” IN FORMA DI ESSERE UMANO” DI RICCARDO GAZZANIGA-RIZZOLI- 12.12.2022
12 Dicembre 2022” ANNABELLA ABBONDANTE- L’essenziale è invisibile agli occhi”-DI BARBARA PERNA- GIUNTI -24.12.2022
24 Dicembre 2022Quello che capita al commissario Pirrone, in servizio al commissariato Roma Nord, è abbastanza insolito. Deve recarsi in un bosco vicino alla Capitale dove è
stato scoperto e disotterrato il cadavere di una donna uccisa e si accorge che la mano della vittima sembra fargli ciao ciao, ma ancor più conturbante per lui,gli
chiede di renderle giustizia e trovare il suo assassino.
Pirrone non ha fatto una gran carriera, pur se è un buon poliziotto, e adesso la sua gran passione sono la storia e gli studi classici.
Non ci sono indizi ma Pirrone non si scoraggia e ricorre al suo “metodo”preferito ovvero attendere le dritte che puntualmente gli arrivano , magari a volte
iuncomprensibili, da parte di grandi personaggi storici, tutti ben tratteggiati, e che han no in comune l’essere stati traditi. Cosi si passa da Mussolini a
Monet, da Van Gogh a Gauguin, da Milziade a Giulio Cesare e altri ancora.
E grazie a questi incontri prodigiosi il commissario riesce a completare le indagini di un caso abbastanza complicato.
Ciao Ciao commissario, scritto dal regista cinematografico Giacomo Faenza, è un romanzo poliziesco, certamente originale e innovativo, che gioca su due piani apparentemente diversi, quello “colto” e quello umoristico, lasciando il lettore prima stupito, e poi sempre più avvinto dalla trama.
Un commissario abbastanza disincantato, ma poi non è nemmeno vero questo, lui ha un metodo speciale o meglio una fortuna speciale,infatti nel corso
delle indagini gli si manifestano dei personaggi letterari e storici del passato che con frasi e allusioni lo mettono sulla buona strada.
Dunque, l’inizio è quello di un giallo classico, è stato trovato il cadavere di una donna in un bosco nei pressi di Roma e il commissario Pirrone, grande
appassionato di letture classiche e di figure storiche, si reca sul posto con i fidi agenti Lo Cascio e Esposito. Una volta sul posto Pirrone vede spuntare una
mano fuori dal terriccio dove era stata sepolta la donna, e la mano lo saluta “Ciao ciao, commissario Pirrone, finalmente sei arrivato, ti prego vendicami, trova il mio assassino! Ti prego,fa presto !” Il commissario non è un tipo che si scompone, era abituato alle richieste delle vittime, e quindi si mette all’opera
fidando anche sulle dritte che prima o poi avrebbe ricevuto dai suoi illustri visitatori, d’altra parte il suo compito era quello di trovare e arrestare i colpevoli, poi ognuno ha i suoi metodi. Ed ecco che via via gli si presenteranno Cesare, So0crate, Mussolini,Edipo, Monet, Van Gogh ed altri ancora,e lui grazie a queste
suggestioni riesce a risolvere i casi.
Faenza ha creato un poliziotto abbastanza singolare, è un idealista con una grande passione per i classici e per i grandi personaggi della storia, sogna un mondo migliore, senza delitti, dove così si potrebbe fare anche a meno dei poliziotti…
Eccoci quindi in Ciao Ciao Commissario di fronte a un nuovo commissario creato dalla penna facile e del regista cinematografico Giacomo Faenza.Una
indagine dai tanti personaggi, alcuni apparentemente inconsistenti, con delle ombre risuscitate dal passato, provenienti da varie epoche, si va da Giulio
Cesare a Mussolini, con dei connubi in questo curioso giallo con il dottor Pirrone. Anzi, più che curioso diremmo un giallo inaspettato, del resto è da tempo
che il c.d.”genere giallo” non esiste più, oggi si raccontano delle storie, la parte poliziesca esiste sempre ovviamente, anche in questa storia ci sono due delitti e altre scene d’azione, mas in generale ci troviamo di fronte a un romanzo dalle tante facce, scritto con un notevole senso della fantasia e un altrettanto notevole senso della comicità.
Vasta è d’altra parte la gamma dei personaggi, a partire da questo commissario in apparenza con la testa un po’tra le nuvole ma anche dal forbito dialogare, e del resti i suoi interlocutori sono tutti grandi personaggi della storia, positivi o negativi importa poco.
Tra i personaggi femminili spicca Paola, la sua fidanzata(o ex…), ansiosa di sfondare nel mondo delle pubblicità televisive, ma anche pronta a trasformarsi in 007, tra quelli maschili il dottissimo avvocato che è un po’il deus-ex-machina della situazione e che è quello che ha spinto Pirrone a nnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnk bjosott sottpo, un quadrodiventare quel grande erudito che è se voleva stare al suo livello.La storia è ambientata a Roma, una Roma non patinata, abbastanza concreta, pretenziosa anche abitata dai nuovi§
ricchi, una Roma dove i lati oscuri superano quelli chiari. Una Roma bella nelle strutture, ma molto meno bella per chi vi ci vive. E certamente più che i personaggi in sè quelli che contano sono gli stati d’animo, da Paola a Pirrone, dal giudice Gobetti alla Pm Righi. Una Roma dai tanti chiaroscuri, circolano i
milioni ma molti non hanno di che vivere.
Giacomo Faenza, regista,sceneggiatore, è alla sua prima opera letteraria, l’ha affrontata con il coraggio dell’esordiente, uno stile e una trama inusuali ma
che colpiscono il lettore, certamente ha qualcosa da dire, e lo sa dire, ora aspettiamolo alle prossime prove.
C’è una voglia di raccontare storie fantasiose, del resto il fantasy è un genere che piace, e qui si coniuga un connubio giallo-fantasy che non puo’non colpire.
E’anche interessante questo sfoggio,non fine a se stesso,di nozionismo, qui c’è la storia dell’Antica Grecia, della Roma imperiale, dell’Italia del ventennio ,
dei grandi della letteratura e della pittura, ma mai nozioni da elargire con supponenza, qui il protagonista è un commissario che ogni tanto ha degli incontri
fantastici, con una particolarità,sono loro che vanno a cercare lui ! Del resto anche il nome Pirrone fa pensare a discendenze antiche.
Ma, ripetiamo, è un romanzo ricco di personaggi, ora dotti e forbiti, ora appartenenti a quel mondo della malavita che alligna nella capitale, ora a quel mondo di stelline, escort, o anche madri di famiglia che le invidiano….
Da seguire l’ambientazione a Roma Nord, una terra dove troviamo riccastri e poveri diavoli, badanti e camerieri,mezze tacche, un quadro infine né bello né brutto, indefinito e quindi adatto alle crisi esistenziali del nostro commissario.
GIUSEPPE PREVITI