” LA CHITARRA ASSASSINA”-DI PATRIZIA RASETTI-CARMIGNANI
1 Gennaio 2019” IL MARESCIALLO INDAGA” DI ROBERTO DE LUCA -PENDRAGON
16 Gennaio 2019Una violenta disputa che si sta trasformando in una rissa tra cittadini della Siena bene indu- ce il padre guardiano della Basilica di San Francesco, nei cui locali sta svolgendo
una riunione con i…signori di cui sopra, a, a telefonare ai carabinieri chiedendo il loro intervento. Sarà il maresciallo Casati, casualmente a Siena, a doversi occupare del caso.
E viene così a conoscenza di una storia in cui sono implicati molti notabili della città
coinvolti in un giro di investimenti immobiliari legati a cooperative create all’uopo, a
speculazioni edilizie, a grossi giri di denaro che servono per l’acquisizione di terreni ap-
parentemente non edificabili. Al centro di tutta l’operazione un ingegnere, tornato da poco in città, riveritissimo da tutti, e che al momento in cui è scattato il pandemonio risulta irre-
peribile.
Intanto Casati si deve occupare di un altro caso, una professoressa va a denunciare un episodio di bullismo tra scolari della sua classe. A lei vengono tagliate le gomme dell’auto,l’ex-maresciallo Anselmi che Casati aveva messo alle calcagne dei giovani viene ridotto quasi in fin di vita. Si delinea quindi una faccenda assai più losca e pericolosa di un semplice episodio di ragazzi.
Mentre Casati indaga sulla scomparsa dell’ingegnere si accorge che il comandante provinciale
non lo vede di buon occhio, sembra non apprezzare il suo attivismo e infatti lo toglie da ogni
indagine e lo mette in ferie.
A amareggiargli ancor più la vita,la sua compagna Marisa deve lasciarlo solo perché deve andare ad assistere l’ex-suocera.
Giù di morale e abbastanza sconfortato il maresciallo si rifugia a Piancastagnaio, ma qui
una nuova svolta darà nuovo senso alla sua vita. Già….è caduto giù l’Armando, il che signi-
fica che inizia una nuova indagine…
Il motivo musicale che probabilmente ha ispirato il titolo del nuovo romanzo di LUIGI BICCHI
E’CADUTO GIU’l’ARMANDO è una canzone del 1964 scritta da Enzo Jannacci “Armando”. La canzone
faceva:
Era quasi verso sera
se ero dietro,stavo andando
che si è aperta la portiera è caduto giù l’Armando…
Tatta tira tira tira tatta tera tera ta…
Questo motivetto viene ripetuto quasi in maniera ossessiva dal nostro maresciallo tanto che
anche la sua compagna Marisa ne viene contagiata e i due che stanno tornando da una escursione in montagna scendono a valle cantando a squarciagola questa stramba canzoncina
che parlava di un commissario, di una osteria, di una band e di un certo Armando che cadeva.
Ecco la caduta, ecco la potenza dei nomi. Facendo un passo indietro, il giorno prima Casati,
autoreclusosi a Piancastagnaio dopo che gli erano state tolte tutte le indagini in corso,è colpito dall’urlo preludio al tragico volo da un terrazzo di un fotografo, certo Armando,è il primo a arrivare sul luogo da dove è precipitato e la sua impressione è che sia stato buttato di sotto pur se lì non c’è nessuno.La sua era stata una specie di intuizione, esaminando le
poche tracce che aveva trovato sul posto, ne aveva parlato con il maresciallo locale, l’amico Finori, che ben conoscendo il suo intuito ne aveva parlato al loro comandante
di Siena, che ne aveva approfittato per rimettere in pista il Casati affidandogli il caso.
Ecco ,l’escamotage del BICCHI, partendo da una canzone e dalle sue parole che già hanno
una loro presa indipendentemente dalla musica, ecco che lo stesso potremmo dire del romanzo
dove c’è ovviamente una parte investigativa, forse anche troppo ampia, ma la carne al fuoco è tanta, dal riciclo di denaro al bullismo, da una serie di delitti a tanti personaggi che vi ruotano intorno. Ma oltre a questo c’è anche la voglia di dare più spazio ai personaggi,
ai loro pensieri, alla loro vita, alle loro azioni. E nel contempo c’è anche la possibilità
di dare visibilità a Siena e ai suoi dintorni.
Del è la tendenza di oggi nei giallisti moderni, specialmente negli autori seriali,di privile-giare più che la parte poliziesca, gli approfondimenti degli stati d’animo dei protagonisti,si da renderli più umani, più vicini al lettore, ma nel contempo c’è anche la
possibilità di narrare una città, un paese, con gli abitanti e le loro abitudini, i loro vizi
e le loro virtù, ma del resto non si fa altro che descrivere la vita di tutti i giorni.
Certamente Bicchi ha la fortuna di avere a disposizione un grande palcoscenico a far da contraltare alle gesta del maresciallo Casati, ovvero Siena e i suoi dintorni. Quella Siena
di cui ci mostra e ci racconta le strade, le piazze, i monumenti,le case ma principalmente
l’atmosfera che anima la città. E del resto la nostra storia parte da una radiosa giornata di
giugno quando la città comincia a vivere le tensioni e le speranze per il Palio di luglio. E
la città è animata dalle tante presenze, ecco i contradaioli, ecco i turisti, ecco il
maresciallo Spargicore che impersona meravigliosamente l’incredulità di chi non è senese e
quindi non capisce tutto questo fervore, e da qui forse cominciano i guai del buon Casati che
si troverà coinvolto in una storia che non lo doveva riguardare.Ma lui l’affronterà con il
consueto acume, magari…apparentemente non gradito dai suoi superiori. Certamente la sua
figura è essenziale nell’economia del racconto, lui sa cogliere le sfumature che animano i
suoi concittadini, ma sa anche dare le risposte necessarie a risolvere i vari casi che via via si prospettano. Casati è quindi visto nel duplice aspetto dell’investigatore di razza ma anche nei panni dell’uomo qualunque, con le sue certezze e le sue insicurezze, i suoi dubbi, la voglia di amare e di essere amato-
Come sempre tanti i personaggi che lo affiancano, alcuni ormai noti al lettore, altri nuovi,
sempre tutti funzionali allo svolgimento della trama.
Insomma in E’caduto giù l’Armando in maggiore evidenza il “CASATI UOMO”, e quindi si palesano
la sua voglia di vivere, il suo amore per il cibo, la sua passione per la poesia, molti
i versi che impreziosiscono il racconto. ,…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….GIUSEPPE PREVITI