” LE NOTTI DI VLADIVOSTOK” DI CHRISTIAN GARCIA- 0barra0
3 Marzo 2014” CARNEVALE IN GIALLO” – AA.VV. – SELLERIO EDITORE
7 Marzo 2014Il commissario Prisco nel suo commissariato in terra d’Abruzzo si è visto assegnare un poliziotto violento, che aveva partecipato ai pestaggi di Genova.
Lui ha scoperto tutto,l’ha smascherato e denunciato, ma questo ha sicuramente indispettito chi in alto loco voleva proteggere il picchiatore. Data però
la risonanza del caso non si poteva certo colpire in forma diretta Prisco, e allora ci si è limitati a….promuoverlo vicequestore spedendolo però in Sarde-
gna. Lì viene assegnato a un ufficio dipendente dalla Procura Generale e subito si troverà alle prese con un magistrato donna assai autoritaria e aggressiva.
Ci sarà un caso di omicidio su cui indagare, un commerciante di automobili viene trovato ucciso all’interno del suo salone, accanto gravemente ferito un
suo amico.
Per Prisco risulterà una indagine assai complicata, almeno agli inizi per lo scarso feeling con i suoi uomini e per la ostilità del magistrato. Ma l’inchiesta
procede portando alla luce una realtà assai preoccupante, se inizialmente si poteva pensare a regolamenti all’interno del mondo della droga, poi viene
fuori tutto il disagio del mondo giovanile, pronto a prostituirsi per chi euro, nessuno sembra ” innocente”, tutti agiscono in base al proprio tornac0nto
personale.
Torna in libreria il medico-scrittore Ugo Mazzotta con il suo settimo romanzo Che male c’è ?. E’ appena stato trasferito in Sardegna, con il grado di vice
questore, Andrea Prisco e fatti gravi l’attendono. Una aggressione in un autosalone con un morto e un ferito grave. Presto vengono a galla un traffico di
cocaina e una brutta storia di video pornografici con protagonisti dei minori. Ma c’è anche chi vuole vendicarsi del nostro commissario. Se non bastasse,
cattivi i rapporti con la PM che non lo sopporta.
Continua quindi questa saga avente a protagonista Andrea Prisco, questa volta è in Sardegna, dove lo hanno mandato in esilio punitivo pur se questo gli
ha fruttato una promozione. Vive in una villetta vicino Cagliari, in un posto bellissimo con una spiaggia altrettanto magnifica. Certamente sono finiti i
tempi di quel Commissariato nelle montagne abruzzesi a cui curiosamente era stato dato il nome di BellaNapoli, visto che c’erano tanti napoletani.
L’arrivo di una mela marcia, un agente che aveva mezzo massacrato uno studente di sinistra durante i fatti del G8 di Genova aveva provocato un tale scon-
quasso nel commissariato, Prisco aveva scoperto tutto e in barba a chi lo proteggeva al Minìstero lo aveva denunciato. Qualcuno gliel’aveva giurata ed
eccolo sbattuto in Sardegna promosso di grado ma praticamente accantonato in un ufficio di poca importanza presso la procura cagliaritana.
Qui conduce una vita piuttosto ritirata, salvo qualche scappatella…, i rapporti con gli uomini del suo ufficio non sono dei migliori, del magistrato abbiamo
già detto.
Fondamentalmente Prisco è un orso, anche se poi un certo fascino lo deve avere, se nel breve spazio di questa indagine lo vediamo intrattenersi prima con
Lia, moglie di un assessore, e poi, e qui sembra che possa scoppiare un grande amore, con una giovane cancelliera.
Ma imporovvisamente tutto cambia, l’omicidio in una concessionaria lo strappa dalla sua abulia, riaccendendo in lui il fuoco delle indagini.Una rapina
ha provocato un morto e un ferito grave, la pistola usata fa risalire a un caso di sparatoria tra drogati. Per Prisco la motivazi0ne della rapina non regge,
e dovrà anche combattere contro lo scetticismo dei suoi uomini e in particolare del suo vice, il commissario Carta, che è anche l’uomo della dottoressa
Congiu, una donnamagistrato che sicuramente vale ma ha un caratteraccio ed è troppo sicura di se. Inevitabili i suoi scontri con Prisco altrettanto risoluto
nella difesa delle sue competenze, però sono due persone che conoscono bene il mestiere e finiranno per rispettarsi.
‘in chiesta che il vicequestore conduce personalmente si inoltrerà ben presto in un torbido verminaio dove sono coinvolti anche dei minori e dove tutti
finiranno per sporcarsi le mani. Non ci sono innocenti nel senso pieno della parola, ognuno agisce in base al proprio tornaconto personale, senza nessuna
etica morale. Questa è la morale di Che male c’è ?, una morale comune che va ben al di là della dinamica della trama narrata, ma che fa riflettere sulla triste
condizione dei giorni in cui viviamo. Purtroppo, come dice il titolo del romanzo di Mazzotta, molti si trincerano dietro quello che sembra un interrogativo
di poco conto, Che male c’è ?.
Libro corposo, ricco di caratteri, scrittura agile e fluida, Ugo Mazzotta e Andrea Prisco due personaggi che si incontrano sempre volentieri.
GIUSEPPE PREVITI