” LE NOSTRE ASSENZE” DI SACHA NASPINI- edizioni e/o- 07-06-2022
7 Giugno 2022” SCRITTO SULLA SABBIA” DI FAUSTO VITALIANO – BOMPIANI- 10-06-2022
10 Giugno 2022Dicembre 1920- Sta per chiudersi l’impresa fiumana di Gabriele D’Annunzio, ma il Vate cerca ancora di dare una propria impronta al corso della storia. Organizza così una
beffa d’autore ai danni dei diplomatici britannici e francesi invitandoli a un banchetto futurista, che si terrà a Villa Meridiana, sede della clinica psichiatrica di proprietà del
dottor Zoser
Durante la cena, quando il clima si è fatto incandescente per la beffa organizzata dal Vate, viene assassinato il dottor Zoser, e D’Annunzio incarica delle indagini il tenente Marni,
il responsabile della sicurezza interna affinchè risolva alla svelta un caso che potrebbe divenire delicato. Ma non sarà facile, tutti possono essere sospettati, nessuno ha un alibi,
nessuno ha un plausibile movente che lo porti a uccidere lo scienziato.
Marni svolge le indagini, ma sono troppe le domande a cui deve rispondere. Chi era veramente la vittima ? Perché tanti morti nella sua clinica ? E chi sono questi ricoverati ?
Che senso ha la stranissima collezione di fotografie ? Quale è il ruolo della bellissima Viviana ? E lo stesso D’Annunzio c’entra qualcosa con tutto questo ?
GIULIO LEONI con E TRENTUNO CON LA MORTE ha scritto un romanzo affascinante e coinvolgente, che ha per sfondo una delle vicende più singolari nella storia del nostro
Paese, ovvero la Reggenza Italiana del Carnaro, Un giallo storico pieno di riferimenti storici e di fatti e di personaggi misteriosi.
Il romanzo è ambientato ai tempi dell’impresa dannunziana di Fiume, quando Gabriele D’Annunzio organizza una cena in stile futurista presso la clinica di Villa Meridiana, in-
vitandovi i rappresentanti di alcune grandi potenze. La clinica è condotta dal dottor Zoser, personaggio molto misterioso, e che durante la cena stessa verrà trovato morto, vittima di una macchina di sua invenzione, che serviva a misurare l’attività elettronica celebrale e che era stata usata con un voltaggio sbagliato. D’Annunzio incarica il tenente
Marni delle indagini, che saranno assai complesse. Si scopriranno complotti e segreti in una città che ha risentito del crollo dell’impero austro-ungarico.
E TRENTUNO CON LA MORTE appartiene senza dubbio alla categoria dei gialli storici, è ben costruito, con una serie di situazioni interessanti sui fatti avvenuti e sui tanti per-
sonaggi che li animano. Molta parte è infatti lasciata ai giorni particolari dell’esperienza fiumana, mettendone in risalto avvenimenti e personaggi, addirittura evidenziando a volte anche la loro violenza. Poi c’è la descrizione della città di Fiume, sia di chi ci sta, sia di chi la vive,. con le invitabile conseguenze della fine dell’impero.
E poi c’è lui, Gabriele D’Annunzio, il Vate, punto di forza della narrazione, sempre e alato nel linguaggio, ma anche sempre imprevedibile nel suo agire, basta vedere la cena-bef-
fa organizzata ai danni dei diplomatici delle grandi potenze presenti a Fiume.Ma D’Annunzio è anche l’uomo dalle g randi idee, dalli grandi prospettive, dai grandi sogni, e il ro-
manzo mette bene in luce questo contrasto tra progetti e fattibilibità degli stessi.
A complicare i piani del poeta un incredibile delitto, e qui entrerà in ballo il tenente Marni, che da responsabile della sicurezza interna si dovrà trasformare in detective e risol-
vere il caso, pur non avendo esperienze di criminologia,. ma il personaggio colpisce perché sui applica con genuino…candore a quanto via via gli risulta, arrivando addirittura a
dubitare del capo.
GIULIO LEONI mette in risalto lo spirito “incendiario” che animava la gioventù di quel periodo, e che le parole del poeta alimentavano a gran voce. Sono anche gli anni del Futu-
rismo fondato da Marinetti, altri che alimenteranno lo spirito della guerra, predicando altresì la distruzione delle biblioteche, l’annullamento della cultura del passato, addirittura anche il cibo andava radicalmente cambiato. I giovani futuristi, qui nel romanzo rappresentati da quell’istrionica testa calda che,era VivaFilippo, sono sempre pronti
a menar le mani, a gettarsi nelle imprese più disperate e più…disparate. Va detto che questo cambio di società troverà poi “tragiche” conferme negli eccessi di qualche anno dopo, con manganelli, botte,olio di ricino, etc.etc.
L’autore so sofferma su alcuni personaggi, vedi quel Filippo Bertini, seguace sino alle estreme conseguenze di Marinetti, e delle sue idee, vedi Viviana, una tragica e bellissima dark-lady, tragica portatrice di male, quanto seducente e ammaliante, sì da far infiammare i cuori di chiunque, compreso il “rigido”Marni.
LEONI è molto attento e abile nel farci rivivere il contesto in cui matura la vicenda del tragico delitto di Villa Meridiana, durante una festa promossa dal D’Annunzio, in cui vizi,§
illusioni, botte politiche si intrecciano e si compongono e scompongono in un susseguirsi di situazioni che ben si incastrano con il momento internazionale.
L’autore riesce così a inserire in ub contesto storico conosciuto ma non poi tanto, una vicenda ricca di misteri, di sorprese, di eventi, il che acuisce l’interesse per l’epoca considerata.
Il personaggio centrale resta quindi Marni, anti-eroe per eccellenza, ci si chiede, “ma che ci fa coi legionari?” Eppure è l’elemento essenziale nel dipanare i fili della matassa, Investigatore suo malgrado, si troverà alle prese con sommi poeti, uomini d’arme, futuristi beceri e assatanati, spie, politici infidi, magli, illusionisti, pazzi.
Marni sogna di essere Nick Careter, intanto è…Marni, che con il suo buon senso arriverà alla fine.
Un romanzo ben costruito che non deluderà in questa sua riproposizione né gli appassionati di giallo né quelli di letteratura,
GIUSEPPE PREVITI