” L’ISOLA DELLE ANIME ” DI PIERGIORGIO PULISCI- RIZZOLI
11 Luglio 2019” QUATTRO PICCOLE OSTRICHE” DI ANDREA PURGATORI- HARPERCOLLINS
31 Luglio 2019La Venezia scintillante e rutilante della Mostra del cinema, è il 29 agosto 2018, serata di gala della Mostra di Venezia. Tappeto rosso, divi, stelle, stelline, fotografi, tanta gente
assiepata sul percorso. E tra le dive di quella serata spicca lei, la star della serata, lei che non ha l’aria da diva, Vivi Wilson,protagonista del film che inaugura la Mostra.
Però tutto questa apparenza di bellezza, di gioia, di luminosità sembra minata da una sensazione di imprevidibilità, di inquietitudine, sembra quasi che spiriti maligni si annidino nell’oscurità.
Una bellissima e raggiante, ma ancora per poco, Vivi, che al mattino successivo verrà trovata uccisa sulla spiaggia prospiciente al Lido. Una morte misteriosa e sconvolgente
su cui dovrà indagare Alfio il commissario già conosciuto ne La bambina nel buio. Ed è tornata a Venezia anche Emma, la giovane inglese che aveva condiviso con lui la sto-
ria precedente.
Qui Emma è l’avvocato di Netflex,coproduttore del film. Doveva ripartire per Londra ma resta a Venezia dove soggiornerà nella villa di una misteriosa contessa che vive cir-
condata da una singolare corte di individui che hanno tutti qualcosa da nascondere o da….rilevare sulla morte di Vivi. Il ritrovarsi fa risorgere l’antico amore tra Alfio e Emma,
ma il fatto in se sembra aver suscitato un polverone che fin li ha coperto le malefatte di questi individui, ma ora non è più così, si svelano fatti,paure, misteri,segreti, si affac-
ciano nuove domande, e tutto questo porterà alla verità ma a quale prezzo….
Una Venezia al massimo del suo fascino, siamo alla serata in cui viene inaugurato il Festival cinematografico, siamo al 29 agosto 2018. Il Red Carpet è percorso con una frenesia
estrema, lo stanno percorrendo i protagonisti della pellicola d’apertura, in testa una ” ragazza bella da stringere il cuore”, Vivi Wilson, appena approdata al cinema d’autore.
Ma la bella favola dura poco, la mattina dopo sulla spiaggia del Lido viene ritrovato il cadavere della giovane attrice, simile a una bambola gettata via, tutta sporca, imbrattata di sangue, sabbia, umori. Un delitto che subito accende la curiosità dei media e che getta una luce sinistra sul mondo del cinema.
Questo è l’inizio di Chiedi alla notte il nuove romanzo dove Antonella Boralevi ci porta a scandagliare tra anime e personaggi oscuri. Ne esce un romanzo assai intenso e sconvol-
gente, dove niente è come mai appare. L’interrogativo principale di questa storia è se la realtà, o quella per tale supposta. è univoca,immutabile. La risposta sembrerebbe no,
ciascuno può diventare anche un altro e anche compiere cose che apparentemente non rientrano nel suo modo di essere.
Una scrittura densa, intensa, anche piacevole, a volte espressa in prima persona, a volte proponente quel magnifico mondo del cinema che tanto interessa i lettori. Ma questo
non è solo questo, la vita privata di ognuno nasconde come sempre vizi e virtù, miserie e opportunismi, ricatti e ambiguità, vi si agita anche il fantasma del Me-Too. Tutti sono
ricattabili, tutti sono frustrati, tutti sono invidiosi o invidiati, tutti tentano di ripararsi dietro una maschera.
Sullo sfondo Venezia, da una parte quella rutilante della Mostra, dei grandi Palazzi, dei grandi Bar, dall’altra quella più nascosta, più misteriosa, più sinistra, ma forse (o senza
forse)quella più vera.
E qui entrano in scena due personaggi che avevamo già conosciuto proprio a Venezia. Emma, la giovane inglese piena di complessi e di insicurezze, e Alfio Mancuso, il commissario siciliano, detto “sciupafemmine”, protagonisti de La bambina nel buion della stessa autrice.
Un thriller al femminile, come ama definirlo la stessa autrice, ma principalmente un romanzo di sentimenti e di misteri. Ognuno di noi ha al suo interno un luogo oscuro. in
questo caso l’effetto dirompente lo darà il tappeto rosso del Lido dove si muoveranno i grandi protagonisti del cinema.
Una storia di amore e di morte, con al centro il mondo cinematografico, visto in tutte le sue sfaccettature, luci ed ombre alla ribalta. La tesi dell’autrice è che ciascuno può diven-
tare un altro, che può anche fare paura e danni. Quindi attenzione a queste…immersioni in un mondo che non è il tuo e può sempre vendicarsi come in tutti i romanzi di genere
(ma esistono ancora romanzi di genere ???). C’è una morta, la bellissima e giovane star dall’avvenire radioso, e così tutto diventa oscuro,incerto, scivoloso. Accanto al commis-
sario Emma, nelle vesti di avvocato della casa co-produttrice del film d’esordio, che si troverà coinvolta suo malgrado nelle indagini che dovranno risolvere il caso.
Ma poi sono veramente le indagini su questo efferato delitto che di devono interessare oppure sono quelle zone d’ombra che ciascuno cela nel suo cuore e dove è difficile arri-vare.
Più che un noir questo Chiedi alla notte è una storia di anime, infatti se è pur vero che ci sono un delitto e un assassino, ci sono pure, e sembrano privilegiate, le relazioni tra
le persone, o ” le anime” se preferite. Tutti i personaggi sembrano avere una seconda (o perfino) una terza vita. Tutti i protagonisti sono dilaniati da incertezze,paure,insicurezze,
a cominciare da Emma,sempre piena di problemi,ma non le….bastano i suoi, si carica anche di quelli degli altri. E l’indagine di Antonella Boralevi sembra avviata alla scoperta
del lato oscuro che ognuno si porta dentro, alla rivelazione dei sentimenti anche più reconditi, quelli che tutti cercano di nascondere.
GIUSEPPE PREVITI