Kahn) ma una storia di misteri, di avvfenture, di fan-
tasie.
Forte ha iniziato la sua carriera di scrittore scrivendo di fantascienza, per poi passare al giallo, alla narrativa storica, ma evidentemente non ha dimenticato
il primo amore.Appunto Cesare l’immortale è una storia che inizia dove normalmente la Storia finisce, ovvero le Idi di marzo del 414 a.C. Il presupposto
è che Cesare non sia morto, ha finto di cadere sotto le pugnalate ma era tutta una messinscena. E con lui ci saranno tante altre grandi figure, dai suoi assas-
sini Bruto e Cassio, a altri grandi personaggi di quella Roma, quali Crasso, Licinio, il nemico dichiarato Cicerone, addirittura il possente Spartaco, scomparso
anni prima, e che ora si ripresenta vivo e pronto ad addestrare i legionari per una missione considerata apparentemente impossibile.
Ecco che Cesare ha ricreato la Legio Caesaris pronta ad uscire dal suo nascondiglio e arrivare ai confini del mondo perché Cesare possa scoprire il segreto
della vita eterna, oltre che trovare nuove ricchezze nuovi tesori e ricchezze. Ma si dovranno combattere le feroci popolazioni barbare, affrontare terrifican-
ti elementi soprannaturali, magici che si paleseranno durante il viaggio, oltre che sciogliere nuovi misteri. Giulio Cesare vuole sottomettere tutti i popoli al
suo potere e tornare quindi a Roma da trionfatore.
Molti i personaggi illustri che Forte rivisita, ecco Spartaco, apparentemente ucciso in battaglia nel 71 a.C., in realtà risparmiato perché rclutasse e addestras-
se gli uomini che dovevano formare la nuova legione di Cesare.
Nel gruppo che lo fiancheggerà in questa impresa Cesare chiama anche Cicerone,pur se eras stato un suo fiero oppositore. Ma la grandezza di Cesare la si
vede proprio in questo: lui ha sempre ammirato le doti morali e le capacità di analisi dell’uomo Cicerone, ritenendolo capace di trovare il giusto equilibrio
in tutto quello che fa e che deve essere fatto, una sorta di coscienza critica che vuole al suo fianco.
Né mancano i personaggi femminili, Calpurnia, la moglie di Cesare, che sarà sempre al suo fianco, e la forte figura di Cretila, la piratessa, di una bellezza e
dal comportamento quasi animalesco.
Questo romanzo sarà il primo di una serie che inizia con questa ” rinascita” di Cesare e di tanti altri grandi personaggi storici di quel tempo. Un racconto
quasi innovativo, che riscopre la magica commistione tra storia, fantasia, avventura, magia, con l’autore che governa il tutto con pros sicura e appassionan-
te, fondendo con abilità i vari generi.
GIUSEPPE PREVITI