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5 Febbraio 2015” LA STRADA FERRATA DELLA VITA ” DI GIORGIO SIMONI – DELOS DIGITAL
16 Febbraio 2015CORPO MONDO e altri racconti – DI MARCO VICHI- FUORI /ONDA
Dodici racconti, dodici piccoli pezzi d’autore che rivelano l’inconfondibile penna dello scrittore fiorentino Marco Vichi. Prendiamo Corpo mondo che da titolo
alla raccolta. Un padre ha perso il figlio durante un bombardamento sulla città. Di lui è rimasta solo la testa che il padre ora ha appoggiato sul tavolo opera-
torio di un ospedale deserto. E l’uomo ora gira per la città semidistrutta e disseminata di cadaveri e di pezzi di corpo che lui prende qua e la e con essi…..
ricostruice iol corpo di suo figlio, che tornerà a essere bellissimo con un braccio cristiano e uno musulmano, una gamba ebrea e una magrebina. il busto di
una bosniaca, il piede destro di un ragazzo albanese che sognava dki diventare un campione di basket…..
Dodici la storie in Corpo mondo, sono un po’il compendio dell’attività di scrittore di Marco Vichi, con uno sguardo verso il mondo che ormai è senza più illu-
sioni. L’autore lo dice con un pizzico d’ironia,a volte anche con cattiveria, per lo più con molta melanconia.
E in tutti i racconti sembra ci sia sempre un senso d’attesa, un’attesa ansiosa, come se un dramma o un pericolo dovessero incombere, o, peggio ancora,
un nulla che inghiotte tutti noi.Il tutto filtrato attraverso il pensiero, il ” credo” di Vichi che lo fa attraverso in suoi ricordi di vita vissuta o dell’immagina-
zione. Da questo deriva un percorso narratiivo breve e intenso, assai sfaccettato ma non privo di una unitarietà di fondo attribuibile chiaramente al
nostro autore.
LA SFIDA DI MARCO VICHI- GUANDA
Un fortuito incontro causato da un forte acquazzone tra due persone in un bar: Trotti uno scrittore in crisi creativa e Davide Yalta, un paralitico in
carrozzella, eternamente incazzato col mondo intero.
I due finiranno per rivedersi, in una situazione singolare, è Davide che tira le file di uno strano teatrino di cui lui è il burattinaio e il nuovo “amico”
la vittima imbarazzata degli sbalzi d’umore, delle cattiverie, delle insolenze che Davide spesso riversa su chi gli capita a tiro con una forma di umo-
rismo pesante e imbarazzante quanto perversa.
Quest’uomo ha sicuramente il complesso delle persone “normali” che detesta e si diverte a punzecchiare e mettere in imbarazzo ma questo è anche
il suo tallone d’Achille, il non sapere instaurare rapporti con il prossimo, tanto più che si è innamorato di Elena, la bella vicina che vuole sedurre.
E la storia si fa sempre più complicata in un crescendo di situazioni di cui Yalta e Trotti sono alterni protagonisti ma il tutto non può prescindere
da un intreccio dove desiderio, amicizia e anche il caso reciteranno la loro parte.
Due uomini ” vinti”, uno scrittore ” rassegnato” per natura, un altro uomo che invece non si rassegna alla propria inferiorità fisica e si trasforma in una
sorta di forza della natura ad onta della propria condizione, ma sostanzialemente è un uomo “vivo” che soffre e fa soffire per rivalsa. Fondamentalmente
è meno cattivo di quel che sembra anche se questa sua amarezza esistenziale lo porta a usare sempre un tono sopra le righe, anche se alla fine diventa
quasi simpatico in questo suo sforzo di apparire normale.
Già, ma la normalità cosa è mai ? Trotti è fondamentalmente un vigliacco, tra i due sembra lui il vero perdente, l’altro sfida il mondo e solo per questo
va rispettato.
GIUSEPPE PREVITI
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