“FANTASMI & CO”-Le altre storie di Orme Gialle 2011-DEL BUCCHIA EDITORE
9 Ottobre 2011“SGUARDI BRUCIATI DI SIENA”DI MARCO CATOCCI-MAURO PAGLIAI EDITORE
18 Ottobre 20111o racconti dello scrittore-giornalista Riccardo Cardellicchio danno vita alla raccolta “Chi ha rubato la Gioconda?”, unaa serie di storie tutte più o meno collegabili a vari filoni del genere letterario giallo.
In “La ragazza della sagra”un incontro casuale tra un uomo e una donna a una sagra”sembra essere l’inizio di un grande amore.Ma lei cela un segreto,deve sparire, i due si trovano,si lasciano,si ritrovano, ma la storia di lei cela un’origine che la obbliga a non avere legami. E altrettamto casuale appare l’incontro tra un negoziante e una ragazza entrata per fare un acquisto, scoppierà un grande amore,ma sarà anche questo “maledetto”perchè la moglie di lui scopre la tresca e si suicida.Da qul momento le loro vite cambieranno radicalmente. Si vedranno tantissimi anni dopo,ma qui lo scenario cambia, gli uomini come non rispettano i sentimenti non rispettano neppure l’ambiente, e allora la vendetta della natura sarà ancora più terribile di quella degli uomini.Il titolo di questo racconto era “La vedova di Volterra”.
E un altro apologo sui guai per il mancato rispetto della natura lo troviamo ne “Il pozzon secco”con un paese sconvolto dalla mancanza dell’acqua, tutto precipita in poco tempo,la cittadina è invasa dai ratti, le autorità sono impotenti mentre sale la protesta e la paura,scoppia la peste, e così la natura abbandonata si è vendicata.
In “Chi ha rubato la Gioconda?”ujna telefonata anonima mette in dubbio l’autenticità della Gioconda custodita al Louvre. E si scoprirà che non si tratta di un mitomane anche se le autorità parigine tendono a nascondere il fatto, senenchè un giornalista toscano inviato sul posto romperà le…uova nel paniere….
Anche in “Firenze e l’artista misterioso”si parla di opere d’arte,che misteriosamente compaiono nella città del Giglio di notte, sono vere? E chi ne è l’autore?C’è
passerella di esperti o sedicenti tali,di autorità pubbliche ed ecclesiastiche ad appropriarsi del fatto e renderlo ancora più altisonante, con mostre,aste e attribuzioni.
Ma ci vorrà un cronista un pò pignolo per ristabilire la verità dei fatti….
In “una donna coraggiosa”conosciamo Ada una giornalista titolare di una radio privata che con i suoi servizi vuole smascherare la corruzione della classe politica locale.Ma gliela faranno pagare cara e sarà un altro giornalista,Marzio,suo grande amico, a raccogliere il…pericoloso testimone e a far precipitare un sindaco corrotto e i suoi complici.
Sempre un sindaco, qui più che corrotto ottuso e poco lungimirante,tra i protagonisti di “L’uomo della quercia”: suo avversario un idealista che si arrampica e vive vari mesi su una quercia secolare che la giunta vuol far tagliare perchè su quel terreno deve passare una strada. Sarà uno scontro sempre più duro,incrollabile nella sua fede l’uomo della quercia,negato ad ogni trattativa il sindaco,poi la vicenda precipita con un finale molto amaro, a dimostrazione che l’ostinazione non paga,a parte la evidente differente posizione morale dei due.
Ne “I tre giorni della merla”una serie di foschi ed efferati delitti in un bosco in margine a una cittadina sconvolgono questa località proprio in concomitanza con i giorni della merla.Si cerca un maniaco e la piccola comunità individua il colpevole ideale…Ma come stabilirà un suo amico avvocato questi era innocente e sarà a lui a scoprire la verita che getta una luce sinistra su certe famiglie-bene del paese.
Ancora un bosco teatro di un delitto ne “Il bosco dell’impiccato”:in un bosco detto dell'”impiccato”a ricordo di un vecchio suicidio,boscomper lo più frequentato da bracconieri un uomo viene trovato ammazzato.Della vicenda si occupano le guardie forestali,sembra un mistero insolubile,ma alla fine si rivelerà causato da una banale vicenda di corna….
Infine ne “L’amante dei libri”un uomo riceve l’incarico di bibliotecario in una vecchia grande villa,sembra un incarico gratificante, fa venire anche la ex-moglie,provetta reasturatrice. Ma poi le cose precipitano, lei è rapita,si chiede un riscatto al proprietario della villa, il bibliotecario viene incarcerato e gli ci vorrà del tempo per ristabilire la verità e scoprire chi,per amore di una persoina sbagliata. ha scatenato tutto questo caos….
Quindi dieci racconti ambientati in una Toscana per lo più minore, apparetente a vari filoni della letteratura gialla.Ne è autore Riccardo Cardellichio giornalista,e quindi esperto di cronaca e di piccoli fatti che poi la mano del cronista esperto può trasformare in tante storie appassionanti. Cardellicchio stesso è per natura portato a praticare varie forme di scrittura, dalla narrativa alla poesia al teatro alla storia,al thriller. In questo libro ha voluto riunire in un unico volume racconti scritti nel corso degli anni, seguendo l’ordine dell’indice i primi sei sono dei veri e propri gialli,gli altri quattro sono caratterizzati oltre che dal sempre presente risvolto da thriller anche da un profondo senso ecologico e di conseguente denuncia.
Dieci racconti che ci portano a svelare aspetti misteriosi della Toscana, tutti scritti con mano sicurav ed estrema bravura,riuscendo a fondere la forma del poliziesco,del noir con storie di vita vissuta,anche con risvolti molto amari, e sotto l’aspetto comportamentale e sotto l’aspetto dei disastri ecologici annunciati.
Conosceremo una testimone di giustizia braccata dalla propria famiglia mafiosa, dei giornalisti che lottano contra la mala politica o ancora sapremo di una nobile famiglia che per nascondere i vizi di un suo rampollo fa morire più persone. E scopriremo gli insanabili danni apportati alla natura e le inevitabili conseguenze.
Una caratteristica di queste storie è che mentre le vittime sono per lo più delle donne(assassinate,rapite,picchiate)chi indaga è sempre un uomo,e raramente
l’investigatore lo fa per mestiere ma per sete di giustizia.Questa raccolta la possiamo far rientrare nei tanti analoghi prodotti che si sono occupati dei misteri di Toscana
anche se Cardellicchio ha lavorato più sulla fantasia e sulla “fama di località di mistero”che circonda la nostra Regione che non su fatti reali e magari non risolti.
Certamente vero è l’episodio che da titolo a questo volume ovvero il furto della Gioconda,avvenuto al Louvre nell’agosto del 1911. L’autore con questo delizioso racconto riporta alla luce,appunto nel centenario dell’evento,il furto compiuto al Louvre dall’imbianchino italiano Vincenzo Peruggia che poi scomparve due anni per ricomparire a Firenze nel 1913 con la preziosa tela. Su questa vicenda hanno scritto o meglio….fantasticato in molti,ancora oggi ci sono dei risvolti inesplicabili e mai chiariti, e adesso alle tante possibili ricostruzioni possiamo aggiungere pure una versione assai moderna del nostro Cardellicchio.
GIUSEPPE PREVITI