GIALLO ANNI ‘8O/’90 (E NON SOLO…)
9 Maggio 2013ARRIVA DAN BROWN A FIRENZE!
16 Maggio 20131) Nel 2006 sei uscito con ” L’unico peccato. Amore e morte alla Biblioteca Nazionale di Firenze “. Cosa ti è rimasto di quella esperienza ?
La scrittura di quel romanzo è stata una lunga, faticosa ma bellissima esperienza. L’uscita del libro ha rappresentato il mio passaggio dalla dimensione della
scrittura per me stesso a quello della scrittura offerta al giudizio del mondo esterno. Sono molto felice di aver fatto quel passo, aver conosciuto il mondo del-
l’editoria ed essere diventato amico di molti che condividono la mia passione per lo scrivere. Inoltre diverse persone che hanno letto il mio libro mi hanno
detto di essere rimaste colpite dal romanzo e di averlo trovato “importante ” e spunto per molte riflessioni. Se il mio Unico peccato è stato importante anche
per una sola persona, già questo basta a compensare tutti gli sforzi fatti per scriverlo.
2) Negli anni successivi sei passato alla dimensione del racconto pubblicandone un gran numero su antologie di carattere giallo, qual è la tua dimensione
preferita, il racconto o il romanzo ?
Io preferisco nettamente il romanzo perché trovo la brevità del racconto troppo limitante per poter esprimere tutta la complessità dei personaggi. Certo scri-
vere un romanzo è un’impresa ardua, pluriennale, in cui non è possibile imbarcarsi a cuor leggero. Devo dire che talvolta mi sono messo a scrivere delle storie
senza pormi limiti quantitativi prestabiliti e ho visto che spesso si concludono compiutamente con lunghezze che vanno dai 40000 ai 60000 caratteri che
equivalgono a 35-50 pagine. Si tratta di un a lunghezza piuttosto anomala per l’Italia: sono racconti lunghi conosciuti negli Usa come “novelette” . Forse sono uno
scrittore di novelette.
3) Dalla tua autobiografia si vede che hai pubblicato non soltanto racconti gialli, quali gli altri generi ?
E’ uscita ora la mia antologia Sangue gratis e altri favolosi racconti che contiene tre novelette che parlano di vampiri e di altri esseri fantastici. Ho scritto poi rac-
conti di genere comico e diversi racconti che cercano di ispirarsi, purtroppo solo vagamente, all’opera del grande Borges. Sul mio sito www.calamandrei.it è presente
un’ampia selezione dei miei racconti, soprattutto di quelli scritti ai tempi dell’università.
4) Nella vita pratichi una professione molto legata ai numeri e poco incline alla fantasia, sei un dottore commercialista. Come concili queste due personalità ?
Le due personalità rappresentano differenti aspetti di me che sento appartenermi entrambi. Il problema non è conciliare le due personalità ma le due attività.Non
è solo perché la mia professione mi lascia poco tempo ma anche perché mi fa arrivare molto affaticato ai momenti che in teoria potrei dedicare alla scrittura. Occorre
quindi una grande forza di volontà per riuscire a portare avanti questa mia passione.
5) Ora esci con Sangue gratis, una serie di racconti, tre per l’esattezza, con una tua autoproduzione. Come mai hai scelto questa forma ? Quali i vantaggi e gli svan-
taggi ?
Ho sperimentato l’autoproduzione perché ho valutato che, in questo momento di crisi economica e del mondo dell’editoria, un piccolo editore, ammesso di trovarne
uno interessato a pubblicare un’antologia personale di racconti, non avrebbe potuto assicurarmi una distribuzione e una promozione sostanzialmente migliore a
quella che fornisce Youcanprint, l’importante operatore di self-publishing a cui mi sono appoggiato. Sangue gratis è distribuito su tutti i maggiori store-on-line sia in
forma cartacea, sia come ebook. Si può inoltre ordinare nelle principali librerie.Lo svantaggio del selfpublishing è che la promozione rimane totalmente affidata
all’autore. Ma questo è un aspetto che, al tempo di internet, non mi preoccupa particolarmente.
6) Sangue gratis e altri favolosi racconti recita il titolo, sono tre racconti, li hai creati per l’occasione ?
