IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: EARL DERR BIGGERS
5 Aprile 2015UNA PIACEVOLE RISCOPERTA: AUGUSTO DE ANGELIS
7 Maggio 2015Dashell Hammett è vissuto tra il 1894 e il 1961, è stato autore di romanzi giallo-polizieschi. Di lui ebbe a dire Raymond Chandler: ” Hammett ha restituito il delitto
alla gente che lo commette per un motivo e non per fornire un cadavere ai lettori, e con mezzi accessibili. Non con le pistole da duello intarsiate, con il curaro o con
i pesci tropicali “.
Hammett ebbe una infanzia difficile per la cattiva situazione finanziaria della famiglia, forzatamente brevi gli studi, poi trovò un impiego quale detective nell’Agenzia
Pinkerton e questo certamente gli fornirà materiale per la sua futura attività di scrittore. Lui è stato il padre indiscusso dell’hard-boiled, molto legato anche al mondo
del cinema, molte le realizzazioni di film ricavate dai suoi romanzi. I suoi personaggi principali furono l’investigatore privato Sam Spade e l’investigatore per hobby
il miliardario Nick Charles che furono due punti fermi per il cinema noir di quei tempi.
La vita di Hammett non fu mai facile, in primis condizionata dalla tubercolosi che aveva contratto durante la prima guerra mondiale. I primi suoi racconti che compar-
vero sulla rivista di crime fiction Black Mask erano firmati Peter Collison, protagonista l’inventore Continental Op. Erano storie molte radicate nell’attualità conferen-
do un senso di realtà al genere poliziesco. Si svolgevano nei bassifondi della città e negli ambienti della malavita, con figure femminili dall’aspetto fatale, assai avide e
disinibite. The fat man fu il titolo della version cinematografica diretta da William Castle e anche di una versione cinematografica.
Arrivò così il successo, intanto Hammett aveva preso a bere, abbandonò moglie e figlie e lasciò San Francisco per New York. Tra il 1927 e il 1931 scrisse vari racconti
e quattro dei suoi cinque romanzi, che uscirono prima a puntate su Black Mask. Tutti i suoi romanzi divennero film, eccetto IL bacio della violenza (1929) di cui negli
anni settanta si conosce una serie televisiva. Il romanzo Piombo e sangue (1929) invece fu portato varie volte sullo schermo, nel 193o da Hobert Henly con il titolo
Roadhouse Night e poi da grandi registi come Akiro Kurosawa (La sfida del samurai), Joel Coen (Crocevia della morte), Walter Hill (ancora vivo).
Con Falcone maltese (1930) e La chiave di vetro (1931) arrivò il successo nel cinema, allora si trasferì a Hollywood anche se poi il suo apporto fu minimo e l’unico
suo soggetto fu totalmente riscritto (Le vie della città).
Il suo più grande personaggio fu senza dubbio Sam Spade, un eroe di poche parole, burbero, cinico, che venne portato per la prima volta sullo schermo da Roy del
Ruth (1931), protagonista un divo di allora Ricardo Cortez. Successivamente William Dieterle la adattò a commedia, Satan met a Lady (1936) con Bette Davis, ma
sarà John Huston nel 1941 a centrare successo e protagonisti. Il mistero del falco con Humphrey Bogart dette la versione più corrispondente al concetto hammet-
tiano di Sam Spade, che era un uomo che viveva in un mondo violento e spietato per cui lo stesso detective appariva privo di riferimenti e di certezze.
Invece La chiave di vetro , scritta nel 1931, viene portata al cinema nel 1935 da Frank Tuttle, e poi, nella versione cinematografica più famosa, nel 1942 da Stuart
Hesler con una coppia di interpreti allora di gran moda,Alan Ladd e Veronica Lake. Dashell Hammett si era legato sentimentalmente alla scrittrice e commediogra-
fa Lilian Helmann, la loro vicenda fu portata sullo schermo da Fred Zinnermann nel 1977, con Jason Robards nella parte di Hammett. La Helmann divorziò dal marito
e tornò a New York dove Hammett la seguì. Qui riprese il suo ultimo romanzo L’uomo ombra (1934)in parte ispirato alle loro figure. Protagonista era un detective
di origine greca, Nick Charles, alto, magro, intelligente,grande bevitore, con una moglie assai spregiudicata, Nora. Immediato fu il successo e subito fu portato sul
grande schermo con lo stesso titolo. Regista W.S.Van Dycke, protagonisti due interpreti di grande simpatia, William Powell e Mirna Loy, l’adattamento fu curato
da Francis Goodrich e Albert Hackett, che ne ricavarono una commedi sofisticata e brillante che però manteneva i caratteri del giallo.
