“IL TRADITORE” di GIANCARLO DE CATALDO-EINAUDI
10 Dicembre 2010“I QUADERNI SEGRETI DI AGATHA CHRISTIE” DI JOHN CURRAN-OSCAR MONDADORI
23 Dicembre 2010Seconda edizione del concorso letterario “Crimini tra i libri” promosso dalle biblioteche comunali pistoiesi,
dall’associazione degli Amici del Giallo di Pistoia e dalla casa eitrice Marco Del Bucchia che cura, in
contemporanea con la proclamazione dei vincitori dei premi intitolati alle biblioteche San Giorgio e Forteguarriana,
l’uscita dell’antologia “Delitti tra i libri/2” comprendente i racconti degli autori vincenti o segnalati.
Una serie di storie gialle e noir ambientate tra i libri, più precisamente vicende avvenute all’interno dei due plessi.
15 autori per altrettante storie.
Sulla partecipazione degli scrittori ai premi letterari, specialmente se inediti, fioriscono molte leggende,sicuramente ce ne sono di quelli che agiscono quasi in maniera continuativa partecipando ad
ogni iniziativa del genere.Tralasciamo la parte…politica, ovvero studio dei giurati, tentavivo di raggiungerli per ingraziarseli, qualunque premio,anche il più consolidato, corre rischi del genere. Certamente la composizione della giuria è importante, spesso in maggioranza è fatta di scrittori, a loro volta con le loro preferenze, le loro
tendenze, le loro idee.In una giuria ideale ci dovrebbero essere dei lettori allo stato puro, tutto sommato meno
influenzabili alle mode del momento e portati a giudicare secondo un criterio di gradimento magari meno
smaliziato e sofisticato che non di quello dell’addetto ai lavori.
I racconti debbono anzitutto piacere a chi li scrive, non vanno “costruiti”per voler piacere o per voler catturare
l’attenzione del lettore, scrivi una buona storia e già hai ottenuto un primo successo. Nel caso di questo concorso
dal tema rigido, ossia delitti o fatti criminosi all’interno delle due biblioteche cittadine, si corre sicuramente il
rischio din una certa ripetività nello svolgimento della storia che si crea ma sta principalmente all’abilità
di chi scrive di dotare lapropria opera di una sua originalità e individualità.
E’ ovvio che poi tutto dipende dal talento di chi scrive, senza questo è difficile confezionare un prodotto accettabile.
In questa antologia troverete 15 racconti, nel complesso di buona fattura, undici ambientati nei locali della biblioteca San Giorgio e quattro nella Forteguerriana, questo dato è un pò sorprendente, è chiaro che la San Giorgio oggi è il fiore all’oc chiello di Pistoia con le sue dimensioni, la sua capacità di attrarrevisitatori,studiosi,
anche semplici curiosi, oltretutto vi vengono organizzate molte manifestazioni. Però la Forteguerri ha il fascino dell’antico, una struttura vetusta, ben tenuta, per carità, ma proprio per questo dovrebbe stimolare di più la fantasia
di chi vuole scrivere e infatti i quattro racconti che la riguardano sono completamente diversi l’uno dall’altro.
Nel caso della San Giorgio, pur poi con svolgimenti totalmente dissimili, vi è una certa tendenza all’apporccio
comune, ad esempio in vari casi la vicenda si svolge di notte a biblioteca chiusa ma secondo i nostri scrittori
sembra che al calar delle tenebre ci sia amcora più movimento che di giorno……
In questa edizione di “Crimini tra i libri”, come nella precedente, abbiamo un vincitore per la San Giorgio,uno
per la Forteguerriana, oltre che un vincitore per la categoria ragazzi. Tra i giovani è stato segnalato un giovanissimo.alunno delle scuole medie, Alessandro Reali Vannucci, con il racconto “Cronaca pistoiese”.
Un antico odio tra nobili famiglie del passato scatena al giorno d’oggi una furia omicida all’interno della biblioteca Forteguerriana. Abile il nostro giovane attore nello sfruttare (o nell’immaginarli…)certi marchingegni
del passato custoditi nelle sale per trasformarli in macchine omicide.
Sempre per la Forteguerriana il vincitore assoluto è Massimo Vitulano con “I segreti del governatore”: il racconto prende spunto da un’antica vicenda avvenuta in Africa con un segreto nascosto in alcuni volumi custoditi nella biblioteca.Un bel racconto dove l’autore ha saputo riassumere in poche pagine una storia poiliziesca avvincente
e ben costruita che va a rievocare certi fatti del passato coloniale italiano.
L’altro racconto vincitore, in questo caso per la categoria San Giorgio si intitolla “Il manoscritto scomparso” di
Gabriele Astolfi. Vicenda costruita nella San Giorgio dove sono tenuti i corsi per una scuola di scrittura per sole donne.Un investigatore privato viene incaricato di indagare sul fidanzato della migliore allieva del corso, un poco di buono, perchè la direttrice teme che possa rovinarla.La morte della direttrice e la sparizione di un manoscritto della aspirante scrittrice fanno precipitare le cose….
Sicuramente un bel noir, originale, un giallo di struttura classica, a doppio crimine come si è già detto.
L’autore ha saputo dare vita a molti personaggi, tutti ben scolpiti, compresi quelli minori, che rimangono
ben impressi nella mente del lettore. Azzeccato questo processo di caratterizzazione, Astolfi ha saputo
anche rispettare i canoni fondamentali di una storia gialla, usando toni e ritmi esatti. Non secondario motivo
di plauso l’aver conferito alla narrazione un tono ironico che rende la lettura ancora più piacevole.
Due storie diverse, come del resto sono diverse le concezioni dei due complessi, mi sembra rimarchevole
che per la Forteguerriana la storia vada a pescare nel passato, dove meglio che in questo antico edificio
si possono custodire dei segreti? Invece dalla San Giorgio può ben scaturire un fascino di novità, l’approccio
non può che essere più moderno, non per niente la trama del racconto prende origine da una scuola di scrittura, cioè una di quelle iniziative legate ai nostri giorni. Da collante chiaramente, trattandosi di racconti gialli o noir che si voglia, la morte,il delitto, il fatto criminoso.
Abbiamo ricordato e lodato gli autori vincitori, ma l’apprezzamento va esteso a tutti coloro che appaiono nel-
l’antologia o che hanno comunque partecipato alla gara. In Italia abbiamo molti premi letterari, a loro auguriamo lunga vita, sono importanti nella conclamata affermazione di questa branchia della letteratura, in particolare
ci piace sperare che il premio di cui ci occupiamo abbia un seguito perchè è ambiantato nelle bibliotec he,
istituzioni sulla cui importanza tutti concordiamo, un premio che unisce due forse eccezionali, cioè gli
amanti dello scrivere e i luoghi di conservazione del sapere.
GIUSEPPE PREVITI