No, sono racconti scritti uno quasi trent’anni fa, uno nel 2005 e uno nel 2007. Come si può notare li ho scritti quando ancora l’argomento dei vampiri non era ancora
così inflazionato. Il primo dei racconti “Sangue gratis e altre favolose offerte ” è nato come rielaborazione di alcuni contributi che avevo fornito al romanzo “Il settimo
plenilunio ” realizzato da Carlo Menzinger e Simonetta Bumbi ” con la collaborazione determinante di Sergio Calamandrei ” come riportato nei titoli di quell’opera (
edita da Liberodiscrivere). Nel 2007 decisi di riadattare in forma di racconto alcuni dei brani che avevo scritto nel 2006 per quell’interessante esperimento (un’opera
scritta a sei mani e illustrata da diciassette disegnatori). Libero da condizionamenti necessariamente imposto dal lavoro di gruppo potei focalizzare la storia sugli aspetti
umoristici e di satira sociale che più m’interessava evidenziare. “Tsunami” è un racconto di genere ” vampiresco horror” vero e proprio. Lo scrissi agli inizi del 2005
preso dall’emozione provocata dal maremoto che il 26 dicembre 2004 devastò i paesi che si affacciano sull’ Oceano Indiano, in particolare Sumatra, lo Sri Lanka, l’In-
donesia, la Thainlandia e le Maldive. ” Alba a Chinde ” lo scrissi addirittura quando ero all’università.
7) Vampiri, esseri misteriosi, perché ti attirano tanto ?
In realtà io tifo in modo spudorato per i vampiri .Fanno obbiettivamente del male ma sono esseri perfettamente centrati nella natura che obbediscono all’istinto. Hanno
lo stesso fascino terribile dello squalo. L’uomo invece mi pare diviso tra istinto e raziocinio e dilaniato dall’ondeggiare tra questi due poli. Nel primo dei racconti il vampiro
si rammarica delle seccature che gli porterà l’aver sbranato un bancario “ ma quel Paolo Rossi, o come cavolo si chiamava, l’aveva proprio esasperato e a un certo punto
non ce l’aveva più fatta a tenere a bada il suo istinto sanguinario. Non si può vivere sempre in contrasto con la propria natura. Si chiese come riuscissero gli uomini a
farlo.
8) I vampiri, i diavoli : figure letterarie, ma anche gli estranei, gli stranieri, i corrotti, i violenti nella vita reale, tu parli di figure irreali per riferirti a quelle reali ? O
semplicemente hai voluto divertire il lettore ?
Odio i violenti, i corrotti e quelli che antepongono il denaro ai valori umani. Ma non è detto che nei miei racconti questi disvalori siano incarnati nei vampiri e nei dia-
voli. E’ più facile che siano gli umani a fare la peggiore figura. Comunque il mio scopo è sempre quello di divertire il lettore, non di moraleggiare.
9) Tornando a questo libro ed essendo tu un uomo che per professione si occupa di economia e finanza, consiglieresti anche ai potenziali scrittori che ci leggono di
ricorrere all’autoproduzione ?
Sto scrivendo un breve saggio in cui esamino le funzioni sinora svolte dall’editore, quelle che potrà continuare a svolgere ancora in futuro e quelle che dovrà abbandonare.
Consiglio agli scrittori, se non riescono a pubblicare con un grande editore, cosa davvero difficile, di cercare di pubblicare con qualche ottimo editore medio o piccolo,
che abbia capacità di accedere a una buona distribuzione e abbia idee valide e innovative per la promozione. Altrimenti l’autoproduzione può essere una buona alterna-
tiva.
10) Negli ultimi anni abbiamo condiviso varie presentazioni in pubblico di autori di romanzi gialli e ti sei rivelato un ottimo intrattenitore, hai pensato anche di fare
il recensore ?
Caro Giuseppe, non ce la farei mai a leggere un libro alla settimana come fai tu !
11) Il tuo rapporto con i mezzi tecnologici, internet-blog-facebook-tweet ?
Ho un buon rapporto con le nuove tecnologie. Mi piacevano i blog, ma ora sono in forte crisi. Facebook, più superficiale, ha travolto un po’ tutto. Twitter non ce l’ho.
Mi sono fatto l’idea che assorb a troppo tempo.
12) Credi negli e-book ?
Credo che gli e-book si diffonderanno sempre di più e con sempre maggiore velocità. Probabilmente non sostituiranno del tutto i libri perché certi tipi di romanzi forse si
prestano meglio a una lettura tradizionale. Ma gli e-book sono ottimi per i racconti brevi, i libri di evasione, la saggistica o quando i volumi cartacei risultano oltremodo pon-
derosi. Sto scrivendo qualche riflessione sui vantaggi e gli svantaggi degli e-book ma ancora sono agli inizi. Risentiamoci si questo argomento dopo le dichiarazioni dei redditi!
GIUSEPPE PREVITI