” IL MISTERO DELLA TORRE” (Omicidio nella notte per l’Ispettore Carli)- DI DOMENICO MASELLI- JOLLYROGER -15.09-2O23
15 Settembre 2023” GLI OCCHI DEL SERPENTE” di FABRIZIO SILEI- GIUNTI 19.09.2023
19 Settembre 2023Il mago Narouz, in realtà tale Capomagli Giuseppe, viene trovato ucciso nella sua casa in Trastevere. Viveva vendendo filtri d’amore, numeri vincenti,fatture contro il malocchio. Dava consigli a una clientela molta selezionata, comprendente vip, personaggi politici e dello spettacolo,
Viene incaricato delle indagini dal procuratore generale in persona il Pm Manrico Spinori, che subito ha l’impressione di subire molte pressioni. E non sarà facile venire a capo dell’intricata matassa, vista la notorietà dei tanti implicati.
In tutto questo naturalmente la vita va avanti e quindi un occhio va rivolto alla vita privata dello Spinori, e della sua squadra di poliziotte che lo affuiancano,
appunto tutte donne. E tra tutte spicca l’ispettrice Deborah Cianchetti, un tipo ruvido ma assai efficiente, che da sempre un impulso sbrigativo ai metodi talvolta troppo delicati del suo raffinato superiore.
Viene ucciso un personaggio dalle dubbie frequentazioni e tutta la Roma che conta è preoccupata. Il procuratore capo Melchiorre non vuole grane e convoca
d’urgenza Manrico Spinori, pm romano, cui è legato da antica amicizia pur se poi le loro strade si sono un po’…diversificate.Ma Manrico Spinori capisce
subito che gli sta rifilando una patata bollente, e chiede maggiori lumi al suo superiore.
Il caso, implicando politici e vip della Roma bene, va risolto velocemente, ma con molta circospezione per evitare strumentalizzazioni, e così ecco il perchè della scelta del conte Spinori, una grande passione per la lirica ma anche l’enorme dote di essere un gran….disincantato, ma anche uno che sa stare al mondo.
Per questo magistrato dalla madre ludopatica che ha rovinato il patrimonio familiare, dai tanti amori , vista una certa instabilità di carattere, e una sfiducia
di fondo verso il genere umano, resta, a parte lo sconfinato amore per la lirica, una certa diffidenza nel come viene amministrata la giustizia. Vive nell’antico palazzo avito con la mamma, Donna Elena, e il fedele maggiordomo, Camillo, vero punto fermo della scombinata famiglia. Il Contino-come lo chiama il
fedele servitore, è uno sciupa-femmine, anche se fondamentalmente è un solitario, con una certa vena di amarezza, e sempre a macerarsi sul come comportarsi con le donne. Lui sui consola ascoltando certe grandi opere della tradizione lirica italiana, spesso trovando in queste ispirazioni per risolvere i casi su cui sta indagando.
In Colpo di ritorno Giancarlo De Cataldo affida a Manrico un caso abbastanza complicato e delicato, perchè vi sono implicati personaggi politici e dello spattcolo, parlamentari, che ricordano molto i loro….epigoni in carne ed ossa E naturalmente seguito a vista com’è dal procuratore capo, Spinori deve procedere con i piedi di piombo. Ci saranno anche delle fughe di notizie e il gran capo se la prenderà con il suo nobile servitore sollevandolo dall’incarico,
Ma Manrico, anche con l’aiuto di un vecchio amico di famiglia troverà il colpevole e porterà così a compimento l’indagine.
Un giallo con molti riferimenti all’attualità, potremmo dire che “ogni riferimento è puramente…non casuale, e questo aggiunge sapore alla vicenda. 4 i romanzi per questo eccentrico e abbastanza inusuale personaggio creato dall’ex-magistrato scrittore Giancarlo De Cataldo. Basterebbe il nome, Manrico
Leopoldo Costante Severo Fruttuoso Spinori della Rocca dei conti di Albis e Santa Gioconda, ma più semplicemente detto “Il contino”, uomo affascinante,
simpaticissimo, dai molti amori, una passione sfrenata per la lirica, ha pagato caro la passione sfrenata della madre, che ha perso al gioco buona parte
delle sostanze di casa. Affiancato da una squadra di polizia giudiziaria di sole donne ,abile anche nel risolvere i casi più scottanti, come nel caso del mago assassinato.
Un romanzo abbastanza sferzante nei confronti del mondo della politica, vista nei suoi aspetti più volgari e naturalmente un violento attacco alla credulo-
neria umana. Un De C ataldo che si fa sempre leggere, anche quando usa la vena più….leggera.
GIUSEPPE PREVITI