” LA RETE DI PROTEZIONE” DI ANDREA CAMILLERI- SELLERIO EDITORE
29 Giugno 2017” PRIMA DI DIRTI ADDIO ” DI PIERGIORGIO PULIXI- e/o
7 Luglio 2017Un matrimonio apparentemente come tanti che piano piano si trasforma nella vessazione e nell’annullamento totale della personalità del marito .
La coppia è formata da Antonio Maria, titolare di un’avviata sartoria, e da Maria Antonietta, donna di prorompente bellezza. Ma quella che si poteva
prevedere una unione felice si trasforma in un rapporto a senso unico, dominato assolutamente dalla donna. Lei che nel frattempo ha fatto carriera in<<
polizia, si rivela una persona assai determinata e forte, mentre lui sempre più remissivo e debole si riduce a chiudersi in casa dove svolge i lavori domestici,
con lei che lo tratta come una pezza da piedi, umiliandolo al punto da portargli gli amanti in casa. Lui, vittima della sua claustrofobia, intontito di farmaci,
si chiude sempre più in se stesso, subendo tutto.
Lei intanto ha compiuto una bellissima carriera diventando commissario, risolvendo casi assai intricati, di cui la sera racconta i più minuti particolari al
marito e all’ospite di turno.
Un caso insolito (provocatorio ?) dove si ribaltano i ruoli tradiziomali del matrimonio e del rapporto uomo/donna. Cosa può fare il povero Antonio Maria
essere dalla doppia personalità ? Da una parte un uomo pieno di paure, angustiato da mille presunte malattie; dall’altra un uomo che capisce l’abisso in
cui è sprofondato e cerca disperatamente di venirne fuori, cercando la fuga, cercando di vendicarsi, progettando anche di uccidersi, ma non riuscendovi
allora pensa di eliminare lei.Ma come il suo eroe preferito , il Coyote, fallisce sempre.
Una storia che a pensarci bene potrebbe essere crudele, feroce, un vero e proprio soggetto noir, appunto Commedia nera n.1, ma che Francesco Recami
sviluppa con i toni della comemdia, irridendo quel feticcio che è la morte, pur se poi alla fine anche la morte sembra fare le sue scelte…
L’autore si dimostra come sempre un attento osservatore dei costumi dei nostri giorni, e qui si diverte a prendere di mira i vizi di questa società, aggiungen-
do anche la volontà di scambiare i tradizionali ruoli tra buoni e cattivi.
Maria Antonietta è è una donna poliziotto in carriera, che non ha scrupoli nel suo mestiere, figuriamoci se se li fa venire dominando e annullando il marito,
un tipo introverso e sottomesso, che lei…sessualmente insaziabile presto degrada a uomo delle faccende, umiliandolo al punto di imporgli la presenza dei
suoi amanti, tutti giovani agenti di polizia. Un ménage a tre, dove Antonio Maria, costretto pure a lasciare il lavoro di sarto, ha solo il compito di preparare la
cena. Imbottito di psico-farmaci, sicuro solo tra le mura di casa, non esce più, sentendosi sempre più depresso, ogni l’inflessibile aguzzina lo chiude nella ”
cella di punizione”, mentre a sera si diletta a raccontare le sue giornate investigative, non mancando di vantarsi di usare metodi piuttosto discutibili pur di
portare i presunti colpevoli a confessare.
Ma il marito comincia a sentirsi sempre più stufo di questa vita d’inferno, e progetta così vari tipi di fuga che non riesce mai a portare a termine. E allora
il suo chiodo fisso diventa come eliminare la moglie.<
Un romanzo brillante, ricco di paradossi,con un accentuato divertimento dell’autore nell’escogitare progetti omicidi spesso assai cervellotici e quindi av-
viati al fallimento. E ispirandosi anche nel meccanismo narrativo a quel Willy Coyote dei cartoni animati, ossessionato da Beep Bee che cerca sempre di
eliminare senza riuscirvi, disseminando trappole di cui lui stesso rimane vittima.
Dopo le Case di ringhiera nuovi personaggi della commedia umana che alterna il nero al sarcastico, il grottesco al cinismo, e che riteniamo fornire ulte-
riori spunti all’autore toscano per una nuova serie che colpirà i costumi di oggi, ma in maniera mai solamente cattiva.
Qui la sorpresa maggiore sta nel vedere che l’orco cattivo di questa favola nera è la donna, oltretutto Recami si diletta anche nel ricorrere sì al…solito
commissario, protagonista ormai consueto di tanti gialli, ma nella sua storia crea un commissario donna, che….eccellerà in sadismo e violenza.
Di contro il personaggio dì Antonio Maria, debole, inetto, pavido, che interpreta il ruolo del ” maltrattato”.
Uno stile narrativo che fa sviluppare una commedia amara, molto teatrale, con la scena fissa, questa casa da cui l’uomo non riesce a uscire. O meglio,un
incastro di entrate e uscite, con incubi, equivoci, tentativi che sovente muovono al riso.
Recami si distacca molto dai perso0naggi e dalle coralità che fanno ala al Consonni, protagonista de “La casa di ringhiera”. Qui due personaggi che si sbra-
nano a vicenda nella cornice di un appartament0 moderno, funzionale ai maldestri tentativi di ribellione del nostro Antonio Maria.
Un libro “cattivo” verso il lettore ? Recami ha un suo stile diretto, che va al sodo, e non si preoccupa di addolcire la pillola.E quindi anche nel caso di
questa strana coppia. con la commissaria che tiene prigioniero il marito in uno sgabuzzino ciostringendolo a sentirla urlare mentre fa sesso con i suoi gio-
vani amanti, siamo certamente fuori delle regole, ma il romanzo fa subito colpo. Fa ridere certasmente ma lascia anche una impressione sgradevole, che
va oltre la normale figura dei commissari, figura oggi quanto mai abusata, Ma così facendo l’autore ribalta i consueti stereotipi di questi personaggi, sor-
prendendo il lettore che però, forse anche suo malgrado, si ritrova preso e interessato da un meccanismo che ha del nuovo.
GIUSEPPE PREVITI