” OMBRA” DI ENRICO PANDIANI- RIZZOLI – 07.07.2023
7 Luglio 2023” IL SECONDO MODO DI FARE LE COSE”- DI ROBERTO ZANNINI- IL GIALLO MONDADORI-23.O7.2023
23 Luglio 2023Dieci anni fa il commissario Roberto Serra aveva svolto la sua ultima inchiesta a Case Rosse, un piccolo borgo arroccato sull’Appennino emiliano, dove era avvenuto uno dei crimini più brutali della sua carriera di poliziotto. Poi se ne era andato, ma la sua vita era andata incontro a una serie infinita di dolori e di
disavventure, che per cercare di rimettere in sesto la sua vita aveva chiesto di essere assegnato nuovamente al più piccolo commissariato d’Italia, d0ve normalmente non accadeva mai niente-
Ma ecco che scoppia in una piccola frazione un violento incendio, e deve correre a Ca’ di Sotto, dove ,tra le rovine della sua casa, verrà trovato il corpo car-
bonizzato di tale Eros Bagnaroli, ma presto ci si accorgerà che è stato sgozzato, con lo stesso trattamento che si riserva ai maiali.
Con Serra collabora l’agente Rubina Tonelli, che è stata inviata a Case Rosse in punizione. E’ una ragazza fragile, piena di problemi e di complessi, sin troppo esuberante ma anche sempre incazzata, insomma anche lei una “provata dai fatti della vita.”, e allergica a ogni disciplina.
Ma anche Serra non sta bene, ha le sue…dipendenze e i suoi punti oscuri, un male profondo sembra divorarlo e condizionarlo. Due anime perse, che nel lavoro cercano l’occasione del riscatto o della definitiva emarginazione.
ROBERTO SERRA sarebbe un buon poliziotto, professionalmente capace, ma anche eternamente in lotta con se stesso e con i fantasmi che lo condizionano. A distanza di dieci anni lo ritroviamo, in E’COSI’ CHE SI MUORE di nuovo a Case Rosse, sull’Appennino modenese. Allora correva l’anno 1995, ci fu un brutale omicidio in quel paesino di anziani, che poi Serra aveva abbandonato, ma la sua vita era progressivamente cambiata, troppi fantasmi, troppi dolori,
troppo alcol….E allora lui per ritrovare la pace con se stess0 aveva chiesto di tornare lassù.
Ma ecco che Eros Bagnaroli, detto Il Burdigon, viene trovato nella sua casa distrutta da un incendio, che non ha risparmiato neppure gli animali, pressoché
divorato dal fuoco, ma non è morto bruciato, lui è stato scannato con lo stesso metodo con cui vengono ammazzati i maiali. ovvero lo hanno scannat0.
Serra aveva cercato rifugio a Case Rosse, tanto li. si diceva, non succede mai niente, è il posto ideale per chi vuole estraniarsi dal resto del mondo e ritrovare la propria serenità, Ma, com sempre, l’uomo propone e Dio dispone, e quindi ecco Serra di nuovo alle prese con una brutta storia. Con lui una giovane colle-
ga in cerca di….pace e di riscatto,Rubina Tonelli, molto attraente e libera di costumi, un tipo inquieto, un po’attaccabrighe, dalla vita disordinata. confinata
la in punizione.
Due tipi diversissimi ma accomunati da un momento no della loro vita, lui è un buon poliziotto, provato dai casi della vita, lei è una figlia di papà, poco umile,
presuntuosa e completamente allergica a ogni forma di disciplina, Ma la vita, si sa, non regala nulla,può però insegnare,tante cose. e , piano piano, i due im-
pareranno a convivere e a trovare un equilibrio, o quanto meno a cercare di farlo.
PASINI sa subito svegliare l’interesse del lettore, non tanto invitandoci a tornare sui precedenti della serie, quanto a immedesimarsi con una storia di per sè originale, come del resto lo sono i personaggi, con la loro indagine che segue un suo percorso, con i due protagonisti che ti attraggono e ti interessano con le loro dipendenze, ma si rivelano sempre dei personaggi completi proprio nella loro fragilità e nella loro…dipendenza. Molto sfruttato è il dialogo, c on tante espressioni divertenti, folcloristiche, ma anche assai duro nella sua…cattiveria. Serra, la To-
nelli, alle prese con un presente mai tenero e sempre da soffrire, ma anche affrontato con la voglia di uscirne e di riscattarsi e trovare uno sbocco alla vita attuale.
GIULIO PASINI ci ha messo parecchi anni a ritrovare Roberto Serra, comparso nel 2012 con “Venti corpi nella neve”, a cui seguiranno nel 2013 “Io sono
lo straniero”e nel 2015 “Il fiume ti porta via”, Adesso, a distanza di sette anni, ecco infine E’COSI’ CHE SI MUORE.PASINI si conferma quindi un punto
fermo della letteratura poliziesca, che mai come oggi sembra ricca di tante belle voci.
Un bel giallo quest0 di cui stiamo parlando, basato sulla indagine su un assassinio da una parte e dall’altra sulla caccia ai fantasmi che perseguitano i
due protagonisti, e a pensarci bene, non solo loro.
Il nostro autore ha una scrittura molto agile, che sa solleticare le aspettative e dei protagonisti e del lettore, che si sentono coinvolti nelle varie fasi della narrazione e negli eventi che si succedono, e di questo ne gode tutta l’evoluzione dei fatti.E PASINI compie il piccolo miracolo di rendere i personaggi tutti “vivi”, pur riuscendo a non far venire mai meno quell’alone di mistero e di riservatezza tipico dei posti abitati da poche anime. Non è che alla fine si verrà
a sapere molto di più, e anche in questo il Pasini è stato abile, nell’infondere in quasi tutti un alone di mistero e di riservatezza.E del resto lo stess0 trattamento è riservato ai due personaggi principali, certo molto dissimili in apparenza, ma poi molto più simili di quel che non si pensi.
Serra cercava un posto sicuro e pensava di averlo trovato a Case Rosse, ma invece una serie di brutti fatti lo richiama a una ben più dura realtà, anche
perché si è rifatta viva La Danza, quel male oscuro che lo divora. Ma , non dimentichiamolo, questa è una storia a due protagonisti, esiste anche Rubina
Tonelli, incapace,prepotente, egoista, ma fondamentale per la sua voglia di rivalsa e di dimostrare che c’è anche lei. E Serra la …scopre quand0 “scopre” che anche lei è una vittima. Se lui si fa quasi divorare dai suoi incubi, lei è carente nei rapporti umani, o quanto fa la voce grossa per darsi un contegno, ma è
genuina nella sua costante….capacità di farsi del male, pur se poi quando si fa conoscere meglio, i suoi compagni d’avventura, e naturalmente anche i lettori,
finiscono per affezionarsi a lei e alla sua genuinità.Ecco la caratteristica principale del suo personaggio, meno scontato tutto sommato di quello di Serra,
Interessante quindi questo ritorno di Pasini a Serra, confermato anche il saldo legame con i lettori, non è vero che le….soste fanno male.
GIUSEPPE PREVITI