” IL DARDO PIUMATO ” DI D.& H.TEILHET
4 Maggio 2016” YSSA IL BUONO ” DI JOHN LE CARRE’- MONDADORI
10 Maggio 2016Nel 1924 Earl Derr Biggers, nato il 24 agosto 1884 e scomparso il 5 aprile 1933, è stato un romanziere, un drammaturgo, un giornalista, noto principalmete
per aver dato al personaggio del detective Charlie Chan, reso particolarmente famoso dagli adattamenti cinematografici.
Il suo interesse principale era stato il teatro, la sua carriera era iniziata come giornalista umoristico, ma svolgeva anche opera di critico teatrale.
Debuttato con successo come romanziere pensò di costruire un nuovo tipo di detective durante un soggiorno a Honolulu dove era rimasto colpito
da un articolo che decantava le doti di un poliziotto cinese del posto, Chang Apana. Normalmente la gente di Oriente era rappresentata come
malvagia, ma lui pensò invece a un eroe cinese affidabile, cortese, che ispirasse simpatia e affidabilità.
Nel 1925 prima a puntate sui giornali e poi come libro uscì Charlie Chan e la casa senza chiavi, che fu salutato da un enorme successo, ripetuto poi da
Charlie Chan e il pappagallo cinese e Charlie Chan e la donna inesistente. Impaurito dalla grande popolarità del suo personaggio e temendo, come
altri scrittori, di esserne…divorato pensò di abbandonare il personaggio, ma la grande crisi economica del 1929 lo convinse a restare sul sicurom e
così pubblicò Charlie Chan e il cammello nero.
Ci fu un commovente incontro a Honolulu tra lo scrittore e il poliziotto che lo aveva ispirato, Chang Apana. In seguito vennero pubblicati Charlie
Chan e la tragica promessa e l’ultima avventura della serie Charlie Chan e il custode delle chiavi. Tutti questi romanzi ebbero una riduzione cinema-
tografica, eccetto l’ultimo, ma la serie fu bruscamente interrotta dalla prematura scomparsa dello scrittore.
Ma il personaggio del saggio e astuto investigatore cinese gli sopravvisse largamente, anche perché il cinema lo aveva ormai reso popolarissimo.
E al successo contribuirono le interpretazioni prima di Warner Oaland, un attore svedese dai tratti vagamente asiatici, e poi di Sidney Toler e di
Roland Winters. Oland era stato protagonista di quattordici pellicole come Chan, Toler ventidue volte e Winters sei, in un arco che va dal 1931 al
1949. Era successo che Hollywood visto il grande successo commerciale della serie, alla morte di Biggers commissionò una serie di sceneggiature che
non fecero scomparire l’investigatore dallo schermo.
In tempi più vicini a noi Peter Sellers riprese il personaggio nel 1976 con una straordinaria parodia, Invito a cena con delitto, mentre un grande Chan
fu Peter Ustivo in Charlie Chan e la maledizione della regina drago (1981).
Su Charlie Chan furono realizzate diverse serie radiofoniche, dei telefilm, dei fumetti, dei cartoni animati.
Earl Derr Biggers era stato buon profeta quando aveva detto nel 1932 : “Di certo non ho mai avuto l’intenzione di percorrere la strada del giallo,
nè ho scelto deliberatamente di avere sul sedile accantom un mite cinese dalla faccia di luna piena. Eppure eccomi qui insieme a Charlie Chan.Grazie
a Dio è un tipo amabile, filosofo e di buona compagnia visto che ora so so che dobbiamo compiere insieme il resto del viaggio.”
In Charlie Chan e il cammello nero, in una calda mattina di luglio una celebre star del cinema, Shelah Fane, viene ucisa alle Hawaii , pugnalata
al cuore, nel suo villino sulla spiaggia. Stava organizzando una festa e l’ispettore Chan comincia a interrogare i vari ospiti ma sensa risultati.
L’unica traccia gliela fornisce un strano tipo, un indovino, molto amico della donna, che gli aveva confidato di aver assistito tra anni prima a
Hollywood all’assassinio di un attore, e di questo delitto non era mai stato trovato l’autore. La donna aveva anche confidato all’amico che aveva
rivisto l’assassino a Honolulu. A Charlie Chan il compito di individuare il misterioso individuo venuto per eliminare un pericoloso testimone.
Biggers sapeva subito catturare l’attenzione del lettore, in questo suo poliziesco l’inizio coincide con l’attracco di un piroscafo nel porto di Honolulu
e ci fa vivere la sequenza dell’entrata nel porto con una vivezza di particolari che sembra che la sequenza dei movimenti avvenga sotto i nostri occhi.
Sulla nave una grande diva e i suoi compagni d’arte, la troupe sta sbarcando per girare nell’isola il finale di un film. L’attrice possiede una villa sulla
spiaggia e tra i suoi ospiti anche l’indovino Tavernero il Grande, da lei appositamente convocato per avere un consulto se accettare o meno la propo-
sta di nozze di un miliardario inglese.
Una compagnia apparentemente spensierata e felice, ma il Cammello Nero, simbolo della Morte, si avvicina .Charlie quando viene chiamato alla
villa dove è stato rinvenuto il cadavere della povera Shelah declama un vecchio adagio orientale: “La morte è un cammello nero che si inginocchia,
non invitato, davanti a ogni porta”. Prima o poi…che importanza ha quale porta ? “. Ma nel nostro caso, osserva il nostro acuto detective, il cammello
nero si è fermato dinanzi a una porta famosa.
Questo libro fu pubblicato nel 1929 e riservò all’ispettore Chan uno dei casi più difficili da risolvere. E’ un giallo scritto con una certa classe e piacevole da leggere. Biggers sa costruire una trama assai misteriosa, vari i personaggi, tra cui spicca ovviamente un grande Chan. Il simpatico
Charlie è come sempre molto cortese e ossequioso ma la sua genialità nel condurre le indagini si afferma sempre. Una delle sue prerogative, che
poi contribuiscono a impreziosire il testo, è quella di inserire nella lettura una serie di proverbi e aforismi che appassionano il lettore.
Da questo libro fu tratto un film nel 1931 con Varner Oland nei panni dell’investigatore e Bela Lugosi quale Tarnevero.
L’autore sa anche darci, come già accennato, delle suggestive descizioni della splendida Honolulu.
GIUSEPPE PREVITI