IL CAMMINO DI UNO SCRITTORE: MASSIMO TALLONE
30 Novembre 2016” TRAME DI PALAZZO- Intrighi e misteri a Pistoia “- AA.VV. – Edizioni Atelier
7 Dicembre 2016Ellery Queen è il più famoso degli pseudonimi assunti da Fredrick Dannay e Manfred B.Lee, scrittori di gialli
e inventori dell’investigatore che porta proprio questo nome.
Dannay e Lee erano due cugini che scrissero anche sotto il nome di Barnaby Ross. Di loro sono stati pubblicati
circa 40 romanzi tra il 1929 e il 1972. Sempre con la firma Ellery Queen esistono romanzi apocrifi autorizza-
ti da Lee.
Da questi romanzi sono stati tratti diversi adattamenti radiofonici, una serie televisiva, trasmessa in Italia nel
1979 e un film per la TV.
Mi che era Ellery Queen ? Semplicemente una coppia di scrittori, una coppia tra le più prolifiche, in un campo
dove raramente la scrittura a quattro mani ha avuto fortuna. Loro iniziano a scrivere nel 1929,uno degli anni
più fortunati nella storia del giallo, infatti vi sono nati Simenon, Dashell Hammett, Sam Spade, e in più è da
quell’anno che inizia la fortuna dell’hard boiled.
Ellery Queen incontro subita con i suoi romanzi il favore del pubblico e ben presto se ne approprieranno nel tempo radio, cinema, televisione e naturamente si imporrà sempre più il protagonista. Vari attori lo imperso-
neranno, importante sarà l’apporto di Jim Hutton che farà dell’investigatore un uomo scanzonato e un po’ de-
modèe.
A proposito del nome dell’investigatore che corrisponde al nome dell’autore va osservato che Lee e Dannay erano a loro volta gli pseudonimi di tali Lepofsky e Nathan, figli di poverissimi immigrati polacchi. E loro sono
ricorsi a tutto questo per crearsi una figura da americani perfetti.
Ellery Queen è colto, raffinato ,di professione fa lo scrittore, guadagna molto anche grazia all’altra attività di
investigatore dilettante. Aiuta spesso il padre, Richard Queen, ispettore di polizia, un uomo ruvido, che partendo dal basso è arrivato a un alto grado, il classico “self-made man” che ha permesso
con i suoi sacrifici al figlio di scalare posizioni sociali e Ellery infatti lo venera e l’aiuta come può.
Va anche annotato che i nostri autori figurano tra i giallisti più premiati al mondo, sono infatti da apprezzare per la rigorosa struttura delle loro trame, sempre ricche di inventiva e capaci di rinnovarsi in ogni filone della letteratura di genere. Ma certamente i loro romanzi sono i classici gialli a enigma, che partono da un mistero as-
sai intricato ma via via che si tirano le file si chiarisce sino a una soluzione che appare sempre originale. Ma un’altra caratteristica dei nostri autori è che la soluzione trovata spesso non è quella giusta e allora il finale è
un’altro ancora.Una sorta di gioco a incastro che via che si compongono i vari pezzi darà la maniera di arrivare
alla soluzione finale. E per i lettori più attenti la possibilità di cimentarzi nella soluzione del problema.
Una serie quindi fortunata e ricca di ottimi spunti, una grande capacità inventiva, una scrittura chiara e scorre-
vole,questi i punti di forza dei libri di Ellery Queen. Qui non si canta l’America violenta degli Chandler e degli
Hammett. Molti dicono che questi fossero superiori sul piano letterario ma che certamente sul piano della strut-
turazione di un racconto giallo sono loro i migliori. Del resto la miglior testimonianza la danno le vendite dei libri
di Ellery Queen, milioni e milioni di copie in tutto il mondo.
Dario Argento dichiara di essere stato un accanito lettore di Ellery Queen e lo leggeva per una certa dose di ferocia che traspariva da questi racconti.
Per altri Ellery Queen è stato l’erede di Sherlock Holmes per l’applicazione del metodo deduttivo e analitico
nelle sue indagini.
Molti dei racconti sono stati adattati per la radio e successivamente per la televisione, altri sono nati come
radiodrammi, siamo nel periodo 1939-1948. C’è un libro. Le falene assassinate e altri delitti, basato su un gruppo di racconti gialli di Ellery Queen tratti da altrettanti radiodrammi e pubblicato nel 2005.Si contano
350 racconti radiofonici andati in onda tra il 1939 e il decennio succesivo. Per il libro sopracitato tre
esperti di Queen hanno letto tutti i racconti e poi con l’editore hanno selezionato i 14 radiodrammi che danno
vita alla raccolta-
Di Ellery Queen negli anni ’30 si era interessato il cinema ma non con grandi risultati, perché gli sceneggiatori
non conoscevano lo spirito e il modo di procedere degli autori. Invece la serie radiofonica, che voleva presentare in radio un detective di provenienza letterario, fu affidata ai due autori di Ellery Queen, che intanto l’editore fece impratichire con il mezzo radiofonico
Nel giugno ’39 la prima puntata di “Avventure di Ellery Queen”, un radiodramma di un’ora, molto fedele alle
storie di Ellery Queen, con Ellery e il padre Richard protagonisti. Fu aggiunta una presenza femminile, Nikki,
segretaria di Ellery, per aggiungere un tocco di romanticismo alla vicenda. Dannay compose le trame, Lee scrisse i dialoghi, come del resto facevano con i romanzi. Quindici milioni di ascolti a settimana. Certamente ci
furono adattamenti al mezzo radiofonico, ci fu un largo uso di effetti sonori, ci si tenevca molto a come il pubblico potesse “sentire” la rappresentazione, erano dei gialli scritti appositamente per la radio.
Ancora oggi girano compagnie specializzate nel giallo, questi radiodramma sono importanti perché la Compagnia presenta il dramma, ponendo vari indizi all’attenzione di che ascolta, per poi fermare la rap-
presentazione e chiedere al pubblico di fare a gara con il detective nel cercare la soluzione.
Molti gli attori che hanno impersonato i Queen, padre e figlio, da noi i più famosi Jim Hutton (Ellery Queen) e
David Wayne nei panni del padre.Negli anni quaranta e seguenti molti stavano incollati al vecchio apparecchio
radiofonico per un appuntameno sentitissimo con il giallo e così per molti anni voci sempre più familiari hanno
fatto compagnia ai radioascoltatori- E del resto la televisione copiò molto il sistema radiofonico, vedi ad esempio
Giallo Club con Ubaldo Lay.
Era tradizione di queste forme di spettacolo di lanciare sfide alla capacità deduttive del pubblico in un intreccio
fra quiz, gioco, giallo e radio. Molti i radiodrammi gialli mandati in onda, in Italia vi si era specializzata RadioRai
Firenze. Un “radiogiallo” era una forma di spettacolo in forma radiofonica con tutte la caratterische del giallo.
Spettacoli completi con attori, rumori, suoni, grazie al ” rumorista”.
GIUSEPPE PREVITI