Dashell Hammett tornò a Hollywood per scrivere altri episodi della serie, la Metro Goldwin Mayer gliene aveva commissionati sei, lui ne scrisse due, però guadagnò
molti soldi dalla vendita dei diritti cinematografici e radiofonici.Scrisse poi la serie di fumetti Secret Agent e anche questa venne poi portata sul grande schermo.
Finita la guerra la sua vita prosegue più tumultuosa che mai,in rotta con la Helmann, minato dall’alcol e della malattia, ma il colpo di grazia lo ebbe per i suoi impegni
politici. Era diventati presidente del Civil Right Congress di New York e per questo fu convocato dalla Corte Suprema della città per avere notizie sul reperimento dei
fondi che servivano a pagare le cauzioni per gli attivisti politici di sinistra si rifiutò di fare nomi e fu condannato a sei mesi di carcere. Non collaborò neppure con la
commissione McCarthy e questo gli costò l’ostracismo di Hollywood e la persucuzione del fisco. Da qui iniziò il suo declino.*
Un bel film che ha voluto ricreare le atmosfere alla Hammett venne realizzato da Wim Wenders nel 1982, ” Hammett-indagine a China Town “, con Frederyck For-
rest nella parte dello scrittore.
Dashell Hammett iniziò a pubblicare i suoi romanzi nel 1929, il suo primo è Raccolto rosso, cui seguiranno Il bacio della violenza e Il Falcone maltese, nel 1930 La
chiave di vetro, e nel 1934 L’uomo ombra. Soltanto William Faulkner, uno dei maggiori scrittori del secolo, aveva scritto tanto, ma poi continuò per altri trenta anni, di
Hammett apparvero solo due altri romanzi, Assalonne Assalonne (1936) e L’Orso (194o). La sua vena sembrava definitivamente esaurita. Vari fattori certamente
incisero , dalla malattia alla chiamata di Hollywood alla militanza politica.Insomma una somma di fattori che contribuirono a prosciugare le sue energie. Come sceneg-
giatore in verità non ebbe un grande successo, poi la fede comunista lo fece cancellare anche dalle offerte di lavoro.
Era anche un grande bevitore alla stregua e di Faulkner e di Heminguay , ma con loro non ebbe solo questo in comune, li acomunava anche uno stile di scrittura assai
secco, i dialoghi erano molto contenuti, bruschi ma tremendamente, efficaci il che portava al raggiungimento della perfezione.
Nei suoi libri Hammett poneva quesiti, forniva enigmi ma non per aiutare il lettore a risolvere il caso poliziesco, i suoi intenti erano per lo più allegorici, filosofici.
Lui affrontava il principio che la trama era necessaria ma noin più di tanto, perché la vita è questa, non la puoi anticipare o mutare, soltanto raccontare, ed ecco la
forma di un romanzo-cronaca. Puoi avanzare al massimo delle ipotesi. Nell’Uomo ombra l’investigatore Nick Charles racconta alla moglie come si sono svolti i fatti,
ma le dice che le prove a suffragio di una soluzione non ci sono, lui può avanzare soltanto delle ipotesi, può darsi che siano giuste come può darsi di no. E questo….
“può darsi” spiega tante cose.
Hammett si diverte a combattere contro la realtà, confeziona un suo stile e una sua maniera nel raccontare le cose, una forma narrativa al di sopra delle meschinità
e degli opportunismi della vita quotidiana.
Nei suoi scritti eccede la violenza, la realtà è aggirata, ci sono tante menzogne, ma lui lo fa perché il mondo è pieno di contraddizioni, di cose belle e di cose brutte, e
lui non vuole scrivere cose ovvie e scontate.
Era del resto nella sua natura essere un diverso come scrittore, come politico, nelle sue opere ci sono molti morti, ma lui non fa una piega, sembra sempre che non sia
successo niente. Si potrebbe dire che i suoi romanzi sono orincipalmente delle allegorie della vita, non ci sono cose da dimostrare, quel che avviene avviene, ognuno
ha il suo ruolo. I personaggi non lasciano mai trasparire particolari stati d’animo, caso mai colpisce che si beve molto, si pensa anche molto, ma si cerca anche qualcosa
in cui credere. Ne Il falcone maltese tutto gira intorno alla statuetta, ne L’uomo ombra è l’uomo che fa da scudo a se stesso.
Un interrogativo significativo di Hammett era se fosse la vita a proteggerci dalla morte o se fosse la morte a proteggerci dalla vita…..
GIUSEPPE PREVITI