“UNA DOMENICA COME LE ALTRE” DI PAOLOCIAMPI
15 Maggio 2010Dove va il giallo?
25 Maggio 2010Gli articoli scrittin per essere pubblicati su un quotidiano, quindi con tutti gli annessi del caso,concisione,asciuttezza, sintesi possono poi- senza essere toccati- venire riversati in un romanzo? Un giornalista che racconta nei suoi articoli di omicidi, salvataggi, paure, violenze, generosità può coincidere con la scrittore che scrive delle stesse cose?E il lettore dei giornali e quello dei romanzi possono incontrarsi?
Tra i vari appuntamenti del Noir Festival in programma prossimamente a Firenze uno degli argomenti trattati riguarderà “Storie di nera in Emilia e Toscana”, in particolare si parlerà di crimini reali e di….carta avvenuti nelle due regioni, quale è il rapporto tra la realtà e la finzione.Senza dubbio le storie criminose non si limitano alle due regioni considerate e questo può essere all’origine del fatto che le storie vere, proprio perchè tali, vengono raccontate come fiction e tutti i lettori ne restano affascinati.Storie con un’ambientazione locale, tratte da episodi veri, che colpiscono molto l’immaginazione del lettore. E del resto anche la televisione con le sue tante trasmissioni ha contribuito a queste scelte, si vuole la ricostruzione dei fatti per arrivare alla verità.
Tutte storie reali intrise di crudeltà e dolore, e non è certo facile per lo scrittore raccontarle.C’è un legame profondo tra tutti questi fatti di violenza, spesso attribuibili a gente comune. Le città oggi sono per molti cattive madri, ridotte ormai a crogioli di odi, sofferenze e violenze. E i delitti avvengono un pò dappertutto, grandi metropoli e cittadine di provincia.
Tanti i colpevoli, ancor più difficile è trovare sempre un movente, nè la miseria è sempre la molla che fa scaturire tanti delitti.
Sempre accennando a differenze tra realtà scritta e romanzata, se il cronista si salva nel racconto “asciutto”del fatto, anche quello che sgomenta di più, lo scrittore lo può arricchire, modellare usando delle frasi in più. Ecco uno dei motivi del successo di storie appassionanti, storie rapide, intense, che quando si leggono sotto forma di romanzo ci fanno quasi dubitare che tutto ciò è veramente accaduto, lo abbiamo già letto in cronaca o visto al telegiornale. Lì’importanza principale del libro sta nel fatto che ci fa riflettere, non ci “brucia” come accade nella frettolosa lettura di un quotidiano.
Delitti reali, delitti “di carta” se ne parlerà molto, prendendo certo lo spunto dallre storie vere starà poi agli scrittori agli studiosi di venire incontro a quelli che sembrano i desiderata dei lettori e trarne le conseguenze, del resto molte case editrici cercano “libri-verità”. Però la realtà è sempre più cattiva della finzione, attenzione a non voler essere più realisti del re.