OGGI 25 MARZO LA GIORNATA CHE CELEBRA DANTE
25 Marzo 2025Prendendo spunto da uno studio degli anni Duemila del professore universitario Giovanni Capecchi, una vera autorità in materia , la cui opera
” ANDREA CAMILLERI” è appunto considerata una pietra miliare nell’approccio al grande autore siciliano,torniamo brevemente ,per quanto possibile,
su quello che è considerato uno dei casi letterari più eclatanti della letteratura italiana a cavallo tra il Novecento e il Duemila.
Una narrativa quella di Camilleri non soltanto d’intrattenimemto,ma pervasa da un grande impegno morale e sociale, sempre…condita della giusta
ironia, e che spicca del resto, andando oltre alla originaria letteratura siciliana,per essere ascritta alla migliore letteratura del nostro Paese.
E del resto Capecchi da per scontato il riferirsi a un valore universale della scrittura di Camilleri, perché fa riferimento al grande successo
ottenuto in Francia, grazie ovviamente alle traduzioni di Domenic Vittor e alla serie Quadrappani.
Un impatto soddisfacente con il Liceo che——————————————————————————————————– frequenta, molti personaggi compariranno nelle sue storie, laurea in lettere all’UNiversità di Palermo,
per poi trasferirsi a Roma dove frequenterà l’Accademia di Arte Drammatica, esordendo nella regia teatrale e televisiva, per poi, sulla via degli anni sessanta, approdare alla scrittura dei romanzi.
Giovanni Capecchi parte addirittura da un Camilleri di cinque sei anni, che sfidava pioggia e lampi per impersonare un “contrabbandiere”, ispirato dalle storie del “catanonno” che…contrabbandava per mare alla fine del Settecento.Ma interessa, da un punto di vista letterario, un altro Camille ri.E molto conterà infatti sulla sua vita letteraria l’incontro con Georges Simenon, di cui curerà la fortunata serie televisiva prodotta dalla Rai, protagonista Gino Cervi, nei panni del celeberrimo commissario Maigret. Per Camilleri Maigret fu il poliziotto perfetto, un personaggio se vogliamo “atemporale”, massiccio nell’aspetto e nell’atteggiamento, rassicurante rispetto agli…assatanati investigatori dell’hard-boiled- E infatti l’investigatore-principe di casa Camilleri, il comissario Montalbano, è una persona che crede nella legge ma anche nell’uomo,e anche con le donne è molto rispettoso. Questo binomio scrittore-commissario piace, tanto che l’autore non ha difficoltà a imporre l’uso di una,lingua che è un misto di italiano e di dialetto.
C’è una bella definizione di Camilleri, dettata da un magistrato allora in attività>:” I libri di Camilleri bisogna leggerli tre volte, la prima volta per leggerli,la seconda per cominciare a capire cosa si vuole dire, e la terza per capirne il significato sociale”.
Camilleri, se vogliamo, arriva tardi alla notorietà, siamo nel 1996, ma non scordiamoci che lui era già conosciuto negli anni ‘8o, pur se l’effetto
Montalbano risale al 1994, con “La Forma dell’acqua”:, primo episodio della saga sul comissario. E la combinazione romanzo e giallo(che gli darà
fama mondiale, ma anche la capacità di scrivere romanzi storici e pure opere varie, dal romanzo al saggio).E non trascuriamo la lingua adoperata che è di sua invenzione(se la base è stata certo il giallo,poi la televisione, quindi Montalbano/alias Zingaretti, insomma una serie di binomi<
perfetti.
Maigret e Montalbano sono ormai famosi, la loro fama non è mai venuta meno, ancora oggi...resistono.Intorno a Monhtalbano c'è vita con personaggi
capaci di "esistere" e conquistare il lettore prima e lo spettatore dopo.E poi l'ambientazione siciliana, mare,campagna, una terra ricca di sapori.
E si deve parlare di impatto ambientale e di relativa promozione turistica, la Sicilia deve molto a Camilleri, e la cosa è talmente scontata che l'uso del "siciliano"(furbo il grande Andrea a dargli un'impronta propria che comunque ha "facilitato" l'approccio con il susseguente dialogo).E
poi ovviamente Montalbano, un comissario che ha vinto spesso alla larga il confronto con tanti dei suoi confratelli di carta.
Parlare di Camilleri porta anche a parlare dei romanzi "storici" e di quelli "civii".E Camilleri ha svolto un enorme lavoro informativo e conoscitivo, con libri legati al periodo risorgimentale e a quello dell'era successiva.E tanto per non far nomi, estraiamo, così a caso, "IL Diario di Preston" e "IL re dei Girgenti".
E a parlare di Camilleri si arriva anche a dover giustamente riferire del suo enorme successo ottenuto ovunque, con la susseguente realizzazione
di un linguaggio capace di "tradurre"questo autore.
Camilleri ha anche avuto la capacità di essere sempre disponibile,molto ironico, non ha mai rifiutato le interviste publiche, rispettando sempre
il contatto con gli appasionati.
E del resto appena sei anni ha recitat0 al teatro greco di Siracusa un monologo dedicato a Tiresia.
Bellissima e commovente questa disponibilità a mettersi sempre in gioco, segno di un grande amore e di una doverosa risposta a chi gli ha voluto bene.
Carlo Bo, una delle grandi voci della critica letteraria italiana, ha parlato per Camilleri di un appartenente a una "narrativa di intrattinimemnto alto", e come tale conosciuto in Italia e all'estero.
GIUSEPPE PREVITI