” I VEDOVI” di PIERRE BOILEAU THOMAS NARCEJAC – SELLERIO 26.01.2021
26 Gennaio 2021” TRACCE DAL SILENZIO” DI LORENZA GHINELLI- MARSILIO- 7.O1.2O21
7 Febbraio 2021Vari gli usi degli esplosivi , dallo scavo di gallerie alla estrazione di minerali, dalla fabbricazione e la realizzazione di case, viadotti ,gallerie,dighe, sin al cemento alla base di tutto questo. Ma esiste anche l’uso che ne fa la criminalità: vandalismo, vendetta,intimidazione, ideologia, rivalsa,opera di avventurieri. Danilo Coppe , che tra l’altro ha lavo-
rato all’abbattimento delle campate del ponte Morandi a Genova e ha svolto l’ultima perizia sulla strage di Bologna, in questa pubblicazione descrive, racconta e analizza gli
usi criminosi degli esplosivi nella storia degli attentati e dei crimini che hanno flagellato l’umanità. ll suo è un punto di vista “tecnico”, diciamo obbiettivo e non di parte con lo scopo di fare luce su tanti fatti che hanno colpito il mondo in generale, sia in Italia che all’estero .
Crimini esplosivi di Danilo Coppe è un romanzo a metà tra il libro storico, il saggio,il testo divulgativo, che ci parla con perizia e con passione degli esplosivi., e ne esceun testo, anche divulgativo, che ci parla con molta capacità e altrettanta passione degli esplosivi. Che del resto sono di per se stessi una materia appassionante, gli esplosivi sono
materia…forte perché suscita paura,terrore, anche perché troppe stragi sono legate loro.
L’autore ci permette di conoscere gli esplosivi, nei loro molteplici aspetti, anche i più sinistri e terrorizzanti, vedi le stragi, ma anche in quelli piu’positivi per l’uso che se ne fa in
tutti i giorni per scopi “costruttivi”. Certamente se ne parla più nel male che nel bene, e così ecco la vasta disamina storica volta alla descrizione di tanti crimini avvenuti in Italia e nel resto del mondo,, ad opera della criminalità organizzata o da sigle conosciute come Al Qaeda, l’Isis ed altre ancora.
Vengono richiamati e descruitti tanti eventi criminosi e Coppe ne approfitta per verificare cosa manca alla sicurezza del nostro Paese. Quindi una serie di consigli da adottare per reprimete e prevenire l’uso delittuoso degli esplosivi, poi c’è anche un ampio riconoscimento al valore professionale di coloro che operano in questo campo.Danilo Coppe fa cenno all’uso degli esplosivi per ragioni professionali, duce che l’esplosivo non è necessariamente sinonimo di male, dipendendo tutto dall’uso che se ne fa. Possono essere una
risorsa ma anche un’arma, dipende da chi li adopra. Certo è che se si pensa alla bomba atomica, alle strage politiche o terroristiche e quindi al gran numero di vittime che ne
deriva è sempre un grosso choc per l’opinione pubblica.
Ma va però anche annotato che senza esplosivi non ci sarebbe stata la rivoluzione industriale, infatti solo usando gli stessi si può ricavare il ferro dalle rocce, ferro necessario alla costruzione di strade,ferrovie, edifici, fabbriche,, viadotti,infrastrutture. E’che tanti si ricordano solo il male che può venire dall’uso delle bombe, della dinamite.eccetra, ma non si riconosce che solo ricorrendo agli esplosivi si è potuto agire e progredire nel campo delle costruzioni, della sicurezza, delle sfide nello spazio. E’evidente che c’è stato un cattivo uso degli esplosivi e che quindi per tutti è più facile ricordare quanto di delittuoso è avvenuto nel tempo, ma invece occorre una disamina esauriente degli eventi accaduti
e nel bene e nel male nel più grande periodo storico possibile. E d’altra parte gli esplosivi sono di per se stessi fonti di attrazione e di curiosità.Un romanzo che non si riferisce solo agli addetti ai lavori ma a un pubblico il più vasto possibile, il tutto riproponendo con passione e veridicità tanti fatti accaduti nel tempo, ma anche con la voglia di “rivedere” singoli episodi onde dare loro al giusta interpretazione.
Certamente il tutto è reso più interessante, e -perché no ?-più affascinante perché a raccontarcelo è la personalità e il lavoro che svolge il Coppe, un mestiere rischioso il suo,legato a eventi particolari, ora naturali, ora dovuti all’incuria con cui sono stati trattati i manufatti, ora ad opera di mani e cervelli criminali. Il nostro autore è un “esplosi-
vista”che fa crollare tutto ciò che è dannoso se resta in piedi.La summa di tutto quello che ha fatto ha portato alla stesura di questo libro, Crimini esplosivi, e appunto si parla di esplosioni legate al terrorismo e a tanti altri fatti storici.
Così in primis ci parla dei “Bombaroli” che distingue in tre tipi, terroristi, appartenenti al crimine organizzato, “cavalli sciolti”, forse anche i più pericolosi. E tra questi i c.d.”sperimentatori”, tipo quello che in Italia fu definito Unabomber oppure quelli che agiscono per eccitazione o ancora per vendetta, Alla base dei vari comportamenti ci può essere denaro, fede religiosa, ideologia, vandalismo. Poi ci si addentra nella Storia nostra e di tanti altri Paesi, in particolare in Italia ci si riferisci al doloroso periodo delle c.d. “stragi di stato” e alla c.d.” strategia della tensione>”,a cui però il nostro autore non crede, Il libro non si presta ad abbracciare tesi particolari, ma insiste invece sui fatti,, sugli
incroci,sui meccanismi.>
Una cosa che emerge dalla lettura di questo testo è che la maggior parte dei bombaroli è di sesso maschile, come pure che molti agiscono per vendetta,per rivincita, per sfuggire alla frustrazione, alla gelosia e a tanti altri fattori che spingono alcuni ad agire per desiderio di rivincita verso la società o di singoli individui.
Coppe oltre che di esplosivi si occupa anche di consulenze per la polizia per fatti sempre legati all’uso degli stessi. In questa sua lunga disamina vuole rivolgersi a xhi non sa cosa siano le bombe, e quindi riesce a dare spiegazioni che possono arrivare a chi è assolutamente digiuno do questi argomenti,Una cosa che ha messo in rileivo è che lui ha esaminato con occhio molto attento tutte le indagini inerenti i crimini legati a esplosivi e non sempre le sue conclusioni hanno coinciso con quelle ufficiali.
In un altro capitolo ci vengono spiegate le origini delle polveri neri e poi quale è stato l’utilizzo nei secoli.
Insomma un libro che parla di esplosivi con competenza e passione e anche l’osservazione dello stesso autore sul fatto che tante indagini da lui svolte portano a conclusioni
ben diverse da quelle ufficiali.
GIUSEPPE PREVITI